8-marzo-Ateneo
10/03/2023
In Ateneo

Al Politecnico un momento di confronto in occasione della Giornata Internazionale della Donna

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Donna Professione Ingegnera-1

Una giornata ricca di eventi, quella dell’8 marzo, che ha visto impegnato l’Ateneo in una riflessione a più voci sul ruolo della donna nella società italiana. Un’occasione importante per mettere a fuoco quelli che sono i passi ancora da compiere, e quelli invece già compiuti, nel percorso della piena parità di diritti tra donne e uomini, all’interno del mondo della ricerca, dell’università e del lavoro.

L’evento “Donna Professione Ingegnera”, che si è tenuto nella Sala Emma Strada di Ateneo, ha messo in luce i principali temi riguardanti l’accesso delle donne al mondo del lavoro: tra gli altri, le aspettative e le preoccupazioni sulla possibilità di trovare un’occupazione adeguata in ambito STEM (science, technology, engineering, mathematics) e le azioni orientate a favorire l’ingresso delle donne sul mercato del lavoro; l’importanza dei servizi di accompagnamento al lavoro delle aziende e dell’Ateneo.

Novità dell’incontro l’introduzione di un format innovativo per incentivare il dialogo tra professioniste e studentesse su questi temi, con l’abbattimento della distanza tra palco e pubblico nell’ottica di rendere stimolante l’interazione tra le donne presenti in sala. Sono stati previsti due spazi, quello della platea e quello del palco: nell’ultimo sono state allestite cinque poltrone, tutte occupate dagli ospiti invitati tranne una, riservata a chi, tra il pubblico, avesse piacere di intervenire alla discussione. Un modo per preservare un’atmosfera informale, un luogo sicuro in cui condividere esperienze e costruire un utile confronto tra gli ospiti, i rappresentanti delle aziende e la popolazione studentesca.

La volontà di ascoltare i racconti autentici delle donne, le loro personali esperienze nella gestione del passaggio tra mondo universitario e realtà lavorativa, ha portato ad interrogarsi sulle politiche per la parità di genere attualmente in corso, e su quelle che potranno essere studiate nel futuro.

Si è quindi riflettuto sulle azioni compiute oggi dall’Ateneo per accompagnare le proprie studentesse verso il mondo del lavoro e sono stati analizzati, al contempo, i progetti finanziati dalle aziende per promuovere un clima di benessere al loro interno, un ambiente in cui le donne possano raggiungere quei riconoscimenti oggi concessi ai soli uomini.

Lo scambio di punti di vista, pensieri, storie di vita, ha così permesso un incontro ravvicinato tra donne di generazioni ed estrazioni sociali differenti, ma unite nel desiderio di sollevare la propria voce per raggiungere, un giorno, quella piena parità di diritti sancita dalla Costituzione italiana.

“L’evento - ha commentato la professoressa Arianna Montorsi, Referente del Rettore per la parità di genere e la diversity - ha fatto emergere la straordinaria consistenza di una community di giovani ingegnere PoliTo che sono già presenti nelle realtà tecnologiche più diverse del nostro territorio. Con la forza delle loro motivazioni e dei loro successi hanno affascinato le studentesse degli ultimi anni del Politecnico che stanno per affacciarsi al mondo del lavoro. Un primo momento di networking, per affrontare con consapevolezza l’ampiezza di possibilità entusiasmanti che le aspetta”.

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Di diverso approccio l’analisi proposta nell’incontro della mattina, che si è tenuto nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università di Torino, legata al tema della discriminazione femminile all’interno della realtà virtuale, una dimensione nuova che apre oggi a grandi opportunità, ma allo stesso tempo a grandi sfide. Il convegno dal titolo Metaverso e le Donne è stato costruito come un dialogo congiunto tra Politecnico, Università di Torino e CIRSDe - Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere, per riflettere insieme sulla dialettica tra donne e tecnologia.

Moderato dalla professoressa Tatiana Mazali del Politecnico di Torino, l’incontro è stato percorso da quattro differenti interventi, una prima presentazione legata alla necessità di definire un perimetro chiaro alla parola “Metaverso”, un secondo momento dedicato propriamente all’incontro tra le donne e il metaverso, un dialogo sulla creazione dell’identità di genere all’interno della realtà virtuale, resa possibile grazie al linguaggio, e infine una discussione con lo scopo di indagare, in termini più generali, la rivoluzione digitale in un’ottica di genere.

“È bello ritrovarci qui, tutti insieme, l’8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna - ha introdotto l’incontro la professoressa Claudia De Giorgi, Vice Rettrice per la Qualità il Welfare e le Pari Opportunità - È bello che, anno dopo anno, nonostante la società non stia cambiando con la velocità auspicata in tema di parità di genere, la nostra chiarezza di obiettivi sia sempre, e decisamente più netta. Siamo passati dal parlare, anni fa, di visioni, di impegni che per la prima volta al Politecnico comparivano in un piano strategico, per arrivare a discutere negli anni successivi di bilanci di genere, e infine, l’anno scorso, siamo riusciti a realizzare il gender equality plan: azioni, queste, che rappresentano per noi una sfida quotidiana. Iniziamo ad osservare dei primi risultati interessanti: 99 borse di studio assegnate alle studentesse immatricolate quest’anno ai nostri corsi di ingegneria, un vademecum per gli eventi inclusivi, un’azione, prima in Italia, per premiare i dipartimenti col maggiore numero di professori ordinari donne, e progetti in corso, come la mostra “Le Prime”, prevista a settembre, per raccontare le  donne che hanno fatto grande il Politecnico negli anni, una mostra che verrà fisicamente allestita nei corridoi di Ateneo, ma anche all’interno del metaverso, in modo da rendere il percorso artistico il più possibile accessibile, navigabile da tutti e da tutte. Siamo quindi pronti a raccogliere queste sfide, queste grandi opportunità poste dal metaverso, ben consapevoli dei rischi, ma altresì desiderosi di essere un treno, anche di sperimentazione, di questa nuova realtà, e lo facciamo proprio a partire da oggi”.