
Fare rumore per dire ancora una volta basta alla violenza di genere

Un momento di dialogo e ascolto preceduto dal simbolico minuto di rumore, quello promosso il 10 aprile dal Comitato Unico di Garanzia-CUG, per riflettere insieme sulla violenza di genere e ricordare le recenti, giovani vittime Ilaria Sula e Sara Campanella, entrambe studentesse universitarie. Accanto alla panchina rossa situata nel cortile della sede centrale di Ateneo – inaugurata nel 2022 in occasione della celebrazione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – si è riunita, rappresentata in tutte le sue componenti, con l’intento di far sentire la propria voce e promuovere quel cambiamento culturale e sociale che da troppo tempo si rende necessario. Un momento per riconoscere insieme che la violenza di genere non è un’emergenza episodica, ma un fenomeno sistemico e radicato, che riguarda tutte e tutti. Affrontarlo richiede un impegno collettivo e costante, capace di trasformare non solo i comportamenti, ma anche le mentalità, i linguaggi e le strutture che li rendono possibili.
E allora l’università, in quanto luogo di formazione, ricerca e confronto, deve impegnarsi più di altre istituzioni per costruire una comunità più giusta e sicura. Deve proporsi come uno spazio sicuro e attivo nel contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione, e farsi portatrice di un messaggio di apertura e ascolto. L’incontro organizzato oggi in Ateneo risponde a questa sfida: con il sostegno dei centri antiviolenza E.M.M.A. Onlus, l’intento è di dare voce all’intera comunità, coinvolgendola in una riflessione profonda e costruttiva sul tema.

“Grazie a tutte e tutti di essere qui perché credo che questo sia un simbolo di vicinanza per ogni violenza, che capiti nelle università, in Italia, e ovunque nel mondo – ha commentato il Prorettore Elena Baralis – Penso che il nostro ruolo come docenti, educatrici ed educatori sia quello di creare una cultura del rispetto perché il rispetto è la prima cosa che frena, riduce ed evita la violenza. Guardo quindi ai nostri e alle nostre studenti, siete voi il futuro: spero che la vostra generazione sia capace di andare oltre le costruzioni culturali che hanno caratterizzato la mia generazione. Vedo intorno a me un percorso di crescita positiva, il modo in cui ci si relaziona l’uno con l’altro sta cambiando, in meglio. E allora invito tutte e tutti, presenti e non, ad impegnarsi per costruire un mondo migliore, insieme, a piccoli passi, un mondo basato sull’affetto e il rispetto reciproco”.
“Il nostro Ateneo sta investendo molto, oggi, in politiche, strategie e azioni per promuovere il benessere all’interno della sua comunità, una comunità fondata sul rispetto, che sostiene i suoi componenti nei diversi percorsi di formazione, ricerca e lavoro – ha aggiunto la Vicerettrice per le Pari opportunità, l'Inclusività e la Qualità della vita Claudia De Giorgi – C’è bisogno della collaborazione di tutti e di tutte, e in particolare della parte maschile prevalente, oggi, in Ateneo: e allora è bello vedere riuniti qui oggi così tanti ragazzi e uomini che diventano testimonianza, insieme, di un modello di mascolinità non tossica, che rifiuta di riconoscersi nei comportamenti di cui siamo purtroppo testimoni oggi. Il Politecnico può essere in questo senso d’esempio, impegnandosi a creare un’atmosfera di maggiore rispetto e responsabilità per investire, insieme, in un futuro dove potranno esserci davvero tutti e tutte, non una di meno”.
Al Politecnico non sei sola: l’impegno dell’Ateneo al contrasto della violenza di genere viene così ribadito ricordando l’attivazione dello sportello antiviolenza gestito dall'Associazione E.M.M.A. – aperto tutti i mercoledì pomeriggio – e l’istituzione della figura della Consigliera di Fiducia, contattabile via email. Entrambi i servizi garantiscono la massima riservatezza e operano esclusivamente previo consenso della persona interessata. L’Ateneo mette inoltre a disposizione di tutte e tutti il Kit Formativo del CUG – una raccolta di strumenti pratici pensata per riconoscere e contrastare molestie e violenza di genere, consultabile nella sezione “Bookmarks” del Portale della Didattica sul sito ufficiale.