Gli studenti del Politecnico protagonisti nel campo delle tecnologie collaborative per la produzione
Sono le tecnologie e le competenze che fanno del settore manifatturiero italiano il più forte in Europa, dopo la Germania, rendendolo il fattore di traino dell’economia dell’intero Paese. Una grande responsabilità quella del mondo accademico che forma figure professionali altamente specializzate come quelle che ogni anno escono dal Politecnico.
Il corso di modellazione funzionale delle macchine, tenuto al Politecnico dal professor Stefano Tornincasa del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione- DIGEP - grazie alla sperimentazione della tecnologia più innovativa, nata per supportare lo sviluppo prodotto in ottica collaborativa - di formare futuri ingegneri e ingegnere con le competenze necessarie per inserirsi con successo in un mercato del lavoro in continua evoluzione.
La scelta di avviare la partnership con TS Nuovamacut per l’adozione della 3DEXPERIENCE Platform, soluzione della multinazionale francese Dassault Systèmes, ha ottenuto da subito un grande consenso da parte degli studenti che l’hanno utilizzata per la prima volta su un progetto di gruppo che ha lanciato la sfida di realizzare una E-bike.
Tutto il team di lavoro ha apprezzato le funzionalità della Platform, in particolare la possibilità di far veicolare le informazioni in tempo reale tra colleghi che si trovavano in luoghi diversi, così come accadere in un’azienda suddivisa in reparti o dislocata in più sedi. Da un’intervista effettuata agli aspiranti ingegneri è emerso che usare un solo strumento per lavorare in contemporanea sullo stesso progetto e avere a disposizione sempre la versione aggiornata dei dati, ha rappresentato un valore aggiunto in particolare nella fase più complessa, quella della simulazione e modellazione delle varie parti.
Il team del corso di ingegneria meccanica che ha lavorato all’E-bike, composto da Camilla Tartara, Gianpiero Carlucci, Vito Costa, Michela Renzi e Francesco Bandinelli, ha dimostrato al mondo imprenditoriale presente all’edizione appena conclusa del Nuovamacut Live (evento dedicato alle innovazioni tecnologiche per lo sviluppo prodotto) che è possibile ridurre le criticità del time to market introducendo tecnologie evolute all’interno dei processi aziendali. Si tratta dell’ennesima conferma che investire nel modo accademico significa investire nell’intero tessuto produttivo, coltivando competenze e talenti per il futuro del Made in Italy.
“Dopo quarant'anni passati al Politecnico e al termine della mia carriera accademica, ho cercato di ‘tirare le somme’ soprattutto verificando se la mia attività accademica e di ricerca avesse lasciato qualche traccia nelle competenze dei miei studenti e, di riflesso, nel contesto produttivo attuale – dichiara il professor Tornincasa - I corsi di disegno e di modellazione funzionale hanno cercato di educare e ispirare gli studenti sulla necessità di documentare in modo completo e univoco il prodotto industriale, promuovendo le competenze nella progettazione e nella collaborazione globale, e permettendo agli studenti di vivere le stesse sfide che i progettisti industriali, ingegneri di prodotto, e ingegneri di produzione incontrano nell'industria. La prova tangibile ed evidente di tali affermazioni si trova nei manuali di disegno dei corsi del Politecnico, presenti in quasi tutti gli uffici tecnici aziendali.”