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29
Ott
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Il Politecnico di Torino vince il Premio Aretè 2023 per la "Comunicazione Pubblica"
Lo scorso 11 ottobre, in occasione della XXI edizione del Premio Aretè, il Politecnico di Torino è stato premiato nella categoria “Comunicazione Pubblica” durante il Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale presso l’Università Bocconi di Milano. Il prestigioso riconoscimento celebra istituzioni, imprese e personalità che si distinguono per una comunicazione responsabile, innovativa e sostenibile.
Quest’anno, il focus del premio era rivolto al rapporto tra lavoro, impresa e occupabilità, valorizzando realtà che investono nel futuro sociale, economico e culturale del Paese, promuovendo percorsi di formazione innovativi e sviluppo di competenze. A spiccare tra i candidati è stato il progetto Con-Tatto|Cultura|SAM, sviluppato dal Politecnico per favorire l’inclusione sociale di persone con disturbi dello spettro autistico attraverso l’utilizzo di Realtà Virtuale e Aumentata (VAR).
Un progetto che unisce cultura, tecnologia e inclusione
Con-Tatto|Cultura|SAM propone un’innovativa applicazione della tecnologia ai beni culturali, trasformandoli in strumenti di terapia e inclusione. Attraverso modelli in VR immersiva, il progetto consente alle persone affette da disturbi dello spettro autistico di prepararsi a una visita culturale riducendo ansia e stress. L’esperienza immersiva aiuta a comprendere gli elementi essenziali di un luogo prima della visita reale, migliorandone l’accessibilità e promuovendo l’interazione sociale.
Il progetto pilota, sviluppato per Palazzo Carignano, ha incluso la creazione di modelli virtuali della Sala delle Stagioni, permettendo ai visitatori di familiarizzare con gli spazi e le opere d’arte attraverso una postazione VR dedicata. Questo approccio non solo riduce l’impatto emotivo della visita, ma migliora l’organizzazione personale e il senso di sicurezza del visitatore.
Collaborazione interdisciplinare e visione futura
Il progetto è stato realizzato all’interno del laboratorio VR@polito, che riunisce le competenze del Dipartimento di Automatica e Informatica (DAUIN), focalizzato sugli aspetti tecnologici, e del Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica (DISEG), impegnato nelle applicazioni pratiche. Il team, coordinato da Anna Osello (DISEG) e Fabrizio Lamberti (DAUIN), ha visto la partecipazione di Jacopo Fiorenza, curatore del progetto e dottorando, insieme a Matteo Del Giudice, Nicola Rimella e Davide Calandra, con il supporto di Elena Masala della Fondazione Links.
Il progetto è stato reso possibile grazie ai finanziamenti di Rotary e Rotaract Distretto 2031, Fondazione Links e PNRR Next Generation EU, oltre alla collaborazione di istituzioni come la Direzione Regionale Musei Piemonte, il Centro Regionale Disturbi Spettro Autistico in Età Adulta (ASL Torino) e l’Associazione Cuoriblu.
Quest’anno, il focus del premio era rivolto al rapporto tra lavoro, impresa e occupabilità, valorizzando realtà che investono nel futuro sociale, economico e culturale del Paese, promuovendo percorsi di formazione innovativi e sviluppo di competenze. A spiccare tra i candidati è stato il progetto Con-Tatto|Cultura|SAM, sviluppato dal Politecnico per favorire l’inclusione sociale di persone con disturbi dello spettro autistico attraverso l’utilizzo di Realtà Virtuale e Aumentata (VAR).
Un progetto che unisce cultura, tecnologia e inclusione
Con-Tatto|Cultura|SAM propone un’innovativa applicazione della tecnologia ai beni culturali, trasformandoli in strumenti di terapia e inclusione. Attraverso modelli in VR immersiva, il progetto consente alle persone affette da disturbi dello spettro autistico di prepararsi a una visita culturale riducendo ansia e stress. L’esperienza immersiva aiuta a comprendere gli elementi essenziali di un luogo prima della visita reale, migliorandone l’accessibilità e promuovendo l’interazione sociale.
Il progetto pilota, sviluppato per Palazzo Carignano, ha incluso la creazione di modelli virtuali della Sala delle Stagioni, permettendo ai visitatori di familiarizzare con gli spazi e le opere d’arte attraverso una postazione VR dedicata. Questo approccio non solo riduce l’impatto emotivo della visita, ma migliora l’organizzazione personale e il senso di sicurezza del visitatore.
Collaborazione interdisciplinare e visione futura
Il progetto è stato realizzato all’interno del laboratorio VR@polito, che riunisce le competenze del Dipartimento di Automatica e Informatica (DAUIN), focalizzato sugli aspetti tecnologici, e del Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica (DISEG), impegnato nelle applicazioni pratiche. Il team, coordinato da Anna Osello (DISEG) e Fabrizio Lamberti (DAUIN), ha visto la partecipazione di Jacopo Fiorenza, curatore del progetto e dottorando, insieme a Matteo Del Giudice, Nicola Rimella e Davide Calandra, con il supporto di Elena Masala della Fondazione Links.
Il progetto è stato reso possibile grazie ai finanziamenti di Rotary e Rotaract Distretto 2031, Fondazione Links e PNRR Next Generation EU, oltre alla collaborazione di istituzioni come la Direzione Regionale Musei Piemonte, il Centro Regionale Disturbi Spettro Autistico in Età Adulta (ASL Torino) e l’Associazione Cuoriblu.