Foto del tavolo dei relatori e delle relatrici
03/06/2025
In Ateneo

Etica e Trasparenza nella gestione della Pubblica Amministrazione: pilastri democratici per il miglioramento delle persone

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Il Direttore Generale Vincenzo Tedesco e la Dirigente Laura Goracci
Il Direttore Generale Vincenzo Tedesco e la Dirigente Laura Goracci

La trasparenza e l’etica nell'azione amministrativa sono valori fondamentali degli ordinamenti democratici. Rappresentano il giusto approccio culturale della pubblica amministrazione, diventando elementi strutturale del rapporto fiduciario tra amministrazione e cittadini.

Per dare corpo a questo valore e tradurlo in buone pratiche, occorre un confronto continuo all’interno della PA: il Politecnico si è fatto carico di questo impegno organizzando l’evento di formazione per il personale tecnico amministrativo e bibliotecario dal titolo “Costruire fiducia: etica, trasparenza e prevenzione della corruzione nella gestione pubblica”, che si è svolto giovedì 29 maggio all’Energy Center di Ateneo. 

In un auditorium tutto esaurito - e con quasi 700 persone collegate da remoto, per una partecipazione totale di circa 900 colleghi e colleghe, anche dell’Università del Molise e dell’Università di Roma Foro Italico - la giornata di formazione è stata guidata dal Direttore Generale del Politecnico Vincenzo Tedesco, che ha coordinato gli interventi degli ospiti, tutti incentrati su temi cruciali per il buon funzionamento delle istituzioni.

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Relatori e relatrici al tavolo dell'Auditorium dell'Energy Center di Ateneo
Relatori e relatrici al tavolo dell'Auditorium dell'Energy Center di Ateneo

Nell’intervento iniziale Laura Goracci, Dirigente Direzione PEPS, ha delineato le differenze e la complementarità tra il Codice Etico e il Codice di Comportamento. Il Codice Etico è la "carta dei valori" che ispira l'atteggiamento morale e culturale (integrità, equità, rispetto) di una comunità e, quindi, di una PA. Il Codice di Comportamento invece è normativo e definisce doveri e condotte specifiche, in modo vincolante e sanzionabile. Entrambi sono strumenti fondamentali per un'amministrazione responsabile, trasparente ed efficiente, contribuendo a costruire fiducia e a promuovere una cultura della legalità.

Vincenzo Tedesco e il Direttore Generale dell’Università IUAV di Venezia Alberto Domenicali hanno poi ripercorso la storia recente dei provvedimenti anticorruzione nella PA e hanno illustrato genesi e funzione del PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione), un documento unico che sostituisce diversi piani preesistenti con l'obiettivo di semplificare l'attività amministrativa e migliorare la qualità e trasparenza dei servizi. Il PIAO include sezioni dedicate al valore pubblico, alla performance, ai rischi della corruzione e alle buone pratiche per la trasparenza. I relatori hanno sottolineato, con esempi concreti, come la trasparenza sia una misura chiave contro la corruzione e la cattiva amministrazione, oltre che uno strumento di controllo civico. La formazione del personale su etica e legalità è fondamentale per promuovere la cultura della trasparenza.

Il Direttore Generale Vicario dell’Università degli Studi del Molise Giacomo Verde e Vito Quintaliani, già Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza dell’Università degli Studi di Perugia, sono quindi entrati più nello specifico del quadro normativo di riferimento. Verde ha trattato la gestione del conflitto di interessi, definito non solo da comportamenti dannosi ma da una condizione di rischio. I passaggi del suo intervento hanno sottolineato come si difficile individuare i casi di conflitto di interessi potenziale e che la mancata individuazione di un conflitto può portare a responsabilità disciplinari, civili, penali e contabili. Quintaliani ha svolto un excursus sulle norme vigenti e passate, esplorando in particolare il depotenziamento del conflitto di interessi dopo l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio. Ha presentato poi la figura del “whistleblower” così come prevista dalla legge, ovvero come una soluzione strategica ed etica, non un atto di "spionaggio", ma di protezione dell'amministrazione. Ha infine enfatizzato le soluzioni etiche – fiducia, sincerità, lealtà, integrità, rispetto – come fondamenti per un'etica pubblica che presidia l'azione amministrativa.

Nel pomeriggio, Francesco Cottellero, responsabile Ufficio Anticorruzione, Trasparenza, Privacy e Supporto al Comitato Etico dell’Ateneo, si è concentrato sul necessario equilibrio tra trasparenza e privacy nel lavoro della PA. Ha spiegato che le pubbliche amministrazioni, adempiendo agli obblighi di pubblicazione, devono rispettare la normativa sulla protezione dei dati personali (GDPR). Cottellero ha presentato la normativa sulla tutela dei dati personali, mettendola sempre a confronto con gli obblighi di pubblicità della PA, portando anche casi concreti e sentenze che hanno dato una chiara idea dei limiti, ma anche delle possibilità offerte dalla normativa, tenendo presente anche le sanzioni a cui si può andare incontro.

Debora Fornari, Referente di Ateneo per l’Accesso ed il controllo delle Dichiarazioni Sostitutive, ha infine illustrato le tre tipologie di accesso agli atti amministrativi - documentale, civico semplice e civico generalizzato – spiegando come approcciare le norme al meglio. L'accesso documentale richiede un interesse diretto, concreto e attuale, mentre l'accesso civico semplice e generalizzato non richiedono legittimazione soggettiva né motivazione specifica. Esistono vari limiti all'accesso per tutelare interessi pubblici (es. segreto di Stato, difesa) e privati (es. privacy, interessi economici). 

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Il pubblico in sala
Oltre 900 partecipanti per l'evento di formazione: Auditorium esaurito e quasi 700 persone collegate da casa

La tavola rotonda finale è stato un ulteriore momento per chiarire le responsabilità e le possibilità che ogni dipendente della PA deve tenere presenti nel proprio lavoro e per dare anche consigli pratici sul lavoro quotidiano. L'incontro ha evidenziato l'importanza di un approccio integrato che coniughi norme, strumenti di prevenzione e una solida cultura etica per rafforzare la fiducia della cittadinanza nelle istituzioni pubbliche.

Il Direttore Generale Vincenzo Tedesco si è dichiarato entusiasta del risultato dell’evento anche per la partecipazione di tutti i partecipanti al test finale, a ulteriore dimostrazione del fatto che puntare sulla formazione per il personale tecnico amministrativo rappresenta una scelta vincente del piano strategico di Ateneo PoliTOintransition. “Prevedere un ruolo centrale della formazione del personale serve anche a migliorare la capacità di un’organizzazione di attrarre personale qualificato aumentando al contempo il proprio livello di employee retention, ovvero l’abilità di mantenere i propri dipendenti nel tempo – ha sottolineato Tedesco - Ciò grazie alla promozione, di politiche di gestione delle risorse umane che rispecchino la visione, la missione e i valori dell’amministrazione, grazie all’implementazione, come in questo caso, di misure strategiche che accrescano il senso di appartenenza e il grado di soddisfazione professionale e individuale dei lavoratori con riferimento all’importanza, troppo spesso sottovalutata, di tali aspetti connessi allo sviluppo del personale”.