“Ciencia Sem Fronteiras”: al Politecnico arrivano 135 nuovi studenti brasiliani
Il Brasile e Torino sono sempre più vicini: il grande Paese sudamericano conferma la sua crescente attenzione per la nostra città come punto di riferimento per gli studi tecnici. Il Politecnico di Torino, dove i ragazzi provenienti dal Brasile costituiscono in percentuale la quarta comunità più rappresentata tra gli studenti stranieri, si accredita come una delle università italiane più scelte dai giovani che aderiscono al progetto del Governo brasiliano “Ciencia sem Fronteiras”, con 135 studenti che partecipano quest’anno al programma di scambio.
Ad accogliere i ragazzi questo pomeriggio il Rettore Marco Gilli, insieme al Sindaco della Città di Torino Piero Fassino e all’Ambasciatore del Brasile in Italia Ricardo Neiva Tavares; presente anche Luiz Felipe Czarnobai, Segretario del Settore Istruzione, Scienza e Tecnologia dell’Ambasciata del Brasile a Roma.
“Il Politecnico ha una grande tradizione di rapporti con i Paesi dell’America Latina, dove abbiamo sviluppato collaborazioni consolidate fin dagli anni Novanta. In Brasile, poi, abbiamo accordi nei quali è forte anche il coinvolgimento di importanti realtà industriali, quindi ci sono tutte le premesse perché questa collaborazione cresca e diventi ancora più fruttuosa”, ha commentato il Rettore Marco Gilli accogliendo i ragazzi.
Anche il Sindaco di Torino Piero Fassino ha voluto dare il benvenuto in città agli studenti:“Spero che vi troverete bene a Torino e sono sicuro che la nostra città, con la sua storia, la sua offerta culturale, il suo stile di vita, vi resterà nel cuore. Noi vi consideriamo sin d’ora cittadini di Torino e mi auguro che tornerete spesso qui nel corso della vostra vita”.
L’Ambasciatore del Brasile in Italia Ricardo Neiva Tavares ha voluto essere al Politecnico per accogliere i ragazzi del programma, anche perché l’Ateneo è l’università italiana che dall’inizio del progetto ha ospitato più studenti brasiliani con la borsa di “Ciencia sem fronteiras”:“Esprimo grande apprezzamento per la collaborazione tra il nostro Paese e il Politecnico di Torino, che ha dato negli anni a moltissimi studenti brasiliani la possibilità di studiare in questo Ateneo; si tratta di una grande opportunità per i nostri ragazzi, che possono fare qui un’esperienza di vita, oltre che di studio”.
Il Politecnico fa parte della rete delle Università italiane che collaborano con il programma coordinato dalle Agenzie governative brasiliane CAPES e CNPq, finalizzato a promuovere esperienze di studio e di ricerca all’estero per i giovani brasiliani, dagli studenti delle lauree di primo livello, fino al dottorato di ricerca. Non solo un’esperienza di studio in università di eccellenza, ma anche una possibilità per conoscere la vita dei paesi ospitanti e impararne la lingua: ai corsi universitari, infatti, è abbinata una formazione linguistica intensiva.
L’investimento del Governo brasiliano è molto consistente: tutti gli studenti beneficiano di una borsa di studio e numerosi altri benefits, come la copertura dei costi del viaggio aereo, l’assicurazione medica, un contributo per l’acquisto del materiale didattico e l’esenzione per le tasse d’iscrizione.
Gli studenti che studieranno al Politecnico appartengono alla categoria undergraduate, cioè coloro che hanno completato da un minimo di 2 a un massimo di 4,5 anni di studi universitari in Brasile. Negli ultimi tre anni più di 450 studenti brasiliani sono stati ospitati al Politecnico grazie al programma; 40 degli studenti arrivati a Torino quest’anno frequenta un corso nell’area dell’Architettura, un settore importante in un Paese in forte espansione, anche edilizia, così come le aree della produzione industriale, dell’ingegneria gestionale e del management, molto richieste tra i giovani brasiliani che studiano a Torino (sono 95 gli studenti dell’area dell’Ingegneria); i ragazzi provengono da 54 diverse università brasiliane.