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29/05/2023
Ricerca e innovazione

A scuola di geolocalizzazione open source

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Itinerari turistici e culturali, percorsi in bicicletta o passeggiate per scoprire la gastronomia o le tradizioni del pinerolese: studenti e studentesse del liceo scientifico di scienze applicate “Marie Curie” di Pinerolo, coordinati dai docenti del loro istituto e con la collaborazione del Comune di Pinerolo e dell’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO, hanno lavorato nel corso di questo anno scolastico a un progetto di valorizzazione del patrimonio turistico del territorio, YOUTH (Young, UNESCO, Tourism and Heritage), che ha portato, appunto, alla definizione di itinerari da proporre ai visitatori della città attraverso un sito web dedicato.

Un percorso formativo che, oltre ad avere come obiettivo la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, ha anche un’attenzione particolare alla promozione delle discipline STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica). E proprio in questa direzione è stato coinvolto nell’iniziativa il laboratorio Urban Sustainability & Security Laboratory for Social Challenges (S3+Lab) del Politecnico, che ha supportato i ragazzi nella fase di geolocalizzazione degli itinerari, fornendo loro alcune nozioni su strumenti G.I.S.e Open Data, utili per realizzare una mappatura di "informazioni geografiche", in particolare per quanto riguarda i punti notevoli dei percorsi.

Agli studenti è stato proposto l’utilizzo di un servizio web, uMap, basato sulle mappe libere di OpenStreetMap. Oltre a questo, si è evidenziata la possibilità di esportare il proprio progetto in ambiente desktop (QGIS) per eventuali sviluppi futuri.

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Il progetto Youth è stato candidato e recentemente accolto (insieme ad altri 13 progetti a livello nazionale di cui 5 sviluppati da istituti secondari di secondo grado) come buona pratica nell'ambito del progetto “Leadership Condivisa per il cambiamento” relativamente al protagonismo giovanile per una cittadinanza attiva nel territorio di riferimento.

Francesco Fiermonte, referente del Laboratorio S3+Lab (DIST) spiega il valore dell’iniziativa: “Il tema dell’open source, oltre alla crescente disponibilità di open data, è ormai imprescindibile nella formazione degli studenti. In tutte le scuole, di qualsiasi ordine e grado, dovrebbero essere presentati anche gli strumenti, le informazioni e i dati liberi e ad “accesso universale” condivisi, cioè esposti, con licenze permissive. Come formatori, siamo tenuti a ricordare agli studenti che non esistono esclusivamente software proprietari ma, oggigiorno, sono disponibili una qualità e una quantità di software liberi che permettono di analizzare tematiche fino pochi anni fa di esclusivo dominio di “strumenti” a pagamento”.

“Questa libertà – conclude Fiermonte, anche nel rispetto del Codice dell’Amministrazione Digitalepermette agli studenti di scegliere, sperimentando percorsi alternativi che, oltre ad esistere e a sottolineare l’importanza della Comunità, sono anche gratificanti e, non da ultimo, performanti”.