La crescita per il bene comune: rimodellare il capitalismo per salvare l'umanità dalla catastrofe climatica
La crescita economica sta distruggendo il pianeta. È il motore principale del cambiamento climatico, dell'inquinamento e della riduzione degli spazi naturali. Per salvare l'ambiente, e costruire una società migliore, dovremo quindi ridurre la nostra economia? Alessio Terzi prende spunto da queste domande, legittime, per compiere un viaggio nelle origini socioeconomiche, evolutive e culturali del nostro bisogno di crescita. È un imperativo, sostiene Terzi, che abbandoneremmo a nostro rischio e pericolo. L'espansione economica è infatti profondamente intrecciata con la ricerca tutta umana della felicità, del benessere e dell’autodeterminazione ed è sostenuta dai principi e dalle dinamiche fondamentali che hanno portato l'Occidente alla prosperità. La crescita economica contribuisce alla stabilità della democrazia liberale, alla conduzione pacifica delle relazioni internazionali e al modo stesso in cui la nostra società è organizzata: abbandonarla significherebbe seminare il caos, esacerbando i conflitti all'interno delle società e tra di esse. Ciò non significa, tuttavia, che dobbiamo scegliere tra caos e distruzione ambientale. Questo Colloquium affronta con credibilità il tema di come il capitalismo possa contribuire in positivo alla lotta contro la catastrofe climatica: con le giuste politiche, e l'impegno di tutti i cittadini, la decarbonizzazione globale e la crescita di nuovi (e buoni) posti di lavoro possono andare di pari passo.
Interviene: Alessio Terzi, economista presso la DG ECFIN della Commissione Europea e docente presso HEC Paris e Sciences Po (Lille). È stato Affiliate Fellow presso Bruegel e Fulbright Scholar presso la Harvard Kennedy School. Ha maturato esperienze lavorative presso la divisione istituzioni UE della Banca Centrale Europea e nell'analisi del rischio sovrano presso BMI Research (Fitch Ratings). Ha conseguito il dottorato di ricerca presso la Hertie School con una tesi sulla crescita economica, sotto la supervisione di Henrik Enderlein, Dani Rodrik e Jean Pisani-Ferry. Ha inoltre conseguito un MPA alla London School of Economics e una laurea all'Università Bocconi di Milano.
Introduce: Francesco Nicoli (docente di Scienza Politica, Politecnico di Torino)