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28/04/2025
In Ateneo

Il Politecnico riflette sulle Alleanze Universitarie Europee per costruire il futuro dell’Unione

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Roberto Zanino

Nell'ambito dell'evento "Shaping the future: European Universities Alliances for a competitive Europe" organizzato dalla Commissione Europea a Bruxelles, il professor Roberto Zanino, Consigliere del Rettore per i rapporti con le reti universitarie europee e internazionali e per il progetto Unite!, è intervenuto alla tavola rotonda sul tema delle prospettive per il futuro percorso di investimento delle università europee. Al centro del dialogo, l’impegno a rafforzare le sinergie e a mobilitare in modo efficiente i finanziamenti a livello europeo e nazionale, con particolare attenzione alla dimensione della ricerca e dell'innovazione delle Alleanze, e in sinergia con le azioni portate avanti dal programma di formazione europeo Marie Skłodowska-Curie Actions-MSCA e dall’Istituto europeo di innovazione e tecnologia-EIT. Hanno partecipato alla tavola rotonda oltre 100 rappresentanti della Commissione europea e delle attuali 65 Alleanze dell’Unione europea. 

Ad accomunare le diverse visioni degli attori coinvolti nel dibattito, la necessità di un finanziamento sostenibile per le Alleanze che richiedono, al contempo, un chiaro impegno politico da parte della Commissione europea a rafforzare le iniziative a supporto dell’innovazione e del progresso dell’Unione. E allora la discussione ha riguardato, nello specifico, le modalità di utilizzo dei finanziamenti per raggiungere gli obiettivi a lungo termine delle Alleanze, e quelli più generali dell’Unione europea, per colmare i divari di competenze nei settori strategici chiave – sostenibilità, digitale e intelligenza artificiale, difesa – e rendere il settore dell'istruzione superiore dell'Unione europea più attraente per i talenti globali, aumentando così la competitività dell’Unione soprattutto nell’ambito delle transizioni ecologica e digitale. In termini operativi, si è ragionato su come dovrebbe essere articolato il finanziamento sostenibile per le Alleanze, e su quali siano le esigenze principali delle università coinvolte, facendo riferimento a possibili processi di semplificazione e all’eventuale superamento degli attuali approcci basati sui progetti. A conclusione del dialogo, l’attenzione dei partecipanti si è focalizzata sulla necessità di consolidare le sinergie tra gli schemi di finanziamento europei e i contributi dei finanziamenti regionali, per consentire alle Alleanze di svilupparsi oltre la dimensione dell’istruzione e della governance finanziata dal programma Erasmus+. In particolare, si è guardato alla dimensione della ricerca, immaginando di utilizzare i finanziamenti per investire in nuovi piani d’innovazione.

Sono temi, questi, su cui il professor Roberto Zanino ha fornito una sua visione ampia e articolata, in rappresentanza della missione dell’Ateneo nell’Unione europea. Al centro della sua riflessione, il concetto di competitività internazionale delle università europee declinato, negli anni, nel maggior impegno ad investire in progetti di mobilità studentesca. Quello che si chiede oggi alle Alleanze è invece uno sforzo più deciso nel contribuire alla competitività dell’Unione realizzando quella quinta libertà – citata nei rapporti Letta e Draghi – che è rappresentata dall’idea di un mercato unico delle competenze e delle abilità. Il finanziamento sostenibile delle Alleanze potrebbe, in questo senso, anche essere dedicato a sostenere lo sviluppo dell'innovazione nell'ecosistema di un partner a partire dalla ricerca svolta da un altro partner. Si tratterebbe di una strategia particolarmente sensata per Alleanze come Unite! che, grazie al loro forte background tecnologico e ingegneristico e alla loro attenzione per gli obiettivi strategici chiave dell'Unione europea – tra cui l'energia e l'intelligenza artificiale – hanno costruito nel tempo una solida rete di relazioni con i partner industriali nel loro ecosistema. Rete che potrebbe così contribuire, in modo significativo, all'attrazione di studenti di talento, dottorandi e dottorande, e ricercatrici e ricercatori a inizio carriera, motivati dalle numerose opportunità che questi collegamenti potrebbero offrire.

Il professor Zanino considera quindi essenziale introdurre, nel futuro, processi semplificati nei meccanismi di finanziamento, superando gli approcci basati sui soli progetti e risultati per consentire alle Alleanze di dedicarsi ai macro-obiettivi considerati strategici per il progresso dell’Unione. Se le Alleanze hanno infatti l'ambizione di diventare i modelli per le università europee del futuro devono sviluppare, secondo Zanino, una strategia che coinvolga tutte le missioni universitarie, comprese la ricerca e l'innovazione. 

Nello specifico dell’Alleanza Unite!, il professor Zanino spiega come si stiano attualmente sviluppando al suo interno sinergie strategiche con le azioni dell'EIT e gli obiettivi del programma MSCA, con particolare attenzione al livello del dottorato di ricerca. Il futuro potrebbe quindi prevedere finanziamenti competitivi dedicati allo sviluppo della dimensione della ricerca e dell’innovazione delle Alleanze, investendo in nuovi dottorati di ricerca – compresi i dottorati industriali – in strategie per una condivisione efficiente ed efficace delle infrastrutture di ricerca, in buone pratiche per l'avanzamento delle carriere dei ricercatori e delle ricercatrici a inizio carriera, e quindi in reti di uffici di supporto alla ricerca e al trasferimento tecnologico.