Eni Award
28/07/2023
Awards

Eni Award: tra i vincitori una ricercatrice del Politecnico

Immagine
Hilmar Guzmán premiata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Hilmar Guzmán premiata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (foto ufficio stampa Quirinale)

Promuovere l’innovazione nei campi dell'energia e dell'ambiente, è questo l’obiettivo dell’Eni Award, il premio che Eni assegna ogni anno, a partire dal 2007, alle nuove generazioni di ricercatori per gli studi condotti nell’ambito dell’efficienza energetica, delle rinnovabili, della decarbonizzazione e della tutela dell’ambiente. Un riconoscimento che intende far risaltare, nel suo rivolgersi specificatamente ai giovani, i talenti che un giorno saranno alla guida della ricerca scientifica nel nostro paese. Giunto alla sua quindicesima edizione, Eni Award è diventato ben più di un premio aziendale, affermandosi come un appuntamento di rilievo internazionale per la ricerca e l’innovazione tecnologica applicate al mondo dell’energia.

Hilmar del Carmen Guzmán Medina, ex dottoranda e oggi ricercatrice al Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia – DISAT del Politecnico, è la vincitrice, insieme a Michele Ghini dell’Università di Genova, del premio “Giovane Ricercatore dell’Anno” per una tesi sulla riduzione elettrocatalitica dell’anidride carbonica a prodotti di elevato interesse industriale, quali metanolo ed etanolo. Partendo dal catalizzatore tipicamente impiegato nei processi termo-catalitici, Guzmán Medina ne ha infatti modificato la composizione e la morfologia sviluppandone uno specifico per la riduzione elettrochimica della CO2: risultato innovativo dell’esperimento, il conseguimento di valori di conversione ed efficienza superiori ai sistemi convenzionali.

Immagine
La premiazione al Quirinale
Il Presidente Mattarella con i premiati e le premiate (foto ufficio stampa Quirinale)

La ricerca ha preso avvio dalla consapevolezza che oggi la riduzione delle elevate concentrazioni di CO2 nell'atmosfera sia un compito imperativo per limitare le conseguenze dell'effetto serra sul nostro pianeta. Lo sviluppo di materiali attivi e selettivi per la riduzione elettrochimica della CO2 verso prodotti a valore aggiunto risulta quindi, secondo la ricercatrice, obbligatorio per portare questa tecnologia ad un'applicazione pratica. Lo studio proposto si è basato sull'effetto della co-precipitazione degli ossidi di rame e zinco con la sonochemistry per arrivare ad analizzare, nello specifico, diversi fattori: l'ampiezza degli ultrasuoni (US), l'effetto del tempo di irradiazione degli US durante i processi di precipitazione o di invecchiamento, la concentrazione dei precursori e la temperatura di calcinazione. I risultati ottenuti hanno quindi aperto la strada a nuovi progetti di elettrocatalizzatori con una porosità opportunamente regolata per operare una conversione selettiva della CO2 in diversi prodotti di valore.

Il premio vinto da Hilmar del Carmen Guzmán Medina è uno dei più recenti riconoscimenti assegnati dall’Eni Award che, nel corso del tempo, si è ampliato includendo più sezioni: dai tre premi principali, Frontiere dell’Energia, Soluzioni Ambientali Avanzate e Transizione Energetica, sono stati infatti aggiunti il premio Giovane Ricercatore dell’Anno, il premio Debutto nella ricerca: Giovani Talenti dall’Africa, e i Riconoscimenti all’Innovazione Eni riservati specificatamente ai ricercatori dell’azienda.

La Commissione Scientifica disposta per la valutazione delle candidature e per l’assegnazione dei premi dell’Eni Award è composta da scienziati che appartengono ai più avanzati istituti di ricerca a livello mondiale. Attualmente si avvale della presenza del professor Jean-Marie Lehn, premio Nobel per la Chimica nel 1987; tra gli esperti delle scorse edizioni, ricordiamo Robert Richardson, premio Nobel per la Fisica nel 1996, e Sir Harold Kroto, premio Nobel per la Chimica nel 1996.