Aimaro-Isola-copertina.JPG
12/06/2024
In Ateneo

Come l’architettura può unire natura e cultura in una nuova visione di spazio urbano

Immagine
Aimaro-Isola.JPG
Da sinistra: Giovanni Durbiano, Paolo Mellano, Aimaro Isola, Simona della Rocca, Michele Bonino e Marta Bottero

“Credo che oggi non si tratti tanto di essere pessimisti o ottimisti, ma di avere la capacità, la forza di porsi nuove domande, non soltanto di trovare risposte a problemi già posti. È necessario individuare delle nuove vie, disegnare delle nuove strade in cui i fili della tradizione possano riallacciarsi con quelli del futuro: è infatti solo guardando al passato – e al presente – che saremo capaci di intrecciare questi fili in nuove costruzioni, in nuovi ambienti, in nuovi modi di vivere”.

È con queste parole che Aimaro Isola, architetto e già docente del Politecnico, si è rivolto al pubblico presente all’incontro “Dialogo sull'abitare”, promosso dal Dipartimento di Architettura e Design-DAD nel Salone d’Onore del Castello del Valentino.

Il suo è un pensiero che fonda le radici negli anni dell’insegnamento al Politecnico, una lunga carriera accademica spesa a ricercare modi nuovi di studiare e progettare gli spazi del vivere. A caratterizzare da sempre la sua visione dell’architettura è l’aspetto della multidisciplinarietà, la convinzione che solo attraverso il dialogo tra discipline sia possibile comprendere appieno la materia. Un’idea che, per la sua portata innovativa, rappresenta ancora oggi un fondamento della didattica offerta dai docenti del Dipartimento di Architettura e Design.

Intervistato dal professor Paolo Mellano, Aimaro Isola ha spiegato come alla base del suo progetto architettonico vi sia la ricerca di un’unione armonica tra natura e cultura, tra elementi del paesaggio e aspetti del vivere quotidiano. Con l’obiettivo di immaginare e costruire un mondo nuovo, un mondo divertente da condividere.