Progettualità a supporto del miglioramento degli obiettivi di integrazione universitaria, potenziando i servizi esistenti e introducendo nuovi strumenti equi, flessibili e privi di barriere per persone con disabilità ed esigenze speciali

Durata: 2022-2025
Responsabile scientifico: Claudia De Giorgi
Tipo di progetto: Progetto finanziato da bando competitivo
Ruolo PoliTO: Partner scientifico di progetto
Il dibattito sull'effettiva accessibilità dell'ambiente educativo delle università italiane è emerso a cavallo del nuovo millennio. Nel 1999, la Legge n. 104/1992, che si concentra sull'assistenza, l'inclusione sociale e i diritti delle persone con disabilità, è stata integrata con la Legge 17 (28 gennaio 1999), introducendo misure a sostegno degli studenti disabili che frequentano l’università. Questo ha dato avvio a una nuova consapevolezza del ruolo che le università italiane devono svolgere nella promozione dell'integrazione degli studenti con bisogni speciali. Ispirate da principi quali il diritto allo studio, la vita indipendente, la cittadinanza attiva, le pari opportunità e l'inclusione sociale, queste direttive sono state riunite nelle linee guida del CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità). Tali linee guida sono state autonomamente adattate dalle università nazionali. Il Politecnico di Torino ha aderito a queste linee guida dal 2000 e, nel 2019, ha istituito la Special Needs Unit. Questa unità si occupa di disabilità e difficoltà di apprendimento, con l’obiettivo di supportare gli studenti attraverso adattamenti personalizzati e nuove strategie di apprendimento, sottoponendone l’efficacia a valutazioni periodiche. L’obiettivo è creare un ambiente realmente inclusivo, garantendo in particolare l'accesso alle discipline STEM per gli studenti con disabilità e bisogni speciali.
I servizi forniti dal Politecnico di Torino vanno oltre la semplice conformità alle normative vigenti. Esiste infatti un bisogno urgente di ampliare e migliorare l'offerta attuale relativa ai bisogni speciali. L'interesse accademico per queste tematiche sta crescendo tra le università italiane, molte delle quali sviluppano autonomamente strumenti formativi complessi e diversificati, conducendo ricerche approfondite e studiando l'accessibilità degli spazi e dei servizi.
Inoltre, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 4 e 10 dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, focalizzati su un'educazione di qualità e sulla riduzione delle disuguaglianze, richiedono azioni immediate e mirate. La lenta implementazione e consolidamento della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità presenta sfide ancora aperte sia a livello sistemico sia a livello micro. La Convenzione afferma che la disabilità è una forma di diversità e che lo svantaggio nasce quando i contesti non tengono conto di tale diversità.
La creazione di un ambiente di apprendimento realmente inclusivo richiede un approccio progettuale multidisciplinare e partecipativo. I principi del design universale devono essere integrati per sviluppare soluzioni efficaci e resilienti, su misura per ogni membro della comunità accademica. Le linee guida per un design inclusivo dovrebbero mirare a rimuovere barriere fisiche, architettoniche e percettive, potenziando al contempo i servizi già esistenti.
Le nuove iniziative devono essere co-progettate per promuovere politiche di inclusione effettiva all'interno della comunità politecnica. Questo include anche il contributo della mia esperienza personale di disabilità e formazione nei campi del design, in cui ho collaborato a progetti di inclusione sociale e acquisito conoscenze da vari contesti accademici. La mia esperienza in Disegno Industriale, Comunicazione Visiva e presso la biblioteca di materiali MATto del Politecnico di Torino arricchisce ulteriormente il mio approccio.
Il percorso di dottorato si concentrerà sul miglioramento degli obiettivi di integrazione universitaria potenziando i servizi esistenti e introducendo nuovi strumenti equi, flessibili e privi di barriere. L’intento è di creare uno spazio di apprendimento incentrato sui bisogni individuali di ogni studenti. Particolare attenzione sarà riservata alla diversificazione dei criteri di valutazione dei percorsi individuali e allo sviluppo di un progetto di comunicazione contestualizzato per mostrare i servizi offerti alla comunità politecnica.
La creazione di un team multidisciplinare è essenziale per co-progettare e implementare questi progetti. Potenziare il personale della Special Needs Unit tramite una formazione continua e il coinvolgimento nei processi decisionali è cruciale. L'approccio andrà oltre il semplice ripensamento dei servizi, per garantire accessibilità e inclusività.
In conclusione, il corso di dottorato identificherà, concretizzerà e comunicherà un'azione progettuale concertata all'interno del contesto reale del Politecnico di Torino. Basato sui principi del Design Universale, l'obiettivo è creare uno spazio di apprendimento accessibile e inclusivo per tutti gli studenti.
Strutture coinvolte
- DAD, Dipartimento di Architettura e Design
- DIGEP, Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione
Partner
- IED, Istituto Europeo di Design
- IST, Istituto Superiore Técnico (Lisboa)
Luogo o sedi coinvolte
- Politecnico di Torino
Team di progetto
- Claudia De Giorgi (DAD), Vicerettrice per le Pari opportunità, l'Inclusività e la Qualità della vita
- Daniela Bosia (DAD), Professoressa Ordinaria (L.240)
- Giulia Beltramino (DAD), Dottoranda in Gestione, Produzione E Design , 38o ciclo (2022-2025) e docente esterno e/o collaboratore didattico
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals)
4. Quality education
10. Reduced inequalities