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07/04/2025
Ricerca e innovazione

AuroraLAB, quando la didattica e la ricerca diventano iniziative di rigenerazione per il territorio

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I bambini della Scuola Parini e gli studenti.jpeg
Il Politecnico e la scuola G. Parini insieme per realizzare un progetto di urbanistica tattica

Vivere il territorio. Per imparare meglio, proporre iniziative davvero utili, e crescere insieme. Una sorta di circolo virtuoso tra didattica e pratiche di rigenerazione urbana. È il senso di AuroraLAB, un progetto pilota di ricerca-azione del Politecnico – che sin dall’inizio del suo percorso lavora, tra gli altri, anche con la Circoscrizione 7 di Torino  con due principali obiettivi: creare occasioni di apprendimento “fuori dalle aule” e avvicinare l’Ateneo al territorio, in un ruolo di supporto e affiancamento per comprendere i bisogni degli abitanti e innescare trasformazioni positive della città. Nato nel 2018, AuroraLAB si presenta oggi come un esempio replicabile anche in altre aree urbane.

“AuroraLAB nasce ispirandosi a quanto fatto a Milano dieci anni fa nel quartiere San Siro – spiega Cristiana Rossignolo, docente presso il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST e responsabile dell’iniziativa – L’idea di unire didattica e ricerca con piccoli interventi concreti sul territorio è alla base dell’esperienza che abbiamo avviato nella periferia nord della nostra città, in particolare nel Quartiere in Borgata Aurora nella Circoscrizione 7 considerata come un’area fragile ma ricca di grandi risorse”

AuroraLAB è costituito da un gruppo aperto di docenti di varie discipline, ma anche ricercatrici e ricercatori e studenti che condividono l’idea alla base del progetto e vi contribuiscono portando le loro conoscenze ed esperienze. 

“Grazie alla Circoscrizione, abbiamo iniziato spostando una parte delle lezioni di alcuni insegnamenti dei corsi di laurea triennale e magistrale in Pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale in un ex-negozio trasformato in centro per anziani che era libero al mattino – racconta la professoressa RossignoloDopo la pandemia che ci ha costretti a sospendere le attività, la nostra sede è stata collocata in un’aula della Scuola Primaria G. Parini”

Due, come si è detto, gli obiettivi di AuroraLAB: portare un pezzo di didattica a contatto con il territorio e restituire i risultati della ricerca, condotta su diversi temi, sempre aderenti alle caratteristiche del quartiere. “Cerchiamo di mettere davvero in pratica un approccio volto alla rigenerazione urbana delle periferie attento all’inclusione e alla sostenibilità delle iniziative, non solo economica, ma soprattutto sociale”, sottolinea Cristiana Rossignolo

Attività certo complessa, alla quale tuttavia non sono mancati i riconoscimenti. Nel 2021, per esempio, un progetto presentato da AuroraLAB è risultato primo nella graduatoria dei 19 progetti ammessi al finanziamento del bando To-Nite. Si tratta di “Grandangolo. Spazi di sogno per una convivenza sicura”, un’iniziativa finalizzata a migliorare la percezione della sicurezza nelle ore serali lungo le aree che costeggiano il fiume Dora (uno dei principali della città), finanziato nell’ambito del programma europeo Urban Innovative Actions, sul tema della urban security. Nel contesto di questo progetto gli e le studenti del Politecnico e della scuola G. Parini hanno realizzato un progetto di urbanistica tattica – insieme di pratiche destinate alla produzione di trasformazioni urbane a breve termine, a basso costo e facilmente replicabili – sul marciapiede della Scuola in corso Giulio Cesare.

Tra gli altri temi toccati dal LAB, quello del rafforzamento del ruolo delle scuole (in primis la Scuola Parini) come hub civici dei quartieri usando gli spazi scolastici oltre gli orari di lezione, importantissimi per uno dei quartieri più giovani della città, e poi il tema degli spazi pubblici e delle modalità migliori di inclusione partendo dalle persone che, per vari motivi, rimangono “fuori” da altre azioni e dalla cittadinanza attiva. AuroraLAB è vicino alle realtà del quartiere: le associazioni, i cittadini e le cittadine, gli attori privati e pubblici, anche come membro del Coordinamento Aurora, attivato nella fase pandemica, in cui l’Ateneo porta il metodo scientifico, la ricerca, lo studio dei dati, supportando la creazione di programmi e iniziative intraprese dagli attori del quartiere.

Proprio il lavoro in comune con la Circoscrizione è uno dei punti di maggior forza dell’iniziativa. “Per noi è ormai essenziale avere il Politecnico come partner e non solo come consulente – commenta Luca Deri, Presidente della Circoscrizione 7 – Si tratta di una presenza utile per avere idee nuove e per dare vita ad una narrazione diversa intelligente e realistica del nostro territorio”. Per dare meglio l’idea della complessità della situazione, il Presidente sottolinea: “In Aurora il 35% della popolazione è costituito da stranieri che le iniziative pubbliche tradizionali stentano a coinvolgere”

Certo, non tutto è stato semplice e immediato: il percorso di conoscenza tra l’Ateneo e le istituzioni locali è stato graduale, basato sui risultati ottenuti nel tempo. Oggi – viene però sottolineato da entrambe le parti – la collaborazione è proficua per tutti ed è sfociata nella partecipazione a pieno titolo del Politecnico alla redazione del Piano di sviluppo locale condiviso della Circoscrizione 7 approvato nel giugno del 2020. Un progetto complesso, che individua più direzioni di marcia basate su diversi assi di sviluppo e che fruisce totalmente del supporto del Politecnico. Piano che ha permesso di organizzare e raccontare le attività messe a punto grazie agli attori del quartiere, molte delle quali sono partite e potranno migliorare alcuni aspetti della vita di quartiere. Una collaborazione, quella tra la Circoscrizione e l’Ateneo che ha permesso, infine, di affrontare in modo più efficace la scarsità di fondi che spesso rappresenta un problema per le istituzioni locali.