L'America Physical Society assegna il premio Onsager 2016 a Riccardo Zecchina del Politecnico di Torino

Data estesa
22 ottobre 2015

È la prima volta che il prestigioso Lars Onsager Prize viene conferito a ricercatori italiani. Riccardo Zecchina, Professore ordinario di Fisica teorica del Politecnico di Torino (Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia) - ultimo allievo di Tullio Regge – riceverà il premio a Baltimora, insieme ai suoi colleghi Giorgio Parisi (LaSapienza, Roma) e Marc Mezard (Ecole Normale Supérieure, Paris), nel corso della conferenza annuale dell’American Physical Society, la più grande ed importante organizzazione al mondo di fisici. Il premio riconosce contributi “eccezionali in fisica statistica teorica”:

“For groundbreaking work applying spin glass ideas to ensembles of computational problems, yielding both new classes of efficient algorithms and new perspectives on phase transitions in their structure and complexity” è la motivazione per il prestigioso riconoscimento.

Il premio fa riferimento quindi a due risultati fondamentali. Il primo riguarda la caratterizzazione delle transizioni di fase che possono avvenire nei problemi di ottimizzazione e che rivela l’origine della loro complessità computazionale; il secondo, si riferisce alla scoperta di una nuova classe di algoritmi distribuiti per l’ottimizzazione e l’inferenza statistica, che ha permesso di risolvere problemi ritenuti tipicamente intrattabili. Tali tecniche sono in fase di grande sviluppo ed hanno già trovato applicazioni da parte di molti ricercatori, in biologia computazionale, nelle tecnologie neurali e, più in generale, nei problemi di ottimizzazione su reti complesse e nella teoria dell’informazione.  Uno dei campi di applicazione più attuali è lo studio di problemi inversi, ovvero l’inferenza di modelli causali a partire da dati su grande scala (“big data”).

Marco Gilli - Rettore del Politecnico di Torino, ha così commentato: “si tratta di un grande riconoscimento che onora il nostro Ateneo e che valorizza il rigoroso contributo scientifico dei nostri ricercatori alla ricerca internazionale e l’importanza della ricerca multidisciplinare. Non possiamo che esserne orgogliosi e rinnovare le nostre congratulazioni a Riccardo Zecchina per il risultato conseguito” .

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