
Garantire a tutta la cittadinanza il diritto all’accessibilità digitale

Garantire a tutte e tutti di accedere ai servizi e ai vantaggi del mondo digitale: è questo l’obiettivo perseguito dal Tavolo del Comitato Tecnico di Esperti dell’Intergruppo parlamentare sull’accessibilità digitale a cui partecipa Guido Perboli, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione-DIGEP e Referente per la Logistica di Ateneo. Creato dal Vicepresidente della XII Commissione Affari Sociali Onorevole Luciano Ciocchetti e presieduto e coordinato dal dottor Andrea Venuto, l’Intergruppo è autore di un emendamento al decreto sulle “Linee guida per la sperimentazione di modalità di espressione del voto in via digitale per le elezioni politiche ed europee e per i referendum previsti dagli articoli 75 e 138 della Costituzione limitata a modelli che garantiscano il concreto esercizio del diritto di voto degli italiani all'estero e degli elettori che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovino in una regione diversa da quella del comune nelle cui liste elettorali risultano iscritti”, emendamento che è stato presentato il 30 gennaio scorso presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati dai professori Perboli e Messineo.
Al centro del testo, la volontà di ampliare la sperimentazione a supporto di una vera e propria trasformazione dei principi dell'accessibilità digitale in realtà concreta. L’obiettivo condiviso è di consentire ai cittadini e alle cittadine di votare utilizzando un maggior numero di dispositivi tecnologici, offrendo così una migliore fruizione dei servizi digitali, con particolare riguardo verso le persone con disabilità, i soggetti fragili e gli italiani all’estero e tutti coloro che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovano lontano dal proprio comune di residenza. Tutto ciò anticipando l’applicazione dello European Accessibility Act (EAA), che entrerà in vigore il 28 giugno 2025.
Inclusione digitale, dunque: il compito che si prefigge il professor Perboli, insieme agli altri membri del team di esperti che hanno redatto l’emendamento – Edoardo Messineo, Serena Pratali e Valeria Spagnuolo – è di monitorare che sia i servizi della pubblica amministrazione sia quelli delle società private garantiscano ad ogni cittadino e cittadina, considerando le specifiche esigenze, competenze e capacità, di accedere al mondo digitale. Perché nessuno rimanga indietro, perché tutti e tutte possano accedere alle stesse risorse.
Nello specifico, il lavoro del professor Perboli riguarda l’impatto della tecnologia sulla legislazione vigente e sul voto elettronico in particolare. “Ancora una volta l’Italia gioca di anticipo sui tempi per fornire a tutti i cittadini e cittadine servizi digitali all’avanguardia – commenta Guido Perboli – Un particolare ringraziamento va alle Associazioni che portano avanti le richieste dei cittadini con disabilità, perché è anche grazie a loro se tutti noi potremo avere un sistema di voto elettronico sicuro, affidabile e accessibile”.