Un momento delle celebrazioni
07/07/2025
In Ateneo

Alle radici del genio di Galileo Ferraris: da Livorno Ferraris al Politecnico

Immagine
Lo svelamento della targa per Galileo Ferraris
La cerimonia di disvelamento della targa in onore di Galileo Ferraris presso il municipio di Livorno Ferraris, alla presenza del Ministro Pichetto Fratin

Cento anni fa – nel 1925 - la cittadina di Livorno Piemonte, nel vercellese, cambiava nome in Livorno Ferraris per celebrare il suo figlio più grande: Galileo Ferraris, uno dei padri fondatori del Politecnico di Torino, scienziato di fondamentale importanza per il nostro Paese e grande innovatore, non soltanto in ambito scientifico, ma anche in quello della pubblica amministrazione.

Oggi, il Comune di Livorno Ferraris ha voluto ricordare questa figura di rilievo internazionale con due giornate di studi e celebrazioni. L’evento dal titolo “Galileo Ferraris, un innovatore nella pubblica amministrazione” ha visto la partecipazione del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, del Sindaco di Torino Stefano Lo Russo e di Davide Gilardino, Presidente di ANCI Piemonte. A fare gli onori di casa il Rettore del Politecnico Stefano Paolo Corgnati, già sindaco di Livorno Ferraris e docente del Dipartimento Energia-DENERG del Politecnico, intitolato proprio a Galileo Ferraris. Con lui, a rappresentare l’Ateneo anche i docenti Alberto Tenconi, Direttore del DENERG, e Aldo Boglietti, che ha condiviso con le persone presenti la sua Lectio Magistralis “Galileo Ferraris vs Nikola Tesla”, dopo la tavola rotonda.

Boglietti, già professore del Politecnico, ha ripercorso le sfide tra i due illustri scienziati: chi ha scoperto davvero il principio del campo magnetico rotante, alla base dei moderni motori elettrici a corrente alternata, utilizzati oggi dagli elettrodomestici come nell’industria automobilistica? La risposta sta nei documenti storici, che assegnano senza dubbio a Galileo Ferraris la paternità del motore elettrico a corrente alternata, precursore di fatto di tutti i moderni motori elettrici a induzione, utilizzati nelle più diffuse tecnologie di uso quotidiano, dall’industria agli elettrodomestici.

Nella seconda giornata di studi, poi, il professor Marco Mezzalama, Presidente dell’Accademia delle Scienze di Torino, già docente dell’Ateneo, anche lui originario di Livorno Ferraris, nel suo intervento  "Galileo Ferraris: un grande scienziato e un grande uomo", ha ricordato come nel 1888 proprio all’Accademia delle Scienze fu pubblicato l'articolo che consacrò l’invenzione del motore elettrico a induzione a firma di Galileo Ferraris: quindi, possiamo dire, che il motore elettrico a induzione nacque al Politecnico di Torino.

"Galileo Ferraris è uno dei padri fondatori del Politecnico di Torino e per questo dobbiamo onorarne la memoria, ancor più oggi ricordando che è stato l’inventore del motore elettrico a corrente alternata, scoprendone il funzionamento e attraverso le cui basi si sono sviluppati i primi prototipi industriali – commenta il Rettore Stefano Paolo CorgnatiÈ stato una figura che ben rappresenta i valori del Politecnico perché è stato un ricercatore nella sua forma più pura, sviluppando in particolare le leggi fisiche che governano il funzionamento dei trasformatori; è stato uno sperimentatore applicato, attraverso i primi prototipi del motore elettrico a induzione, ma è stato anche un ‘civil servant’, perché ha servito la sua comunità e il suo paese nelle forme più alte, mettendo a disposizione il suo sapere per la  collettività. È quindi uno scienziato di altissimo ingegno che ha rappresentato, attraverso la sua vita, i principi che identificano i valori propri della nostra comunità, quelli della scienza a servizio del benessere della società. Galileo Ferraris, quindi, è un esempio per tutta la comunità del Politecnico, a cominciare dai giovani che entrano a farne parte".

Galileo Ferraris

Nato nell’allora Livorno Piemonte nel 1847 e laureatosi alla Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri - poi divenuta Politecnico di Torino - Galileo Ferraris fondò la prima scuola di elettrotecnica italiana, la “Scuola con laboratorio di elettrotecnica” presso il Regio Museo Industriale di Torino, e si distinse a livello internazionale per la sua ricerca e le innovazioni fondamentali che portò nella società quanto nell’industria. 

Ma il suo fu un ruolo centrale anche nell’amministrazione pubblica, mettendo a disposizione del “bene comune” le sue straordinarie conoscenze in campo scientifico. Diventò così consigliere comunale e poi assessore della Città di Torino dal 1887 al 1897, un periodo particolarmente delicato per la città: la capitale del nuovo Regno d’Italia si era da poco spostata a Roma, e quindi si era alla ricerca di una nuova identità. Ferraris si spese allora partecipando attivamente alla vita del Consiglio comunale, fornendo uno straordinario contributo per la realizzazione dell’illuminazione pubblica, la distribuzione dell’energia e i trasporti.

Galileo Ferraris fu anche, dal 1895 al 1897, consigliere comunale di Livorno Piemonte (oggi Livorno Ferraris in suo onore) e Senatore del Regno d’Italia dal 1896 al 1897.