La primavera del FAI arriva all’Energy Center
"Curare il patrimonio raccontandolo" è la missione del FAI che si concretizza nelle Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza per valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Un’edizione senza precedenti quella del 2024 che ha visto, sabato 23 e domenica 24 marzo, l’apertura straordinaria di 750 luoghi in 400 città da Nord a Sud: tra i luoghi curiosi e inediti che hanno aperto le porte si annovera l’Energy Center.
Così, una delle più innovative sedi di ricerca del Politecnico e d'Italia ha accolto la cittadinanza tra le sue mura: i laboratori del Politecnico e di importanti aziende ospitate nell’edificio hanno presentato le loro attività a un pubblico numeroso e interessato.
Nato nel 2016 con l'avvio dell'Energy Center Initiative (ECI), la struttura dell’Energy Center è stata costruita con l’ambizione di soddisfare elevati requisiti in termini di prestazioni energetiche e di comfort termico e diventare punto di riferimento per autorità locali ed enti nazionali e transnazionali sulle politiche e tecnologie energetiche da adottare. L’edificio si trova all'interno del campus dell'Ateneo e oggi ospita imprese, start-up, pubbliche amministrazioni e altri soggetti attivi nei comparti dell'R&D, del management, della policy e del decision-making in campo energetico.
Circa 600 visitatori hanno visitato l’Energy Center nel primo weekend di primavera.
La visita, della durata di un’ora, ha permesso di scoprire le particolari caratteristiche architettoniche dell'Energy Center. In fase di progettazione è stata posta grande attenzione ai materiali e alle forme per massimizzare la luce nelle ore diurne nell'edificio e ridurre al minimo il consumo di energia all'interno.
Grazie a queste caratteristiche si ottengono prestazioni ad altissima efficienza: i fabbisogni energetici calcolati per il riscaldamento degli spazi sono pari a 0,89 kWh/(m3a). Inoltre, viene utilizzato il sistema HVAC aria/acqua: impianto di climatizzazione con controsoffitto radiante e aria primaria, che realizza una generazione termica con teleriscaldamento solare termico e gruppo polivalente, e una generazione frigorifera con gruppi polivalenti e ad assorbimento. L'edificio autoproduce parte dei propri fabbisogni energetici attraverso risorse on site, tra queste troviamo l'utilizzo di acqua sotterranea come fonte di calore e pozzo per riscaldamento e raffrescamento, e pannelli fotovoltaici per la produzione di elettricità (46 kW che occupano una superficie di 320 m2). Accanto a sistemi più complessi, l'edificio implementa tecnologie più comuni tra cui le luci a LED e sistemi di gestione degli edifici ad alte prestazioni.
I visitatori hanno potuto fare ingresso anche nelle Officine Edison in cui l’azienda energetica sviluppa i suoi progetti innovativi.
Per la prima visita di sabato 23 marzo il Rettore Stefano Corgnati ha voluto accogliere nell’auditorium i visitatori, che hanno poi proseguito il percorso con una guida d’eccezione: il professor Romano Borchiellini, responsabile dell’Energy Center. “È importante aprire le nostre porte alla cittadinanza, perché uno degli obiettivi fondamentali dell’Energy Center è coinvolgere i cittadini in prima persona nella transizione energetica. Solo in questo modo sarà possibile portare a compimento i percorsi di cambiamento che si studiano qui in modo olistico, cercando cioè di analizzare gli scenari e supportare i decisori politici che poi queste innovazioni devono decidere di adottarle e calarle nella realtà quotidiana”, conclude il professor Borchiellini.