
Assorbenti gratuiti per le studentesse: un altro tassello verso l'inclusione
In una risoluzione del 2021, il Parlamento Europeo ha invitato tutti gli Stati membri a eliminare l’imposta su assorbenti, coppette mestruali e altri prodotti mestruali. Un’indagine del 2020 dell’Unione Europea ha evidenziato che la povertà legata al ciclo mestruale è un problema costante nell’UE, dove si stima che una donna su dieci non possa permettersi prodotti sanitari adeguati.
Anche il Politecnico sceglie di sottolineare che “il ciclo non è un lusso e non è una scelta” installando nelle sedi torinesi dell’Ateneo 5 distributori che metteranno a disposizione gratuitamente gli assorbenti. La strada per la parità di genere passa anche dall’attenzione e dal supporto alle studentesse durante il periodo mestruale, a tutela del diritto al benessere fisico e psicologico. Gli assorbenti mestruali che verranno distribuiti sono realizzati in Italia e secondo principi di sostenibilità ambientale dell’intero ciclo produttivo.
L’inaugurazione ufficiale dell’iniziativa “Period Equity” si è svolta nel pomeriggio del 2 ottobre, in occasione del tradizionale appuntamento WeAreHERe Meets di inizio anno, in cui le studentesse del Politecnico incontrano le nuove immatricolate.
Nell’ambito dell’iniziativa “Period Equity” sono stati installati erogatori automatici di assorbenti gratuiti in cotone organico compostabile in tutte le sedi torinesi dell’Ateneo (cliccando sul nome della sede, si scoprirà il punto esatto sulla mappa):
- in corso Duca degli Abruzzi, in fondo al corridoio “Aule Pari”, accanto allo spazio ristoro;
- in via Boggio, al piano terra accanto ai distributori automatici;
- nella sede di Mirafiori, all’ingresso accanto alla sala studio E;
- al Castello del Valentino, nell’atrio della sala studio;
- al Lingotto, al secondo piano davanti alla sala studio “Marconi”.
L’azione è stata prevista dal Gender Equality Plan dell’Ateneo 2021-2024 “Obiettivo diversità”, in sintonia con la richiesta avanzata al Consiglio di Amministrazione da parte di alcune associazioni studentesche. L’iniziativa ha trovato rispondenza in quelle analoghe di altri atenei italiani e nella mobilitazione generale lanciata l’8 marzo da Rete della Conoscenza (network di associazioni studentesche), in concomitanza con lo sciopero globale delle donne – anche a seguito della tassazione di questi prodotti con l’aliquota ordinaria del 22%, che li equipara di fatto a beni ordinari e non di primaria necessità.
La Vice Rettrice Claudia De Giorgi commenta: “Un segnale importante, soprattutto in un’università a prevalenza maschile: a dimostrare che il benessere di una parte della comunità – sebbene numericamente minoritaria – rappresenta un valore per la comunità intera”.
“Equità e intersezionalità sono elementi cruciali anche per perseguire una piena sostenibilità istituzionale, come ci ricorda l'Agenda 2030, riferimento delle nostre azioni di campus sostenibile” aggiunge Patrizia Lombardi, Vice Rettrice per Campus sostenibile e Living Lab. E conclude Arianna Montorsi, Direttrice del Centro Studi di Genere dell’Ateneo: “Attraverso questi gesti di attenzione al benessere femminile nelle scuole e nelle istituzioni universitarie passa un messaggio educativo forte di empowerment delle donne nella società.”