Marvin, un robot innovativo per l’assistenza delle persone in casa
Robot, assistenti virtuali, chat basate sull’intelligenza artificiale generativa, sono questi i protagonisti della CsiXperience, evento che si è tenuto il 17 ottobre scorso presso la Casa delle tecnologie emergenti del Csi Piemonte. Tra gli ospiti, il Centro Interdipartimentale per la Robotica di servizio-PIC4SeR del Politecnico, che ha presentato al pubblico Marvin, il nuovo robot progettato dai ricercatori dell’Ateneo per assistere le persone in casa. Si tratta di una tecnologia capace di riconoscere i proprietari al buio illuminandosi o lanciando l’allarme in caso di necessità.
L’idea di Marvin è nata nei laboratori del Politecnico con un obiettivo preciso: fornire supporto agli anziani in casa, il cui isolamento tra le mura domestiche è diventato ormai un problema che non può essere più ignorato dalle nostre società. Sono quindi gli assistenti robotici, ultima frontiera dell’innovazione per il welfare domestico, le tecnologie capaci di fornire risposte alla nuova urgenza: grazie alla gestione del servizio di monitoraggio degli anziani, queste piattaforme robotiche dimostrano infatti la loro efficacia nel garantire il benessere collettivo.
Da una prima indagine svolta dai ricercatori di PIC4SeR è tuttavia emerso che, tra gli assistenti robotici in uso, non esistono piattaforme capaci di combinare con successo una mobilità affidabile in spazi domestici disordinati, tecnologie che risultino sviluppate con soluzioni di Intelligenza Artificiale leggere e offline per la percezione e l’interazione con gli ambienti.
Marvin segna quindi una svolta positiva in questo panorama: si tratta, infatti, di una piattaforma robotica di assistenza sviluppata con un'architettura modulare basata su livelli, che unisce a un design meccanico flessibile un'intelligenza artificiale all'avanguardia per la percezione e il controllo vocale.
La progettazione di Marvin si basa su tre possibili utilizzi: monitoraggio degli anziani e dei soggetti a mobilità ridotta, presenza e connettività remota, e assistenza notturna.
Rispetto ai precedenti progetti di PIC4SeR, questa nuova proposta punta sulla mobilità agile e sulla capacità di evitare gli ostacoli, presentandosi quindi come una piccola piattaforma omnidirezionale. Ulteriore passo avanti dei ricercatori è la realizzazione di un dispositivo di posizionamento controllabile fornito all’utente, che consente di accedere facilmente all'interfaccia per la connettività, estendendo la portata visiva del sensore della fotocamera.
Particolare attenzione è stata riservata alla questione della privacy e, nello specifico, alla raccolta privata di dati sui servizi cloud, un aspetto critico che da sempre connota la progettazione degli assistenti commerciali basati sull’intelligenza artificiale. In questo senso, PIC4SeR ha dimostrato di saper adottare, nel proprio progetto, soluzioni leggere di deep learning per la percezione visiva e il comando vocale, aspetti, questi, che garantiscono il funzionamento completamente offline sull’hardware incorporato del robot.