Sorgenti di Radiazioni Ionizzanti

radiazioni ionizzanti

I raggi X sono prodotti da sorgenti artificiali di radiazioni (macchine radiogene). I raggi gamma invece sono generati da decadimenti di radioisotopi: atomi caratterizzati dalla proprietà di emettere spontaneamente radiazioni ionizzanti. In questo processo di decadimento il nucleo di un elemento si trasforma nel nucleo di un elemento diverso o raggiunge uno stato energetico minore. 

 Le sorgenti di radiazioni ionizzanti si possono suddividere in: 

  • Macchine radiogene che, accelerando particelle cariche elementari (per esempio elettroni), generano fasci di radiazione (per esempio raggi X);
  • Sorgenti sigillate ossia materie radioattive (radioisotopi) sigillate in un involucro inattivo che presenti una resistenza sufficiente per evitare, in condizioni normali di impiego, dispersione di materie radioattive superiore ai valori stabiliti dalle norme di buona tecnica applicabili. Nel caso la sorgente costituita da materie radioattive non corrisponda alla definizione di sorgente sigillata, si parla di sorgente non sigillata.

 Nota. Le sorgenti sigillate e non sigillate non solo emettono raggi gamma, ma possono emettere particelle cariche come protoni, elettroni, particelle alfa che sono in grado di ionizzare i tessuti umani. 

  

Laddove nell’ambiente di lavoro siano presenti sorgenti di radiazioni ionizzanti, la valutazione dei rischi derivanti dall'esposizione a radiazioni ionizzanti deve essere effettuata avvalendosi della figura dell'Esperto di Radioprotezione nominato dal Rettore. 

L’Esperto di Radioprotezione: 

  • progetta i luoghi di lavoro, le eventuali barriere protettive e la segnaletica e predispone le procedure da seguire, in modo che i lavoratori ed eventuali terzi, siano esposti nel minor modo possibile;
  • limita il numero degli esposti, compatibilmente con le esigenze di lavoro;
  • limita il tempo di esposizione del lavoratore;
  • valuta i livelli di esposizione del lavoratore mediante monitoraggio ambientale e/o personale.

Inoltre l’Esperto di Radioprotezione, alla luce delle mansioni dichiarate dal singolo lavoratore, dal Responsabile della Struttura e dal Responsabile dell’Attività e in base alle caratteristiche delle sorgenti utilizzate nell’ambito della mansione, classifica le lavoratrici e i lavoratori in esposti o non esposti e classifica gli ambienti di lavoro, in modo tale che le lavoratrici e i lavoratori esposti siano sottoposti ad un adeguato monitoraggio fisico e medico e l’accesso agli ambienti di lavoro interessati sia limitato, controllato e segnalato. 

  

IMPORTANTE: COSA FARE ogniqualvolta si intenda acquistare o dismettere o trasferire in altro laboratorio una nuova sorgente di radiazioni ionizzanti 

Ogniqualvolta si intende detenere e usare una nuova sorgente o dismetterla o spostarla, è necessario coinvolgere gli Enti di Controllo e, per certi tipi di sorgenti, non è sufficiente una notifica, ma è necessario inviare agli Enti di Controllo una richiesta di Nulla Osta all’uso; si tratta in questo caso di una procedura che richiede un certo tempo prima che il Nulla Osta sia rilasciato da parte degli Enti preposti. La norma a cui fare riferimento è il D.Lvo 101/20 e s.m.i.