Chiara Deriu tra i futuri leader nel campo della chimica secondo il CAS
Passare dall’ispirazione all’innovazione nel minor tempo possibile: è questo il principio che guida il lavoro del Chemical Abstracts Service-CAS, una divisione dell'American Chemical Society-ACS orientata alla produzione di informazioni riguardanti la chimica e settori correlati alla chimica.
Il gruppo, che riunisce oltre 1.000 scienziati, tecnologi e professionisti aziendali da tutto il mondo, si impegna a collegare le conoscenze scientifiche diffuse sul pianeta per accelerare le scoperte che migliorano la vita. Con la sua attività, CAS supporta gli innovatori globali nel navigare in modo efficiente all’interno del complesso panorama dei dati e prendere decisioni sicure in ogni fase del percorso di innovazione.
Una missione, quella perseguita dal CAS, che guarda soprattutto ai giovani, alle future generazioni di ricercatrici e ricercatori protagoniste dell’innovazione e del progresso nella scienza. A prepararle alle sfide del nostro tempo, un corso sulla leadership nel settore: tra gli insegnamenti offerti, come presentare le proprie idee in modo efficace, come impegnarsi in un discorso scientifico e come sviluppare connessioni con scienziati di pari livello provenienti da tutto il mondo.
Sono stati quindi 35 i ricercatori selezionati per partecipare al programma, scelti tra un ampio bacino di candidati provenienti da tutto il mondo. Tra questi, Chiara Deriu, ricercatrice al Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT del Politecnico, premiata per il valore dei suoi studi nel campo della chimica fisica applicata alla chimica analitica. Oggetto della sua ricerca presso l’Ateneo, sviluppata nell’ambito del progetto Europeo ANFIBIO - AmplificatioN Free Identification of cancer and viral biomarkers via plasmonic nanoparticles and liquid BIOpsy coordinato dalla professoressa Laura Fabris, sono gli studi fondamentali per rendere possibile ed ottimizzare la rilevazione e l’identificazione di biomarcatori oligonucleotidici tumorali o virali tramite la spettroscopia Raman amplificata da superfici (surface-enhanced Raman spectroscopy, SERS), senza ricorrere alle costose tecniche di sequenziamento ed amplificazione del campione attualmente in uso.
Le tecniche analitiche con cui la medicina personalizzata viene praticata soffrono infatti, oggi, di una bassa sensibilità e di costi elevati che ne rendono l’implementazione clinica difficilmente praticabile. In particolare, l'identificazione e la quantificazione dei biomarcatori oligonucleotidici è ostacolata oggi dalla necessità di impiegare strumenti di sequenziamento a lettura lunga e corta che sono costosi, richiedono personale altamente qualificato e sono soggetti a molteplici errori. La sfida diventa pertanto quella di semplificare e rendere accessibile tale pratica attraverso l’uso combinato del SERS e di strumenti di apprendimento automatico per la rilevazione di biomarcatori RNA del cancro alla prostata e del virus dell'influenza A nel sangue, nelle urine e nella saliva (biopsia liquida), per quantificare e correlare le loro quantità a quelle rilevate nei tessuti e nelle cellule.
Nella scelta di premiare Chiara Deriu, il CAS non ha tuttavia considerato la sola attività svolta dalla ricercatrice in Ateneo, ma ha valutato il suo intero percorso di studi e ricerca, dal conseguimento della Laurea Magistrale internazionale in Science for the Conservation-Restoration of Cultural Heritage presso l’Università di Bologna, con tesi in Chimica Analitica dei Materiali Organici svolta in collaborazione con l’Instituto de Estructura de la Materia di Madrid, al percorso di dottorato in Chimica portato avanti presso la Florida International University di Miami ed al suo postdoc in Chimica Computazionale presso lo stesso ateneo. Sono questi risultati accomunati tutti dallo studio della spettroscopia Raman amplificata da superfici e dei fenomeni chimico-fisici di base che la rendono possibile e che permettono di applicarla ad una varietà di ambiti: dall’analisi di pigmenti e coloranti su materiali pittorici e tessili, passando quindi alla rilevazione di cannabinoidi sintetici in campioni di saliva, e giungendo infine all’ambito della diagnostica clinica indagato oggi al Politecnico.
Appuntamento dunque al prossimo agosto con l’avvio del programma CAS Future Leaders a Columbus, Ohio: una settimana di incontri, dai seminari sull’apprendimento della leadership ai workshop sul perfezionamento delle competenze comunicative, dalle lezioni sulla gestione del dibattito scientifico agli eventi sul confronto tra i diversi campi studiati dai ricercatori coinvolti. Obiettivo del programma, formare i leader scientifici di domani, studiosi che sapranno comunicare al pubblico le proprie ricerche e supportare i governi nella corretta comprensione della scienza per attuare politiche sostenibili.
I partecipanti avranno inoltre la possibilità di seguire in prima persona alcune attività del CAS: potranno presentare le proprie ricerche all'ACS Fall 2024 di Denver, in Colorado, e ricevere, al termine della settimana di incontri, un'iscrizione triennale all'ACS.