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27/02/2025
Ricerca e innovazione

Food Sound: il suono nascosto del cibo

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Camera anecoica
Il gruppo di Acustica Applicata ha fornito competenze specializzate e strumentazioni di alto livello, fra cui la camera anecoica, insediata nel Dipartimento di Energia “Galileo Ferraris”-DENERG, fondamentale per la registrazione dei segnali audio nel percorso espositivo

Siamo abituati ad associare il cibo ai sensi del gusto, dell’olfatto, della vista e del tatto, ma anche l’udito gioca un ruolo fondamentale nella nostra esperienza alimentare. È questa la premessa di Food Sound. Il suono nascosto del cibo, la nuova mostra al MUSE – Museo delle Scienze di Trento, che invita i visitatori e le visitatrici a esplorare il legame invisibile tra suono, neuroscienze e alimentazione.

Attraverso un percorso interattivo e immersivo, si potrà scoprire che “mangiamo anche con le orecchie”. Il suono del cibo influenza la percezione del sapore, le nostre emozioni e persino le nostre scelte d’acquisto. Ma in che modo? A rispondere a questa domanda è una rete di scienziati e scienziate, ricercatori e ricercatrici che hanno dato vita alla mostra, presentando lo stato dell’arte e le loro scoperte attraverso un’innovativa esperienza sensoriale.

La mostra, inaugurata il 21 febbraio scorso, è frutto della collaborazione interdisciplinare tra esperti ed esperte provenienti dal mondo della ricerca in neuroscienze, psicologia, scienze sensoriali e acustica. 
Il gruppo di Acustica Applicata ha fornito competenze specializzate e strumentazioni di alto livello, fra cui la camera anecoica, insediata nel Dipartimento Energia “Galileo Ferraris”-DENERG, fondamentale per la registrazione dei segnali audio nel percorso espositivo. Il supporto scientifico alla progettazione è stato guidato dalla professoressa Louena Shtrepi, membro del comitato scientifico.

Attraverso questa mostra, gli esperti e le esperte dimostrano quanto l’udito sia cruciale nella formazione delle percezioni alimentari. Interagendo con le installazioni immersive, chi visita la mostra può sperimentare in prima persona il potere del suono nella degustazione e nelle scelte alimentari.

Non si tratta solo una mostra inedita, quindi, ma anche di una ricerca in tempo reale. Uno degli obiettivi principali è raccogliere dati scientifici attraverso l’interazione con il pubblico, invitato a prendere parte a uno studio neuroscientifico sperimentale, contribuendo con le sue scelte a una ricerca che analizza l’influenza del suono sulla percezione del cibo.

L’idea di Food Sound nasce dal chimico e divulgatore Vincenzo Guarnieri e si avvale del contributo di un Comitato scientifico di esperti tra cui, oltre alla professoressa Shtrepi, figurano anche il professor Massimiliano Zampini dell’Università di Trento, la professoressa Luisa Torri e il dottor Riccardo Migliavada dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, sotto il coordinamento organizzativo e il supporto alla curatela affidati a Chiara Quartero.

L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 22 febbraio 2025 all’11 gennaio 2026 presso il MUSE – Museo delle Scienze di Trento. Un’opportunità per chi vuole scoprire un nuovo modo di vivere il cibo, attraverso un viaggio multisensoriale che unisce scienza, suono e gusto.

Ogni passo percorso in questo progetto espositivo fa scoprire l’importanza della componente sonora nella nostra alimentazione. – dichiara la professoressa Louena ShtrepiÈ importante anche sottolineare come l’ambiente costruito e la progettazione del suo soundscape possano avere un impatto rilevante nella nostra percezione dei gusti oltre che al nostro comportamento come consumatori”.