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29/04/2025
In Ateneo

Il Politecnico ambasciatore di Torino a Doha

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Il Rettore Stefano Corgnati tra i membri della delegazione torinese a Doha, in Qatar

Il Politecnico è tra i protagonisti della missione torinese in Qatar per promuovere la Città e il territorio piemontese. Il Rettore Stefano Corgnati si è infatti unito al Sindaco Stefano Lo Russo e al Presidente della Regione Alberto Cirio nella visita a Doha in programma il 22 e 23 aprile per avviare dialoghi e costruire collaborazioni in campo culturale e per la formazione universitaria.

“L’internazionalizzazione del Politecnico è obiettivo dominante di questo mandato rettorale, e questa missione va esattamente in questa direzione – commenta il Rettore Stefano CorgnatiOggi abbiamo campus, hub e partnership che portano i nostri studenti a ottenere il doppio titolo in oltre 80 paesi del mondo: il Qatar con le sue esperienze di alta formazione internazionale rappresenta per noi un partner di straordinario interesse, anche per rafforzare sinergie con gli altri stakeholder del territorio torinese e piemontese. Noi portiamo in dote la nostra consolidata esperienza nei campi dell’ingegneria, dell’architettura, del design e della pianificazione nella formazione e nell’innovazione tecnologica da trasferire per lo sviluppo della società”.

L’Ateneo si propone dunque in Qatar come ambasciatore della filiera di innovazione torinese, promuovendo una logica di rete che incentivi la costruzione di partnership e lo scambio di esperienze, conoscenze e metodi di innovazione nell'ambito di tradizioni diverse. L’ambizione è di estendere la presenza del Politecnico nell’area, creando una rete di collaborazione internazionale con le esperienze già consolidate in Uzbekistan e in Azerbaijan. E allora si guarda alla possibilità di costruire in Qatar, e in particolare in sinergia con l'Hamad Bin Khalifa University – il cui Rettore Ala Al Fuqaha ha dialogato, nel corso della visita, con il Rettore Stefano Corgnati – un hub per fare formazione, un incubatore che aiuti a fare impresa e un centro dedicato all'innovazione, con l’obiettivo di mettere insieme le aziende torinesi con quelle locali.

Al centro della possibile cooperazione con l'Hamad Bin Khalifa University, percorsi di studio e ricerca sulle fonti di energia rinnovabili, sulla gestione della risorsa idrica, sul design e sull'architettura; l’obiettivo auspicato dal Rettore Corgnati è quindi di investire insieme in innovazione e sviluppo, e in questo senso significativa è stata la visita all’Education City di Doha dove coesistono università di alto livello che offrono programmi didattici d’avanguardia. Si tratta di un modello strategico di offerta formativa globale a cui l’Ateneo guarda con interesse, e che è stato raccontato alla delegazione piemontese nei suoi diversi aspetti dalla madrina del progetto, la sceicca Mozah Bint Nasser Al Missned, insieme a sua figlia Al-Mayassa Al Thani.

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Il colloquio a Doha tra i membri della delegazione torinese e la sceicca Mozah Bint Nasser Al Missned

Altro tema di rilievo affrontato nel corso della visita è stato lo sport, sport che è al centro della missione formativa del Politecnico: il sopralluogo della delegazione torinese al complesso sportivo Aspire Zone è quindi stato strategico, nell’ottica di avviare nuove relazioni internazionali costruite sui valori dello sport – dalla socialità all’integrazione, dall’inclusione al superamento delle barriere ideologiche e culturali. 

Costruito in occasione dei Giochi olimpici asiatici del 2006, il complesso ospita al suo interno il Khalifa International Stadium, l’Aspetar, il primo ospedale della regione specializzato in ortopedia e medicina dello sport, centro medico Fifa di eccellenza, e l’Aspire Academy, il cui obiettivo è scoprire e allenare nuovi atleti. Per l’Ateneo la visita è stata occasione di sviluppo e consolidamento di nuovi progetti all’avanguardia sullo sport nel panorama universitario europeo, sulla scia dell’intesa di collaborazione, siglata nei mesi scorsi, con l’Università dell’Uzbekistan. Un lavoro che è parte del progetto di sviluppo di un Centro di Ateneo, a valenza interdipartimentale e internazionale, su “Ingegnerie e Architetture per lo Sport”, in grado di mettere a sistema i saperi già presenti: dalla scienza dei materiali alla bioingegneria ai data analytics per misurare e supportare le performance degli atleti, fino agli interventi nelle grandi infrastrutture dedicate agli sport, come palazzetti e stadi.

“Lo scambio con realtà così consolidate nel settore, come il centro Aspetar, che abbiamo avuto occasione di visitare – spiega Stefano Corgnatipermetterà al Politecnico di Torino di creare percorsi formativi focalizzati sulle ingegnerie e sulle architetture per lo sport, includendo il Qatar tra le destinazioni di studio e di ricerca e dando quindi ai suoi studenti e dottorandi l’opportunità di fare un’esperienza formativa multidisciplinare e di grande respiro internazionale”.

Sono quindi gli e le studenti del Politecnico i veri destinatari della missione dell’Ateneo in Qatar, per offrire una formazione sempre più internazionale, con percorsi di laurea che possano svilupparsi in parti diverse del mondo, da Torino a Tashkent – nella Turin Polytechnic University – da Baku – presso l’ADA University con cui l’Ateneo ha consolidato negli anni un rapporto di stretta cooperazione – a Doha, grazie alla possibile collaborazione con l'Hamad Bin Khalifa University di cui si cominciano a tracciare oggi, grazie alla visita del Rettore Corgnati in Qatar, le prime basi.