Copertina (2).png
09/07/2024
Studenti@PoliTO

Diventare astronauta: un sogno per chi studia Ingegneria Aerospaziale

Conoscere il comandante di una missione suborbitale non capita a tutti; eppure è quello che è accaduto ad alcuni studenti all’ultimo anno del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale che hanno avuto il piacere di dialogare con Nicola Pecile, pilota sperimentale oggi ai comandi dei viaggi di Virgin Galactic, una compagnia privata che offre la possibilità di visitare lo spazio suborbitale terrestre.

A conferma della qualità delle proposte formative del Politecnico – che non solo facilitano l’orientamento al mondo del lavoro, ma sanno rivelarsi soprese inaspettate – c’è il ciclo di Seminari in Ingegneria Aerospaziale: erogato all’ultimo anno della Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale l’insegnamento  è messo a disposizione dal Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale-DIMEAS anche per i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (in breve PCTO), utili a orientare gli studenti dell'ultimo triennio delle scuole superiori al proseguimento degli studi: quest’anno, infatti, a partire dal secondo semestre del corso, si è vista la partecipazione di ulteriori 60 studenti delle scuole secondarie di secondo grado di città e province di Torino, Aosta, Vercelli e Novara.
Grazie al coordinamento della docente titolare Manuela Battipede, attraverso questo spazio di incontro, i futuri ingegneri e le future ingegnere possono ascoltare i racconti di figure professionali senior a elevatissima caratura, capaci di farsi portavoce di passione, tenacia e ambizione: strumenti indispensabili per trasformare un sogno in realtà.

Diventare astronauta: era questo il sogno di Nicola Pecile, protagonista di uno degli ultimi appuntamenti dei Seminari che, collegandosi virtualmente dal New Mexico, ha raccontato la sua esperienza, con un cursus honorum con più di 8200 ore di volo su 174 tipi di velivoli diversi
Centrale nelle domande che gli sono state rivolte è stata la missione suborbitale Galactic 07, la missione che è avvenuta proprio la settimana successiva al seminario e che ha fatto andare in altissima quota anche il Politecnico: la patch distintiva del corso con il logo dell’Ateneo, disegnata dalla professoressa Battipede, ha spiccato il volo al fianco del Comandante Pecile. La patch è stata poi consegnata a chi ha preso parte al seminario, come ringraziamento e ricordo dell’evento.

Immagine
Battipede.jpg
Il quadro commemorativo contenente la patch distintiva del Corso dei Seminari in Ingegneria Aerospaziale che ha volato nello spazio al fianco del comandante Nicola Pecile

Completata con successo l’8 giugno, secondo i dati riportati da Virgin Galactic, la missione Galactic 07 pilotata da Pecile è decollata dallo Spaceport America nel sud del New Mexico alle 16:31 (ora italiana) e ha rappresentato l'ultimo volo dello spazioplano VSS Unity.
La quota massima raggiunta da Unity è stata di 87.5 km, toccati alla velocità massima di 2.96 Mach. Da precisare che le missioni suborbitali in genere non superano la cosiddetta linea di Kármán, che per convenzione internazionale è posta a 100 km, e quindi non raggiungono ufficialmente quello che comunemente definiamo Spazio. Per l'United States Air Force però questo limite è posto a 50 miglia, motivo per cui la Virgin Galactic battezza come “astronauti” i partecipanti a questi viaggi.

Il Comandante Pecile, classe 1973, ha militato per molti anni nell’Aeronautica Militare, presso il Reparto Sperimentale Volo di Pratica di Mare, per poi passare ad assumere il ruolo di Istruttore Pilota Sperimentale presso la National Test Pilot School del deserto del Mojave, per entrare quindi in Virgin Galactic e coronare il suo sogno di diventare astronauta. Nonostante questa cavalcata verso la gloria, il pilota ha accettato con gioia l’invito a partecipare al Seminario e ha risposto a tutte le domande degli studenti senza dimenticare nessuno.

Mantenuta la promessa di portare con sé la patch distintiva e tornato con i piedi per terra, l’astronauta ha inviato alla docente Manuela Battipede un quadretto commemorativo contenente la patch che ha volato nello spazio: la testimonianza che per arrivare in alto si parte dal basso e si può andare lontano solo se lo si fa con umiltà, passione e determinazione.

“Nicola Pecile è un uomo straordinario. – afferma la docente Manuela Battipede Ha dedicato tutta la sua vita al flight testing, una disciplina particolarmente complessa a cui solo pochi possono avvicinarsi, per le elevate competenze tecnico-scientifiche e le attitudini personali di disciplina e serietà necessarie. Nicola ha portato tutto ciò a livelli estremi, in una realtà aziendale unica al mondo. Le persone che partecipano ai Seminari rimangono legate da un filo invisibile di eccellenza e dedizione. Spero che gli studenti accolgano con coraggio le testimonianze che ci vengono generosamente offerte e si facciano loro stessi portavoce, adesso e in futuro, dei valori umani e professionali che ci vengono raccontati.”