Il Politecnico accoglie gli e le studenti dei Corridoi Universitari UNICORE 7.0
Il Politecnico ha aderito per il quarto anno consecutivo al progetto UNICORE University Corridors for Refugees, coordinato da UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, e giunto alla sua settima edizione. L’Ateneo ha aumentato quest’anno il numero delle borse di studio disponibili a 3, e assegnandole a studenti rifugiate/i residenti in Uganda. Il processo di selezione si è basato sul merito accademico e la motivazione ed ha visto coinvolte/i 16 candidate e candidati provenienti da Etiopia, India, Kenya, Malawi, Mozambico, Namibia, Niger, Nigeria, Sud Africa, Tanzania, Uganda, Zambia and Zimbabwe interessate e interessati a seguire i Corsi di Laurea Magistrale in inglese presenti nell’offerta formativa dell’Ateneo.
Il progetto è reso possibile dalla collaborazione con Diaconia Valdese e Ufficio Pastorale Migranti, che forniscono alle/agli studenti supporto per l’inclusione sociale, garantendo spazi di ascolto, informazione, orientamento e facilitazione all’accesso ai servizi del territorio.
Il progetto UNICORE, attivo dal 2019, ha permesso finora a oltre 300 studenti rifugiati/e di accedere all’istruzione universitaria in Italia in modo sicuro e regolare, offrendo un'alternativa concreta ai viaggi pericolosi gestiti dai trafficanti.In totale per quest’anno accademico sono 71 gli/le studenti con lo status di rifugiato vincitori di borse di studio: frequenteranno corsi di laurea magistrale della durata di due anni presso 33 Atenei italiani grazie al progetto. Il programma è coordinato da UNHCR e realizzato grazie al sostegno di numerosi partner, tra cui Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Caritas Italiana, Diaconia Valdese, Centro Astalli – JRS Jesuit Refugee Service, Fondazione Finanza Etica, Gandhi Charity, Consorzio Communitas, Campus X e un'ampia rete di realtà locali che forniscono supporto agli studenti per il completamento degli studi e l’integrazione.
“Attraverso il Progetto UNICORE il Politecnico crea opportunità per restituire a persone provenienti da storie e territori drammatici la possibilità di una formazione di alto profilo, che le faccia sentire artefici del proprio futuro e ‘ponti’ tra i territori di origine e quelli di accoglienza – commenta la professoressa Claudia De Giorgi, Vicerettrice per le Pari opportunità, l'Inclusività e la Qualità della vita - Se queste persone sono donne, le responsabilità per il Politecnico sono ancora più grandi: quest’anno abbiamo detto benvenuta alla nostra prima studentessa UNICORE, che accompagneremo e che ci accompagnerà in un percorso comune di crescita e confronto”.
“Come Ateneo, crediamo fermamente nel programma UNICORE, e siamo felici di aderirvi in modo continuativo negli anni – aggiunge la professoressa Francesca De Filippi, con funzioni aggregate al Vicerettore per l’internazionalizzazione in merito ad attività di cooperazione scientifica internazionale e sperimentazione di pratiche di internazionalizzazione - Le ragioni sono molte: in primis sostenere il diritto allo studio di coloro che, rifugiati, sono ad alto rischio di esserne privati; in secondo luogo, favorire processi di conoscenza e di inclusione nella nostra comunità accademica, che cresce, tutta, anche grazie a una dimensione internazionale sempre più globale. Non ultimo, crediamo profondamente nell’importanza della cooperazione con tutti i partner aderenti l’iniziativa, e di una azione di sistema con le associazioni presenti sul territorio, necessaria perché si attuino per le studentesse e gli studenti le condizioni di una reale integrazione, e di costruzione autonoma del proprio futuro.”
Per realizzare questo obiettivo, il Politecnico ha firmato – insieme a più di 55 Atenei e istituti di ricerca italiani, –il Manifesto dell’Università Inclusiva promosso da UNHCR per garantire migliori condizioni di vita, studio e lavoro a rifugiate/i e a richiedenti asilo che trovano accoglienza in Italia.
Il Progetto si colloca nel più ampio quadro dell’iniziativa PIU-AEI-Piemonte Università Accoglienti Eque Inclusive che dal 2022 vede collaborare i quattro Atenei piemontesi con l’obiettivo di coinvolgere attivamente e in rete degli attori istituzionali e del Terzo Settore ad iniziative di inclusione e supporto per studenti in arrivo da contesti internazionali di fragilità.