REDUCE METEO HAZARDS - Progettazione, realizzazione e sperimentazione di un prototipo di sistema app web-based per la gestione e mitigazione dei rischi legati ai meteorological hazards connessi al cambiamento climatico
Durata:
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Tipo di progetto:
Ente finanziatore:
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Ruolo PoliTo:
Abstract
Eventi meteorologici estremi si verificano sulla nostra penisola con sempre maggiore intensità, fornendo piena evidenza degli effetti del fenomeno del cambiamento climatico. Le cronache degli ultimi anni sono state caratterizzate dall’alternanza di periodi di estrema siccità e periodi di piogge sopra la media con conseguenti inondazioni. L’alluvione della Romagna del maggio 2023 si è verificata in un contesto di forte e persistente siccità, con i due anni precedenti caratterizzati da quantitativi di pioggia molto inferiori alle medie in gran parte del nord Italia (fino all’80% in meno in Piemonte). Non è solo l’alternanza di siccità e piogge estreme a destare preoccupazione. Nel luglio 2021, sette tornado, alcuni dei quali di forte intensità, hanno attraversato la pianura Padana da ovest verso est, ricordando gli “outbreak” tipici del Midwest americano; così come fenomeni quali i “downburst”, le tempeste di vento lineari, sono occasionalmente registrati nell’area (Avolio et al. 2020). L’estate 2023 è stata caratterizzata da alcuni dei sistemi convettivi più intensi registrati nel nord Italia negli ultimi anni, con evidente impatto sulle attività economiche e in particolare sull’agricoltura della zona. Condizioni meteo estreme sulle aree di lavoro, senza che vengano prese adeguate misure preventive e protettive possono generare situazioni di rischio per i lavoratori e possono determinare, a causa delle carenze nel far fronte alle forzanti ambientali, criticità nei luoghi di lavoro a livello di strutture ed impianti. Il Quadro normativo in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro è in fase di evoluzione in relazione alla valutazione e gestione dei rischi naturali - ed in particolar modo di quelli legati agli eventi meteo estremi. Nelle valutazioni di sicurezza degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante i rischi legati all’occorrenza di eventi Na-Tech (Natural Hazard Triggering Technological disasters) sono previsti in ottemperanza ai disposti del D. Lgs. 105 del 2015. Recentemente la linea guida UNI TS 11816 ha formalizzato dei criteri metodologici per la valutazione del rischio di incidente indotto da calamità naturali, trattando la casistica del sisma (Parte 1); attualmente sono in corso di pubblicazione ulteriori sezioni relative agli eventi idrogeologici (Parte 2), fulminazioni (Parte 3) e maremoti (Parte 4), mentre non sono al momento ancora previsti approfondimenti relativi agli eventi meteo estremi come ad esempio le bombe d’acqua, i tornado, le raffiche di vento lineari, che rappresentano tipologie di evento che più frequentemente possono dar luogo ad eventi Na-Tech. A tal riguardo, Ricci et al. (2022) hanno raccolto dati costruendo un dataset di oltre 9'000 eventi Na-Tech registrati negli ultimi 70 anni ed evidenziando come in circa il 75% dei casi analizzati eventi meteo estremi – prevalentemente tornado e tempeste di vento lineari - abbiano causato disastri industriali, mentre nel restante 25% l’evento naturale di innesco sia attribuibile all’occorrenza di fulminazioni, alluvioni o terremoti. Visto il crescente numero di eventi meteorologici estremi, la comunità scientifica internazionale ha deciso di unire le forze per comprendere meglio i meccanismi responsabili della loro formazione e sviluppo, al fine di migliorarne la predicibilità; tramite progetti di ricerca finanziati dalla comunità europea, dall’Agenzia Spaziale Europea (e.g. progetto MEDICANE), e programmi di ricerca internazionali (e.g. TEAMx). Ulteriori studi e ricerche sono in corso di svolgimento per approfondire la sicurezza degli ambienti di lavoro soggetti ad azioni da vento estremo e precipitazioni intense, considerando anche le implicazioni connesse al fenomeno del cambiamento climatico. Tutti questi progetti vedranno coinvolti, con ruoli centrali, alcuni dei ricercatori partecipanti alla presente proposta progettuale.
Persone coinvolte
- Enrico Pons (Responsabile Scientifico)
- Pietro Colella (Componente gruppo di Ricerca)
Strutture coinvolte
Partner
- Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Veneto
- ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA' DI BOLOGNA
- Consorzio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima
- POLITECNICO DI TORINO - AMMINISTRAZIONE CENTRALE
- UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PADOVA - Coordinatore
Parole chiave
Settori ERC
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals)
Budget
Costo totale progetto: | € 799.352,00 |
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Contributo totale progetto: | € 433.550,00 |
Costo totale PoliTo: | € 140.645,00 |
Contributo PoliTo: | € 68.645,00 |