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14/07/2025
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Navigare verso il futuro: PoliTOcean alla MATE ROV Competition

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Studenti del team PoliTOcean con il professore mentor Claudio Sansoè, alla MATE ROV Competition, in America

Tre giorni, una sfida internazionale e un ROV subacqueo di nome EVA: è questo il cuore dell’esperienza vissuta dal team studentesco PoliTOcean, che dal 19 al 21 giugno ha rappresentato il Politecnico di Torino alla MATE ROV Competition, una delle competizioni studentesche più prestigiose nel campo della robotica marina, svoltasi quest’anno in Michigan, USA.

Fondato nel 2017, PoliTOcean è un team cresciuto rapidamente fino a coinvolgere oggi circa 80 studentesse e studenti, provenienti da diversi corsi di laurea, uniti da una passione comune per l’innovazione, la robotica e la sostenibilità ambientale. Il team è strutturato in tre principali aree operative: MATE composto da 35 membri impegnato specificatamente sulla competizione, Ricerca e Sviluppo dedicato all’innovazione tecnologica e all’evoluzione dei prototipi, e Management&Communication per promuovere la disseminazione delle iniziative e il coinvolgimento della popolazione studentesca.

A rappresentare il team in America sono stati otto studenti dell’area MATE: Carlo Secli (studente del corso di Laurea in Ingegneria Meccanica), Lorenzo Rizzo, Samuele Rizza e Luigi Puppo (studenti del corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica), Eduard Simptea (studente del corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Elettrica), Vincenzo Segreto (studente del corso di Laurea in Ingegneria Energetica), Simone Fassio e Giovanni Pellegrino (studenti del corso di Laurea Magistrale in Data Science and Engineering).

Protagonista della sfida è stato EVA, un drone sottomarino filo-guidato nato durante il periodo del COVID, che oggi rappresenta un esempio di robot modulare pensato per la manutenzione subacquea, l’esplorazione dei fondali e i rilevamenti ambientali. Completamente open source e documentato, EVA è il frutto di anni di lavoro, test e perfezionamento.

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Al lago Orfù, per le sperimentazioni all'aperto prima della competizione

Durante la competizione, 28 team internazionali si sono sfidati non solo sulla performance tecnica del robot, ma anche attraverso presentazioni ingegneristiche, capacità di marketing e dimostrazioni di responsabilità sociale, simulando il contesto di una vera e propria azienda high-tech. 
Quest’anno la MATE ROV Competition è stata dedicata alla salvaguardia e al monitoraggio ambientale dei Grandi Laghi. Poiché la competizione si è svolta a ridosso del Lago Michigan, l’attenzione si è concentrata sulle alterazioni chimiche di quest’ultimo dovute al cambiamento climatico. Fra le prove, ai team è stato chiesto di prelevare in modo autonomo e accurato un campione d’acqua e di analizzarne il pH. Al termine della competizione, il Team PoliTOcean si è classificato all’ottavo posto.

Il percorso di preparazione del Team è stato lungo e articolato: il team ha potuto contare su una piscina dedicata nei pressi dell’aula 14 della sede centrale e l’uso del Lago Orfù per i test all’aperto. PoliTOcean non si è limitato a costruire robot, ma ha lavorato anche su sistemi galleggianti intelligenti, in grado di immergersi, risalire e trasmettere dati raccolti durante il profilo. Tutto questo è stato possibile grazie al Politecnico, che ha offerto spazi, risorse e un contesto accademico fertile per lo sviluppo di competenze ingegneristiche, organizzative e relazionali. L’esperienza americana ha segnato un punto di svolta per il team, che ora è già al lavoro su un nuovo ROV che raccoglierà l’eredità di EVA per affrontare le prossime competizioni. Il gruppo è in costante espansione e rappresenta un esempio concreto di come l’università possa diventare palestra di innovazione, collaborazione e crescita personale.

“Lavorare e guidare un Team studentesco così vasto e progettuale è per me il vertice dell’esperienza ingegneristica: non solo parole e formule, ma soluzioni concrete. – commenta Giovanni Pellegrino, Team Leader di PoliTOCean, e conclude – La MATE ROV Competition dà voce alle nostre idee nel mondo sottomarino e, in America, ci ha fatto confrontare con squadre di ogni continente. Un grazie speciale al nostro professore Mentor Claudio Sansoè, àncora del Team nelle burrascose difficoltà. Grazie all’Ateneo e agli Sponsor: l’ottavo posto è solo l’inizio di PoliTOcean.”