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12/07/2024
Ricerca e innovazione

Verso il futuro delle telecomunicazioni in Italia

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La comunità di RESTART si è riunita il 4 e 5 luglio scorsi in occasione del Plenary Dissemination Workshop, ospitato presso l’Università di Catania, ente coordinatore dello Spoke 6 – Innovative Architectures and Extreme Environments

Una due-giorni fruttuosa, proiettata verso il futuro, per pensare non solo a ciò che è già stato fatto, ma anche a cosa si farà e a quale continuità dare al Programma. Il 4-5 luglio scorsi, la comunità di RESTART RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smART – si è riunita in occasione del Plenary Dissemination Workshop, ospitato presso l’Università di Catania, ente coordinatore dello Spoke 6 – Innovative Architectures and Extreme Environments.

RESTART è finanziato dall’Unione Europea - NextGenerationEU nell’ambito del PNRR e rappresenta il più importante programma mai finanziato in Italia per la ricerca e sviluppo nel settore delle Telecomunicazioni, con l’ambizioso obiettivo di contribuire a delineare l’evoluzione del settore. Tra i partner anche il Politecnico, che coordina lo Spoke 4 – “Programmable Networks for Future Services and Media”, sotto la guida della Professoressa Carla Chiasserini, docente del Dipartimento di elettronica e telecomunicazioni – DET.

Sono stati circa 250 i partecipanti che hanno seguito il ricco programma di attività, organizzato in corrispondenza del “midterm”, per fare un punto della situazione a metà del percorso. RESTART è infatti giunto al giro di boa, essendo passato ormai un anno e mezzo dall’avvio.

I due giorni di workshop sono stati aperti dai saluti istituzionali dell’ente ospitante, con il coinvolgimento del Professor Sergio Palazzo, coordinatore dello Spoke 6 di RESTART e del Rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo. A seguire, sempre nell’ambito dei talk introduttivi, la parola è passata a Fabrizio Cobis, Responsabile Unico del Procedimento, in rappresentanza del MUR. L’ultima parte dei saluti è stata, invece, a cura di Marco Rendina, rappresentante di Asstel, l’associazione che nel sistema di Confindustria rappresenta tutte le imprese della filiera delle Telecomunicazioni, con la quale la Fondazione RESTART ha recentemente siglato un Memorandum of Understanding, per avviare attività in collaborazione al fine di promuovere progressi nel settore.

11 sessioni, ciascuna aperta da keynote speech e conclusa da interessanti talk, hanno permesso di avere una visione di insieme dei risultati che i 32 progetti di RESTART – 14 strutturali, 18 focalizzati – stanno ottenendo. La panoramica mostra un andamento della ricerca che si conferma “on track” e un programma in continua crescita, anche a livello di soggetti coinvolti: ai 25 partner originali – ora 26, in seguito alla scissione di una delle imprese del Partenariato – se ne sono aggiunti 67 grazie al meccanismo dei bandi a cascata, per un totale di 93 enti ed istituzioni attualmente coinvolti. La prima tornata di bandi a cascata è infatti quasi completata per un importo totale complessivo pari a circa 28 milioni di euro, che ha permesso l’ingresso all’interno del Programma di ulteriori 30 università, 1 fondazione e 36 imprese. È in previsione, inoltre, per i prossimi mesi, una seconda tornata di cascade call, destinata in particolar modo a piccole e medie imprese, start-up e spin-off.

I numerosi partner arrivati attraverso i bandi a cascata stanno portando una nuova ondata di energia al Programma e alla ricerca condotta, stimolando sempre più il livello di collaborazione tra enti di diversa natura. In questo contesto, RESTART sta lavorando per creare un quadro di come sarà il futuro delle telecomunicazioni, non soltanto da un punto di vista tecnologico, ma anche – data l’importanza che quest’ultimo ricopre – da un punto di vista economico e della catena del valore. Una collaborazione che non si limita al rapporto solo tra gli enti coinvolti in ogni progetto, ma si estende anche al di fuori di essi, grazie ad azioni mirate, come le Grand Challenges, ideate per stimolare ricerca inter-progettuale, non soltanto tra progetti afferenti a RESTART, ma anche con altri Programmi europei, superando così il confine nazionale.

Il workshop è stato, inoltre, l’occasione per riunire rappresentanti di alcune tra le imprese e gli operatori attivi sul territorio italiano e facenti parte del programma RESTART, con l’obiettivo di discutere insieme, all’interno di due interessanti panel, del futuro delle tecnologie di comunicazione e dell’architettura di rete.

Non è mancato, anche in questo caso, come già fatto in precedenti occasioni, un momento di stimolante competizione: in parallelo alle sessioni del programma sono state organizzate delle Poster & Demo session che hanno portato ad eleggere un "Best Poster & Demo", votato dalla comunità dei partecipanti. Ad aggiudicarsi il premio è stato il poster dal titolo “Coherent: introducing a reference architecture for digital twin networks”, frutto del lavoro di Simona Rossitto, Salvatore Quattropani, Carmelo Ricci, Marco Becattini, Leonardo Paroli, Leonardo Scommegna, Lucia Pintor, Giancarlo Sciddurlo, Federica de Trizio e Luigi Rachiele.

Un awarding committee è stato, invece, istituito per valutare il Best Scientific Contribution e il Best Impact Contribution, scegliendo tra un elenco ristretto di contributi presentati in pubblico sotto forma di pitch; questa iniziativa ha permesso di rivolgere un’attenzione particolare nei confronti dei giovani ricercatori e ricercatrici che lavorano quotidianamente alla buona riuscita del Programma. “The cost of learning dilemma” di Federico Mason (Università degli Studi di Padova) si è aggiudicato il Best Scientific Contribution, mentre il Best Impact Contribution è andato a Francesco Mancini e Giuseppe Bianchi dell’Università di Roma “Tor Vergata” per il loro lavoro dal titolo ScasDK - A Development Kit for Security Assurance test in Multi-Network-Function 5G”.