
APEnet traccia obiettivi e strategie del Public Engagement

Generare sviluppo sociale, culturale ed economico, anche attraverso il contrasto delle diseguaglianze e la valorizzazione del patrimonio culturale.
È questo l’obiettivo ribadito da APEnet, l’Associazione a cui partecipano 57 università ed enti di ricerca italiani per promuovere e sviluppare l’impegno pubblico e l’impatto sociale delle azioni conseguenti alle attività di ricerca, nel corso dell’evento “Destinazione Public Engagement #6”, ospitato quest’anno dall’Università di Trieste.
L’incontro, che ha visto la partecipazione di 130 rappresentanti degli enti associati - tra cui per il Politecnico il Vicerettore per la Società, la Comunità e per l'Attuazione del programma Stefano Sacchi - ha offerto un ampio confronto sulle strategie con cui le comunità scientifica e universitaria possano contribuire a uno sviluppo inclusivo del Paese.
Nel corso della due giorni gli ospiti hanno delineato proposte, evidenziato opportunità e suggerito possibili percorsi per la crescita e il riconoscimento del Public Engagement, tra impegno pubblico e sociale e valorizzazione delle conoscenze.
Il riconoscimento delle attività di Public Engagement nelle carriere è emerso come uno degli strumenti chiave per valorizzare l’impegno di docenti, ricercatori, personale tecnico-amministrativo e studenti in progetti ad alto impatto sociale. L’obiettivo è quindi strategico anche nel confronto con il Ministero dell’Università e della Ricerca e con l’Agenzia Nazionale per la Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR).
Il Politecnico è tra i membri fondatori di APEnet. Contribuisce annualmente alle rilevazioni del Barometro APEnet e per il periodo 2024/25 partecipa a due gruppi di lavoro dell’associazione: il gruppo Osservatorio che si occupa di raccolta documentale, pubblicazione del Barometro, linee guida e strumenti per il monitoraggio e la valutazione d'impatto del Public Engagement e il gruppo PNRR che si propone di analizzare il ruolo del Public Engagement nei progetti nazionali finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“Il Politecnico ha aderito ad APEnet fin dalla fondazione, perché abbiamo la convinzione che il Public Engagement e il coinvolgimento della e nella società siano una parte fondamentale del lavoro dell’Università e lo dimostra il fatto che il nostro Ateneo è ai vertici in Italia in quest’ambito – evidenzia Stefano Sacchi, Vicerettore per la Società, la Comunità e per l'Attuazione del programma al Politecnico – La rete permette di rafforzare la sinergia con gli altri Atenei e Centri di Ricerca del nostro Paese, condividendo le buone pratiche nell’ambito della progettazione di azioni comuni per lo sviluppo e la diffusione delle attività di Public Engagement e di servizio alla società”.
All’evento, dopo i discorsi iniziali di Giulia Carluccio, Presidente di APEnet e Prorettrice vicaria dell’Università di Torino, e di Caterina Falbo, Delegata per la Terza Missione dell’Università di Trieste, proprio il Direttore di ANVUR Daniele Livon, intervenuto all’evento, ha definito il rapporto tra l’Agenzia e APEnet di proficua collaborazione e dialogo, soprattutto nei momenti di valutazione della valorizzazione delle conoscenze, in cui il Public Engagement ha dimostrato di avere un ruolo fondamentale.
Con gli interventi di Laura Nota, Presidente della Società Italiana di Orientamento e docente dell’Università di Padova, e Lelio Iapadre Partner del Forum Disuguaglianze Diversità, che ha presentato il progetto OCSE ITA.CON, il focus è stato posto sull’urgenza di restituire agli atenei il ruolo di promotori di collaborazioni per la realizzazione di obiettivi di giustizia sociale e ambientale.
Non sono mancate riflessioni sull’importanza della Convenzione di Faro come strumento di democrazia culturale, grazie anche alla partecipazione di Francesc Pla Castelltort (Unità Cultura e Patrimonio culturale del Consiglio d’Europa), e sul ruolo dei Musei, che negli interventi di Irene Baldriga (Sapienza Università di Roma) e Paola Rodari (SISSA MediaLab) sono stati descritti come mediatori e luoghi di narrazioni culturali condivise, spazi di confronto autentico tra società e scienza, spazi sicuri per affrontare questioni complesse.
In conclusione, Pier Andrea Serra, vicepresidente dell’Associazione e Prorettore dell’Università di Sassari, ha presentato i dati del Barometro APEnet, che svolge un’attività di monitoraggio dello stato dell’arte del Public Engagement negli Atenei e negli Enti di ricerca italiani.