Dallo sport lezioni di antifragilità e passione
Lezioni di vita e di leadership che vanno oltre l’aula e il mondo accademico hanno segnato la prima reunion delle e degli allievi ed ex allievi dei corsi e dei master Executive Master, nati dalla collaborazione tra Politecnico di Torino e CUOA Business School tenutasi il 12 ottobre nel prestigioso Salone d’Onore del Castello del Valentino.
L'evento ha visto la partecipazione di figure istituzionali, tra cui Stefano Sacchi, Vicerettore per la Società, la Comunità e l'Attuazione del programma del Politecnico, Paolo Neirotti, Direttore della Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico, Emilio Paolucci, docente del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione-DIGEP e coordinatore scientifico di diverse iniziative, a partire dall’Executive Master in Business and Technology, di fatto il primo MBA proposto al Politecnico.
Per far riflettere i/le discenti su valori e identità che caratterizzano i leader formati al Politecnico è stata chiamata una voce da fuori. Mauro Berruto, già allenatore della Nazionale Italiana Maschile di Pallavolo medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012, ha infatti tenuto il keynote speech della giornata.
“Allenare, in un contesto internazionale di sport professionistico, caratterizzato da estrema diversità culturale, ha molto da insegnare ai nostri studenti, soprattutto per chi già da alcuni anni è alle prese con responsabilità gestionali oltre che di progettazione tecnica” ha affermato Paolo Neirotti, introducendo così l’intervento di Berruto, che ha affascinato il pubblico con un viaggio nelle storie sportive, offrendo diverse lezioni sul valore che disciplina, determinazione e spirito di squadra, competenze multidisciplinari e capacità di leggere il contesto hanno in qualsiasi tipo di impresa, dentro e fuori dallo sport. Berruto ha sottolineato che il successo “passa dall'innamorarsi di un gesto, con piena responsabilità, soprattutto quando è difficile”, trasmettendo così l’idea che la grandezza di un campione, come di un leader, non si misura solo dai risultati, ma dallo sforzo e dalla passione che riesce a smobilitare nella sua organizzazione. A ricordare l’importanza che in queste sfide le persone “mantengano la grazia sotto pressione” ha ricordato, chiudendo l’intervento, la storia di come Gabriela Schiess concluse barcollante e stremata la prima maratona olimpica femminile a Los Angeles, dimostrando quello che all’epoca si pensava non potesse accadere da un punto di vista tecnico e funzionale.
“Con questa giornata, il Politecnico e la Scuola Master hanno voluto rilanciare un messaggio che, come docenti, spesso tendiamo a dimenticare – ha concluso Emilio Paolucci – Formare i leader di domani significa non solo insegnare il ‘sapere’ e il ‘fare’, ma soprattutto coltivare l’essere. Solo unendo alle competenze tecniche, molti dei valori illustrati da Berruto, i nostri futuri leader sapranno affrontare le sfide di un mondo in continuo cambiamento.”