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15/09/2023
Ricerca e innovazione

Dalla Serbia alla provincia di Cuneo per la rigenerazione territoriale

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Mappa del viaggio-studio della delegazione serba in visita ai territori del cuneese

A portare in Piemonte 26 funzionari della Repubblica di Serbia è stato il programma UE PRO Plus, finanziato con 40 milioni di euro  e attuato dall’UNOPS, l’Agenzia di Sviluppo delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di migliorare la gestione dello sviluppo territoriale e promuovere la crescita economica e la coesione sociale.

Il Professor Loris Servillo, coordinatore del Centro Interdipartimentale Future Urban Legacy Lab – FULL e docente del DIST Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio , ha  condotto la delegazione serba in un itinerario studiato per far comprendere  le modalità della rigenerazione rurale e montana locale.

Il Piemonte, e in particolare la provincia di Cuneo,è stato scelto come esempio di best practice nello sviluppo delle aree rurali combinando diverse strategie integrate e fondi dell’UE per valorizzare il ricco patrimonio naturale e culturale, nonché i progetti di rigenerazione rilevanti per le specifiche aree serbe.

Il percorso immersivo nel territorio piemontese si è svolto dal 4 all’8 settembre scorsi e ha visto i partecipanti muoversi tra le sedi dell’innovazione di cui si possono vedere le tappe nella cartina nella figura a lato.

La prima giornata, che ha avuto luogo a Saluzzo, ha portato i funzionari serbi ad incontrare il Sindaco della Città Mauro Calderoni, e ad entrare nell’ex caserma trasformata in un centro socioculturale “Il Quartiere – Casa della Partecipazione”. Al termine della visita, l’invito a cenare ad Ostana, paese caratteristico della zona per le sue case e tetti in pietra incorniciati dal Monviso.

Il secondo giorno è stato dedicato alla rigenerazione montana, processo ben rappresentato dall’Area Protetta delle Alpi Marittime; il gruppo ha quindi visitato le realtà del “Rondò dei Talenti” e il “Centro Uomini e Lupi”, il primo un punto d’incontro per potenziare la crescita, la condivisione e la nascita di idee, e il secondo un centro faunistico che promuove la consapevolezza e la protezione del lupo, un animale spesso temuto e frainteso dagli abitanti del territorio.

Il terzo giorno è stata la volta dello sviluppo rurale con l’esplorazione di Magliano Alpi, la prima Comunità Energetica italiana, percorso accompagnato dalla presentazione in videoconferenza dell’Ingegner Sergio Olivero dell’Energy Center.

L’ultimo giorno è stato dedicato agli imperdibili paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato, patrimoni mondiali dell'UNESCO, con il gruppo che ha potuto percorrere le colline e le vigne, i boschi e i villaggi medievali, concludendo il percorso con una visita all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, fondata nel 2004 da Carlo Petrini, capostipite del movimento Slow Food.

Non poteva quindi mancare, a conclusione dell’esperienza, un giro a Torino per osservare da vicino due progetti di rigenerazione industriale, ovvero le OGR - Officine Grandi Riparazioni, sede di FULL, e il complesso del Lingotto.

“Accompagnare la delegazione serba nel cuneese – hanno dichiarato Mauro Fontana e Marco Del Fiore, Dottorandi in Urban and Regional Development e componenti del team di ricerca che ha guidato la delegazione serba – ha evidenziato l’importante ruolo che l’Università può avere nello sviluppo dei territori, con processi che oscillano tra la ricerca-azione e la terza missione. Gli incontri con attori e stakeholder hanno messo in luce la grande capacità progettuale dei territori e la volontà di condividere con una delegazione di esperti i successi e le criticità degli stessi.”

“Registriamo sempre più una maggiore attenzione verso i territori al di fuori delle grandi aree metropolitane – ha commentato il Professor Servillo – per esplorare le potenzialità e le strategie innovative che vengono messe in campo in quelle aree dove il rapporto tra città e aree rurali, tra montagna e aree di pianura, tra risorse ecologiche e aree antropizzate, è un valore specifico. Le politiche nazionali e soprattutto Europee stanno allestendo strumenti e modi di agire innovativi, e il Piemonte, e il cuneese in particolare, raccoglie molte esperienze di valore. La delegazione serba ha dimostrato molto interesse ed entusiasmo nei confronti delle iniziative mostrate, nella prospettiva di una prossima adesione all’Unione Europea.