Il Console Generale degli Stati Uniti in visita al Politecnico e SiTI

Data estesa
17 febbraio 2017

Il Console Generale degli Stati Uniti, Philip T. Reeker, ha visitato questa mattina il Politecnico di Torino e SiTI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l'Innovazione. Il Vicerettore per l’Internazionalizzazione Bernardino Chiaia e Il Vicerettore per la Logistica e Presidente di SiTI Romano Borchiellini hanno presentato al Console l’Ateneo e l’hanno accompagnato in una visita del Campus e della Cittadella politecnica, che si è conclusa negli spazi di SiTI, dove l’ing. Sergio Olivero ha presentato il progetto X-Team (acronimo che deriva da “International Centre for Cultural Heritage Security” – ICHS). Il Console è infatti interessato ad approfondire la conoscenza di questa iniziativa, promossa da Politecnico di Torino, Università Ca’ Foscari Venezia, IUAV, SiTI e CORILA, che si propone di formare esperti nei campi della sicurezza del patrimonio culturale rispetto ad attacchi antropici ed eventi naturali e del contrasto al traffico illegale di opere d’arte.

Una situazione che preoccupa i governi a livello internazionale; in alcune zone del mondo, in Medio Oriente in particolare, si sta consumando infatti un vero e proprio “genocidio culturale” finalizzato a distruggere le opere d’arte in quanto simboli delle civiltà che nei secoli si sono succedute in quei territori e a compromettere la pacifica convivenza fra fedi e popoli diversi. La gravità della situazione richiede rapide misure operative per rispondere alle minacce che incombono sul patrimonio culturale e costruire una capacità sistemica di protezione internazionale. La distruzione volontaria delle opere d’arte è inoltre una sfida culturale e la risposta deve essere orientata in primo luogo a creare un adeguato livello di consapevolezza. Accanto a misure di sicurezza preventiva e ad azioni mirate, sarà quindi utile sostenere la formazione di un numero importante di esperti locali, costituendo nuclei specializzati nella sicurezza del patrimonio culturale in grado di operare con efficacia sul campo.

Per rispondere a questa sfida, nasce il progetto X-Team: l’obiettivo è la formazione di esperti nei campi della sicurezza del patrimonio culturale in situazioni di criticità a causa di guerre o disastri naturali, con un approccio capace di attivare processi di sviluppo, finalizzati a creare posti di lavoro qualificati, ridando alle persone in fuga la prospettiva di un “ritorno a casa con dignità”.

I destinatari della formazione saranno scelti fra gli studenti e ricercatori dei Paesi in conflitto e fra i funzionari dei sistemi culturali. Particolare attenzione sarà posta al coinvolgimento di profughi o sfollati, inclusi gli ospiti dei campi a ridosso delle frontiere con i Paesi in crisi: un vero e proprio “giacimento di competenze”, che può attivamente contribuire alla ricostruzione dei propri territori di origine.

Il progetto prevede l’organizzazione di un corso residenziale della durata di otto mesi a Bosco Marengo (dove è proseguita nel pomeriggio la visita del Console Generale), finalizzato a creare squadre di esperti multidisciplinari che al termine della formazione opereranno nei propri Paesi contribuendo alla costruzione di speranza per la rinascita delle comunità locali.

X-Team promuoverà anche la creazione di imprese locali ad alta specializzazione: il modello organizzativo prevede la creazione di una unità di coordinamento in Italia e la costituzione di “Centri Satellite” extra-europei. I Centri Satellite, aperti alla partecipazione di partner locali, assicureranno il trasferimento del know-how e la capacità operativa in loco, abilitando filiere di servizi innovativi per la sicurezza, la tutela, la conservazione e la gestione del patrimonio culturale, con ricadute in termini di posti di lavoro qualificati.

Documenti: