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foto brigata partigiana
Autunno ’44; banda guastatori di Gianni Daghero (Lupo) al Ciomp di Cumiana. Archivio Ettore Serafino
Aldo dice 26x1. 
Con un telegramma in codice diffuso il 24 aprile 1945, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia aveva fissato all’una del mattino del 26 aprile l’ora dell’insurrezione e dell’ingresso delle brigate partigiane a Torino. Socialisti, comunisti, azionisti, cattolici, liberali, badogliani, monarchici: furono circa 140.000 le italiane e gli italiani che, come scrisse Piero Calamandrei, “volontari si adunarono/per dignità non per odio/decisi a riscattare/la vergogna e il terrore del mondo”. Nel farlo, riscattarono l’onore dell’Italia.
Tra chi scelse le armi contro il fascismo e il nazismo, furono molti gli studenti e i laureati del nostro Ateneo. A 80 anni dalla loro lotta, la comunità del Politecnico di Torino li vuole ringraziare, ricordando, in questa pagina e con iniziative future, quanti fra loro diedero la vita per la nostra libertà.

 

 

 

A cura del Vicerettore per la Società, la Comunità e per l'Attuazione del programma, con la Direzione Affari generali, Relazioni Istituzionali, Archivi e Biblioteche (ARIA).

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Bruno Caccia
Bruno Caccia

Nato a Torino il 16/5/1925, iscritto al I anno di ingegneria nell’anno 1943-44. Aderisce alla lotta partigiana dal maggio 1944 nella banda autonoma del Gran Dubbione al 18 agosto dello stesso anno. In tale data viene arrestato e deportato a Dachau come prigioniero politico ove muore il 14 marzo 1945.

Il Politecnico di Torino gli conferì “laurea ad honorem” in ingegneria durante la cerimonia dell’inaugurazione dell’a.a. 1949/1950.

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Casavecchia

Nato a Cuneo il 6/8/1924, iscritto al I anno di ingegneria nell’anno 1943/44. Aderisce alla lotta partigiana come ufficiale comandante di distaccamento “guastatori” nella brigata Saluzzo della II divisione alpina Giustizia e Libertà di cui diviene precocemente vice commissario. Dopo 13 mesi di lotta partigiana viene ucciso durante una pericolosa missione a Centallo il 22 marzo 1945.

Il Politecnico di Torino gli conferì “laurea ad honorem” in ingegneria durante la cerimonia dell’inaugurazione dell’a.a. 1949/1950.

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CONTINI INNOCENZO

Nato a Torino il 26/7/1922, iscritto al I anno di ingegneria nell’anno 1941-42. Aderisce alla lotta partigiana dal 1° gennaio 1944 operando presso il I° gruppo Divisioni Alpine Brigata Valcasotto Formazione “Mauri”. Catturato a metà marzo 1944, dopo un mese di prigionia e torture viene fucilato il 16 aprile 1944 a Cairo Montenotte località Buglio insieme a Ettore Ruocco, anch’egli già studente del Politecnico di Torino.

Medaglia d’oro al valor militare.

 

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Ettore Cesa

Nato a Borgosesia il 28/6/1921, iscritto al IV anno di ingegneria industriale nell’anno 1943-44. Aderisce alla lotta partigiana ed è comandante nella “Brigata Osella” dei Volontari Garibaldini. Viene ucciso il 2 novembre 1944.

Il Politecnico di Torino gli conferì “laurea ad honorem” in ingegneria durante la cerimonia dell’inaugurazione dell’a.a. 1949/1950.

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CLEMENTI MARIO

Nato a Castelnuovo d’Istria il 5/8/1919, iscritto al V anno di ingegneria chimica nell’anno 1943-44. Aderisce alla lotta partigiana e viene fucilato insieme al fratello Raul (iscritto all’Università degli Studi di Torino) dai nazifascisti il 28 novembre 1944 a Valgioie in occasione di un rastrellamento. Il Politecnico di Torino gli conferì “laurea ad honorem” in ingegneria durante la cerimonia dell’inaugurazione dell’a.a. 1949/1950.

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Foto Archivio "Ettore Serafino"

Nato a Cumiana il 29/5/1924, iscritto al I anno di ingegneria nell’anno 1943-44. Aderisce alla lotta partigiana nella I Divisione “Val Chisone Adolfo Serafino” Brigata Monte Albergian dal 17 febbraio 1944 fino alla sua morte, avvenuta il 30 dicembre 1944 presso Cumiana. Comandante della “compagnia” guastatori che, come descritto dal suo comandante di Divisione Ettore Serafino, compie innumerevoli azioni in Val di Susa, Germanasca e Chisone. Dopo 14 mesi di lotta e combattimenti, il 30 dicembre 1944 viene circondato in un fienile presso la cascina Richetta a Cumiana da un reparto di un centinaio di uomini della “Folgore” e fucilato. A Gianni Daghero venne intitolata la Brigata Monte Assietta della Divisione Val Chisone che conobbe le sue gesta più eroiche. Ada Gobetti nel suo “Diario partigiano” lo descrive così “un meraviglioso forsennato capo d’una compagnia di sabotatori pieno d’ardire e di forza vitale”.

Medaglia d’argento al valor militare.

Il Politecnico di Torino gli conferì “laurea ad honorem” in ingegneria durante la cerimonia dell’inaugurazione dell’a.a. 1949/1950.

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DUMONTEL Tito foto 1.jpg

Nato a Torino il 19/10/1924, iscritto al I anno di ingegneria nell’anno 1943-44. Aderisce alla lotta partigiana nella I Divisione “Val Chisone Adolfo Serafino” Brigata Monte Albergian dal 15 febbraio 1944 fino alla sua morte, avvenuta il 29 maggio 1944 in combattimento.

Il Politecnico di Torino gli conferì “laurea ad honorem” in ingegneria durante la cerimonia dell’inaugurazione dell’a.a. 1949/1950.

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FORMIGONI Carlo Aulo.jpg

Nato a Genova il 12/2/1925, iscritto al I anno di ingegneria nell’anno 1943-44. Aderisce alla lotta partigiana nel 3 Battaglione Brigata Garibaldi dal 30 gennaio 1944 al 30 maggio dello stesso anno e nella Brigata “Nello Moscatelli” dal 1° giugno 1944 al 30 settembre, giorno in cui perde la vita in combattimento presso Novara.

Il Politecnico di Torino gli conferì “laurea ad honorem” in ingegneria durante la cerimonia dell’inaugurazione dell’a.a. 1949/1950.

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ISACCO Pietro foto.jpg

Nato a Trino Vercellese il 19/5/1925, iscritto al II anno di ingegneria nell’anno 1944-45. Aderisce alla lotta partigiana nella Brigata “Leone Borrini”. Muore a seguito di ferite di arma da fuoco presso l’Ospedale Militare di Firenze il 3 giugno 1945.

Il Politecnico di Torino gli conferì “laurea ad honorem” in ingegneria durante la cerimonia dell’inaugurazione dell’a.a. 1949/1950.

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MOGLIOTTI Antonio foto.jpg

Nato a Rocchetta Tanaro il 22/1/1923, iscritto al I anno di ingegneria nell’anno 1941/1942. Aderisce alla lotta partigiana dal 1° aprile 1944 nella 8° Divisione Garibaldi Asti. Muore il 2 dicembre 1944.

Il Politecnico di Torino gli conferì “laurea ad honorem” in ingegneria durante la cerimonia dell’inaugurazione dell’a.a. 1950/1951.

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Nato a Pavia nel 1920, iscritto al I anno di ingegneria nell’anno 1942-43. Aderisce alla lotta partigiana nella Divisione Garibaldi I. Muore in combattimento il 7 gennaio 1944 in Montenegro combattendo contro i tedeschi.

Medaglia d’argento al valor militare.

Il Politecnico di Torino gli conferì “laurea ad honorem” in ingegneria durante la cerimonia dell’inaugurazione dell’a.a. 1950/1951.

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Nato a Torino il 14/8/1920, iscritto al II anno di architettura nell’anno 1944-45. Aderisce alla lotta partigiana dal 1° novembre 1943 al 6 agosto del 1944, data della sua morte. Viene ucciso da due soldati appartenenti alla X MAS mentre era in cerca di medicinali per i suoi compagni feriti nei pressi di Ribordore.

Il Politecnico di Torino gli conferì “laurea ad honorem” in architettura durante la cerimonia dell’inaugurazione dell’a.a. 1949/1950.

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RUOCCO ETTORE

Nato a Napoli il 27/1/1920. Dopo essersi iscritto al primo anno d'ingegneria a Torino, decide di lasciare il Politecnico nel 1942 e di intraprendere la carriera militare. Al momento dell’armistizio aderisce alla lotta partigiana, organizzando una formazione in Valle di Lanzo. Si aggrega al I gruppo Divisioni Alpine Brigata Valcasotto Formazione “Mauri”, assumendo il comando di quella che fu chiamata la "Squadra di ferro". Catturato durante un rastrellamento nel marzo del 1944, viene rinchiuso in cella e torturato per un mese. Viene fucilato a Cairo Montenotte località Buglio il 16 aprile 1944 insieme a Innocenzo Contini, anch’egli già studente al Politecnico di Torino.

Medaglia d’oro al valor militare.

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Nato a Merna di Gorizia nel 1921, iscritto a ingegneria nell’anno 1940-41. Aderisce alla lotta partigiana nel Battaglione "Julio" della I Brigata della III Divisione "Osoppo Friuli". Assolve brillantemente, per mesi, a delicati compiti informativi e di ricognizione nel Friuli orientale. Nel settembre 1944 è disperso in missione

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Nato a Torino il 3/12/1923, iscritto al IV anno di ingegneria industriale nell’anno 1943-44. Aderisce alla lotta partigiana nella I Divisione “Val Chisone Adolfo Serafino” Brigata Monte Albergian dal 15 giugno1944 fino alla sua morte, avvenuta il 27 aprile 1945 presso Piscina. Partigiano sagace, compie numerose azioni di guerra con audacia e sprezzo del pericolo.

Medaglia di bronzo al valor militare.

Il Politecnico di Torino gli conferì “laurea ad honorem” in ingegneria durante la cerimonia dell’inaugurazione dell’a.a. 1949/1950.

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VASSALLO Armando foto.jpg

Nato a Imperia il 4/1/1923, iscritto al III anno di ingegneria industriale nell’anno 1944-45. Aderisce alla lotta partigiana nella I Divisione Giustizia e Libertà Brigata Val Gesso dal 24 novembre 1943 al 7 gennaio 1944 e nella II Divisione Brigata Val Varaita dal 12 giugno 1944 al 22 febbraio 1945, data della sua morte. Compie numerose valorose azioni in Valle Gesso, a Vinadio e durante i rastrellamenti di Boves e Valle Varaita. Cade alla testa della sua squadra nel combattimento del Droneretto contro gli alpini della “Monterosa”.

Il Politecnico di Torino gli conferì “laurea ad honorem” in ingegneria durante la cerimonia dell’inaugurazione dell’a.a. 1949/1950.

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FABRIS FAVARO Silvio foto.jpg

Nato a Milano il 9/3/1916, laureato in ingegneria aeronautica il 27/10/1939. Aderisce alla lotta partigiana e dopo aver svolto una lunga attività militare contro i tedeschi venne arrestato e deportato nel campo di concentramento di Gusen-Mathausen ove morì. 

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Nato a Torino il 16/6/1895 e laureato in ingegneria civile il 12/12/1925. Generale di Brigata proveniente dal Genio militare ed ispettore delle unità ferroviarie mobilitate. Subito dopo l’8 settembre 1943 aderisce alla lotta partigiana nel 1º Comitato militare regionale piemontese (CMRP) dove, per le sue capacità, è nominato coordinatore dal Comitato di Liberazione Nazionale.  In pochi mesi getta le basi dell'organizzazione e della tattica della guerriglia in Piemonte sino a che, per una delazione, viene arrestato assieme ai compagni del CMRP da membri della Polizia Repubblicana nella sacrestia del Duomo di Torino il 31 marzo 1944, durante una riunione clandestina. Nel processo davanti al Tribunale speciale per la sicurezza dello Stato nei giorni 2 e 3 aprile, è condannato a morte e fucilato assieme a Franco Balbis, Quinto Bevilacqua, Giulio Biglieri, Paolo Braccini, Errico Giachino, Eusebio Giambone e Massimo Montano il 5 aprile 1944 nel Poligono Nazionale del Martinetto di Torino da un plotone della Guardia Nazionale Repubblicana. Il “processo Perotti” è narrato nella testimonianza di Valdo Fusi nel volume Trent’anni di storia italiana (1915-1945), Torino, Giulio Einaudi editore, 1961 (pagg. 377-383)

Medaglia d’oro al valor militare, di lui si conserva la sua ultimai lettera  all’amata moglie e il Verbale di fucilazione nel volume Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana (8 settembre 1943–25 aprile 1945), a cura di P. Malvezzi e G. Pirelli, Torino, Giulio Einaudi editore, 1961 (pagg. 291-293) (1 ed. 1952).

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Nato a Torino il 25/12/1917 e laureato in ingegneria civile nel 30/1/1943. Aderisce alla lotta partigiana fin dal 15 gennaio 1944 come addetto militare alla squadra “Diavolo Rosso”, quindi, ufficiale di collegamento dell’organizzazione “Giovane Piemonte”, si unisce alle formazioni partigiane operanti nel canavesano. Viene catturato nella propria abitazione a Torino l’8 dicembre 1944 in seguito a delazione. Processato l’8 febbraio 1945 perché ritenuto responsabile dell’uccisione del Prefetto fascista Manganiello, è fucilato al Martinetto l’11 febbraio da un plotone della Guardia Nazionale Repubblicana. 

Di lui si conservano le sue ultime lettere nel volume Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana (8 settembre 1943–25 aprile 1945), a cura di P. Malvezzi e G. Pirelli, Torino, Giulio Einaudi editore, 1961 (pagg. 381-384) (1 ed. 1952).

Le fonti

L’Archivio storico dell’Ateneo (AsPolito) conserva nel Fondo Amministrazione il fascicolo “Documenti dei caduti in guerra per la libertà durante il periodo 1940-1945” nel quale sono conservate le carte relative alla corrispondenza tra il Politecnico e alcune delle famiglie di studenti e laureati del Politecnico di Torino aderenti alla lotta partigiana e caduti per la Libertà.

Sono stati altresì oggetto di consultazione: