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07/07/2025
Ricerca e innovazione

L'ultimo miglio del programma RESTART verso il futuro delle telecomunicazioni

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Uno scatto dai lavori della plenaria del progetto
La plenaria di RESTART all'Università Federico II di Napoli

Divulgazione, risultati concreti e cambiamenti strutturali permanenti: sono le parole chiave che segneranno gli ultimi sei mesi del progetto RESTART – RESearch and Innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smART, il più importante programma di ricerca e sviluppo pubblico mai realizzato in Italia nel settore delle Telecomunicazioni, finanziato con 116 milioni di euro dall'Unione Europea - NextGenerationEU nell'ambito del PNRR.

RESTART rappresenta il più importante programma mai finanziato in Italia per la ricerca e sviluppo nel settore delle Telecomunicazioni, con l’ambizioso obiettivo di contribuire a delineare l’evoluzione del settore. Tra i partner anche il Politecnico, che coordina lo Spoke 4 – “Programmable Networks for Future Services and Media”, sotto la guida della professoressa Carla Chiasserini, docente del Dipartimento di elettronica e telecomunicazioni – DET.

Il 30 giugno e il 1° luglio 2025 l’Aula Magna della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ha ospitato il Plenary Dissemination Workshop di RESTART, l’appuntamento semestrale che riunisce ormai da 6 edizioni la comunità nazionale delle Telecomunicazioni, per un’occasione di confronto e di apertura alla cittadinanza. 

Il titolo scelto per il workshop - Hands-On with the Future of Telecommunications - illustra in modo eloquente l’obiettivo di questa edizione, concepita per “non essere solo un convegno, ma una vera e propria demo live”, come ha sottolineato l’organizzatore dell’evento - il professor Daniele Riccio dell'Università Federico II - aprendo i lavori e spiegando come “le Telecomunicazioni possano, attraverso una intrinseca e imprescindibile innovazione continua, aiutarci a rendere migliore il mondo intorno a noi, fornendo scienza e tecnologie abilitanti per innumerevoli settori (le comunicazioni personali, la moderna industrializzazione, il monitoraggio del Pianeta, la telemedicina, etc.). Con RESTART la ricerca sulle Telecomunicazioni coinvolge e forma una nuova generazione di giovani capaci di innovare. Su queste basi, le Telecomunicazioni oggi concretamente divengono, per competenze e ricercatori ora effettivamente disponibili, un asset economico fondamentale su cui investire”.

Gli oltre 370 iscritti hanno potuto assistere a 14talk divulgativi stile TED sui temi più promettenti per il settore, seguire 10 presentazioni live delle oltre 100 Demo e Proof Concept sviluppate dai progetti di ricerca nei laboratori del programma e presenti in uno Spazio Espositivo interattivo. Qui è stato possibile toccare con mano le tecnologie del futuro, che si sono anche sfidate in una vera e propria competizione per il Best Project Contribution, attraverso un sistema di votazione peer-to-peer. Un Panel sul futuro delle Telecomunicazioni, interviste con i protagonisti e riunioni dei comitati di lavoro hanno infine completato il ricco programma dell’evento, che godeva della sponsorship di due realtà del mondo delle imprese: MeasureITAllbesmart.

Introducendo la prima giornata di lavori, il Presidente della Fondazione RESTART professor Nicola Blefari Melazzi ha voluto ricordare da dove RESTART è partito, ovvero dalla crisi delle Telecomunicazioni, tracciando molto chiaramente il percorso verso cui il programma punta per lasciare un impatto significativo: “Dobbiamo fare innovazione in quegli spazi che sono stati lasciati scoperti e che gli hyperscaler hanno occupato, facendo sì che gli operatori classici inseguissero le idee portate da altri”.  Il Presidente ha quindi sottolineato che “la parte trasformativa di RESTART è la sua trasversalità, capace di portare un reale cambiamento all’organizzazione del Paese, attraverso modifiche strutturali destinate a durare. È questo il caso dei laboratori e delle infrastrutture che il Programma è stato in grado di realizzare, delle diverse centinaia di persone che portano avanti la ricerca e del modo in cui quest’ultima viene condotta e dalla formazione di una nuova generazione di ricercatori ben più numerosa di quella precedente. Cambiamenti strutturali, trasformativi, orizzontali.” 

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Una foto del momento di networking
La plenaria rappresenta anche un importante momento di networking per la comunità scientifica

Si tratta di obiettivi importanti, che grazie ai risultati significativi prodotti da RESTART possono essere raggiunti. È, però, necessario che quanto ottenuto sino ad oggi sia valorizzato e reso disponibile alla comunità, non solo scientifica. “Le sperimentazioni e dimostrazioni dei 32 progetti di RESTART sono risultati che esemplificano con concretezza qual è l’impatto che questo tipo di ricerca può produrre”, evidenzia il professor Antonio Capone, coordinatore scientifico del Programma, ponendo l’accento sul fatto che “la ricerca scientifica fatta in questo modo, a diretto contatto con le aziende, può produrre dei risultati che si possono poi tradurre in potenziale sviluppo di prodotti e servizi, aprendo la strada al futuro professionale dei giovani ricercatori e ricercatrici reclutati in questi tre anni da RESTART”.

Non solo risultati, ma anche prospettive future di un settore che “vive una profonda crisi dovuta alle dinamiche di mercato e al tipo di competizione che si può osservare a livello internazionale” prosegue Antonio Capone, invitando gli stakeholder politici “a comprendere quale sia la strada più giusta per raggiungere dei futuri dell’ecosistema delle Telecomunicazioni in grado di far riconquistare all’Europa e all’Italia competitività a livello internazionale”. In questo contesto RESTART ha giocato un ruolo chiave, dimostrando l'enorme potenziale e le grandi competenze che la comunità scientifica italiana possiede, qualità che è fondamentale continuare a valorizzare. 

Un programma in continuo avanzamento, anche dal punto di vista della spesa: è stato infatti rendicontato “quasi il 53% dei fondi ministeriali, per un totale di oltre 60 milioni di contributo” come sottolinea Adele Del Bello, Direttrice Generale della Fondazione RESTART e Program Manager. Un progresso non solo per quanto riguarda la spesa, ma anche per l'ampliamento della comunità scientifica e imprenditoriale, “ad oggi abbiamo 130 partner, di cui 27 originariamente entrati in RESTART e altri 103 reclutati attraverso i Bandi a Cascata” prosegue la Dott.ssa Del Bello “di questi 103 partner entrati con i bandi a cascata, ben 67 sono imprese, di piccole, medie e grandi dimensioni, a testimonianza della rilevanza che il programma ha assunto nel settore industriale”. Un dato degno di nota è anche quello che riguarda il reclutamento di ricercatori e ricercatrici: ad oggi il programma ha assunto ben 406 giovani ricercatori, tra dottorandi, RTDa, assegnisti e contrattisti di diversa tipologia, di cui il 34% di genere femminile. “Questo per noi è un dato particolarmente importante, perché si inserisce in un settore, quello delle Telecomunicazioni, che in passato è sempre stato prettamente maschile. Invertire la rotta è uno degli obiettivi principali del PNRR” conclude la Direttrice Generale.

Proprio ai giovani ricercatori e ricercatrici è stata dedicata la mattina del 2 luglio con l’evento Build your research career in telecommunications, un momento di confronto aperto sulle opportunità professionali delle risorse che costituiranno la futura classe di ricerca e sviluppo del settore. Un format innovativo ed originale, introdotto da uno speech di Stefano Mainetti, imprenditore, manager e docente del Politecnico di Milano e proseguito con tre panel interattivi. Il primo ha visto alcuni tra i giovani ricercatori presenti confrontarsi in un una tavola rotonda su dubbi, perplessità e ambizioni relative al proprio futuro professionale. Il secondo e il terzo panel hanno invece offerto una prospettiva da insider di chi ha già maturato esperienza nel mondo del lavoro, rispettivamente in accademia o nell’industria. Gli oltre 100 presenti hanno potuto partecipare attivamente durante tutto l’evento, grazie ad un sistema live di domande e risposte, che ha permesso loro di offrire interessanti spunti di dibattito e diventare di fatto co-creatori del programma della giornata.

Inizia quindi a Napoli l’ultimo miglio del Programma RESTART, che apre un percorso fatto di attività di divulgazione e consolidamento dei risultati ottenuti e si concluderà con un evento plenario a dicembre di restituzione e condivisione orientato ad indicare la rotta al futuro della Telecomunicazioni.