Il viaggio de Il Pescatore: dal progetto d’esame al Matera Film Festival
Nato tra i banchi dell’università e approdato a un festival di rilievo nazionale: il 16 novembre, in occasione della VI edizione del Matera Film Festival, è stato presentato Il Pescatore, cortometraggio realizzato da un gruppo di studenti e studentesse del corso di Laurea triennale in Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione.
Il progetto è stato sviluppato come elaborato finale del corso di Produzione Cinematografica, coordinato dal professor Enrico Maria Verra del Dipartimento di Automatica e Informatica-DAUIN. Si tratta di un insegnamento unico nel panorama universitario italiano, che permette agli studenti di sperimentare tutte le fasi della realizzazione di un cortometraggio: dall’ideazione del soggetto alla sceneggiatura, dalle riprese al montaggio, fino alla postproduzione.
Durante l’anno accademico 2024/2025, la classe è stata suddivisa in gruppi, ciascuno impegnato nella creazione di un corto completo, dall’idea iniziale al prodotto finito. Le attrezzature professionali utilizzate sono state fornite dal Visionary Lab, laboratorio didattico e sperimentale che mira a diventare un centro di ricerca sempre più avanzato e dotato di tecnologie all’avanguardia.
La selezione al Matera Film Festival rappresenta un risultato significativo: è infatti la prima volta che un progetto nato durante un corso universitario del Politecnico viene scelto da questa prestigiosa rassegna internazionale, che ogni anno si svolge nella città di Matera, patrimonio UNESCO e Capitale Europea della Cultura 2019. Il festival promuove il dialogo tra cinema, arti visive e territorio attraverso concorsi, retrospettive, masterclass e incontri con autori, ed è riconosciuto per l’attenzione alla sperimentazione e per il forte legame con i paesaggi unici della città.
Oltre alla presentazione a Matera, Il Pescatore è stato selezionato anche per la XXVI edizione del Sottodiciotto Film Festival & Campus, in programma a Torino dal 10 al 15 dicembre 2025, dove concorrerà nella sezione Notte dei Corti.
“È un primo passo verso il cinema – spiega il professor Enrico Maria Verra, titolare del corso e codirettore del Sottodiciotto Film Festival. – Come ricordava Stanley Kubrick, per imparare a fare cinema si comincia da un cortometraggio: gli ostacoli che si incontrano nel realizzarlo sono gli stessi che accompagneranno tutta la carriera, e cresceranno con il minutaggio dell’opera. Non è un monito, ma un augurio per il futuro.”
4 minuti e 47 secondi è la durata del cortometraggio che in poco tempo riesce a oltrepassare il confine tra realtà e allucinazione, con un richiamo al romanzo Il vecchio e il mare di Hemingway. Girato allo Stagno della Pellerina e in un’aula del Politecnico trasformata in reparto psichiatrico, segue Santiago, un pescatore solitario intrappolato in una routine ossessiva. Le figure enigmatiche che incontra si rivelano essere pazienti dell’ospedale, mentre il lago si mostra come una sua proiezione mentale. Il finale, volutamente sospeso, restituisce la sensazione di immobilità che permea le vite dei protagonisti.
Il cortometraggio è il risultato del lavoro coordinato degli studenti e studentesse che hanno messo in campo competenze diverse e complementari.
La regia è stata affidata ad Allegra Catavitello, che ha contribuito anche alla scrittura della sceneggiatura, dando forma alla visione complessiva del progetto. Flavia Fardelli, vero motore organizzativo della produzione, ha gestito la Produzione e ricoperto il ruolo di Segretaria di Edizione, organizzando le riprese perché procedessero con la giusta coordinazione e nei tempi previsti.
Il cuore emotivo e la struttura narrativa del corto sono stati costruiti da Karen Bena ed Emma Sofia Rossi, autrici della sceneggiatura e responsabili della scenografia. Grazie al loro lavoro, l’ambientazione del manicomio ha assunto una forma credibile e suggestiva, diventando uno degli elementi chiave dell’intera opera. La componente visiva è stata curata da Mattia Pezzano, Direttore della Fotografia, che ha definito l’estetica del film e ha lavorato dietro la macchina da presa insieme a Lorenzo Orecchia. Quest’ultimo ha avuto anche un ruolo decisivo in post-produzione, occupandosi dell’aiuto regia e del color grading, contribuendo così a dare coerenza e profondità al risultato finale.
Il montaggio è stato affidato a Luca Martini e Pietro Frascarolo, che hanno lavorato sulle immagini per dare ritmo, continuità e senso alla narrazione.
Infine, l’atmosfera sonora del cortometraggio è stata plasmata da Camilla Grasso che ha curato il suono in qualità di fonico e sound editor. Ha lavorato insieme a Davide Borrelli, impegnato come microfonista e sound editor, e con il supporto di Massimiliano Franco, contribuendo a creare quell’impronta acustica che accompagna e valorizza ogni scena.
“Produrre il cortometraggio ci ha permesso di affacciarci al mondo del cinema e di scoprire quanto lavoro si nasconda dietro la realizzazione di un film. – raccontano studenti e studentesse, autori e autrici del corto – È stata un’esperienza formativa e divertente, e siamo soddisfatti del risultato. Vedere che il nostro lavoro viene riconosciuto attraverso la partecipazione a importanti occasioni come il Matera Film Festival e La Notte dei Corti ci riempie di orgoglio. Abbiamo ancora tanto da imparare, ma chissà… magari un giorno vedremo un nostro lungometraggio sul grande schermo!”