Apertura del corso "La leadership nel mare del cambiamento"
19/05/2023
In Ateneo

Leadership e trasformazione digitale: ne discutono i Dirigenti delle Università italiane

Negli ultimi anni la comunità professionale della dirigenza delle università e degli enti di ricerca ha evidenziato la necessità di aggiornare i percorsi di selezione e formazione del management. Torino diventa per tre giorni il centro della discussione sulle tematiche delle capacità manageriali nelle Università italiane grazie alla tappa piemontese, ospitata dal Politecnico di Torino, del percorso formativo “Prendere il vento: leadership nel mare del cambiamento”, organizzato da CODAU –Convegno dei Direttori Generali delle Amministrazioni Universitarie - e CODIGER –Conferenza permanente dei Direttori Generali degli Enti Pubblici di Ricerca Italiani, con il patrocinio di Fondazione CRUI, ConPER – Consulta dei Presidenti degli Enti di Ricerca e Consorzio CINECA.

 Il percorso vuole stimolare le competenze trasversali dei dirigenti, rafforzando le loro skill, affinché affrontino le sfide future con una rinnovata sensibilità manageriale che permetta di migliorare la loro performance e quella delle loro organizzazioni.

Al Castello del Valentino si sono ritrovati 30 manager in rappresentanza di 29 organizzazioni universitarie e di ricerca, che si sono confrontati con personalità del mondo dell’economia e delle professioni, sempre in una dimensione concreta e collegata alle esperienze di ognuno.

Nella sua tappa torinese il percorso ha affrontato, in particolare, il tema dello sviluppo manageriale in relazione alla trasformazione digitale intesa come driver del cambiamento. Tema, quello della trasformazione digitale, che sempre più richiede attenzione anche a nuove e crescenti problematiche legate alla cybersecurity oltre che alla gestione dei big data. Il mondo sta diventando “digital first” e le organizzazioni devono adattarsi, o meglio anticipare il cambiamento: persone, processi, servizi e progetti devono essere gestiti pensando al digitale come un’opportunità e ai dati come una guida nelle scelte. Ne hanno discusso, tra gli altri, il Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo e il Presidente del Cineca, Francesco Ubertini.

 

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Vincenzo Tedesco
Il Direttore Generale del Politecnico Vincenzo Tedesco

È la prima volta che la Enti di Ricerca e Amministrazioni Universitarie affrontano un percorso di formazione unitario, considerando l’aggiornamento professionale del proprio management momento centrale per lo sviluppo delle proprie organizzazioni. Il dottor Vincenzo Tedesco, direttore generale del Politecnico di Torino e Vicepresidente vicario del CODAU, spiega: “Un’organizzazione pubblica e il suo vertice vivranno a lungo se si fondano sul riconoscimento delle persone e sul contributo che le persone possono dare in tutte le direzioni. Ecco l’importanza di creare percorsi formativi che mettono insieme direttori generali e management delle Università e degli Enti di ricerca in un momento storico in cui bisogna sviluppare ancor di più la dimensione gestionale e le azioni di sistema per vincere le sfide che abbiamo di fronte, non ultima quella del PNRR. Inoltre – prosegue - è ormai matura la necessità di rimettere al centro il ruolo del Direttore Generale, così come definito dalla legge Gelmini (non inteso come persone singola o categoria “sindacale”, ma come espressione e sintesi della funzione di direzione della componente tecnica e amministrativa, spesso denominata “amministrazione”) e come figura cardine nella relazione con la governance, anche attraverso la creazione di un apposito Albo”.

In un contesto come quello attuale, infatti, la leadership ha un ruolo ancora più essenziale: “La leadership deve essere in grado di adattarsi a realtà e culture organizzative diverse e di leggere e interpretare il ruolo manageriale in organizzazioni che richiedono un’elevata capacità di governare i cambiamenti. Il post lockdown ha fatto emergere una nuova sensibilità verso il lavoro e la conseguente richiesta di maggiore attenzione al benessere lavorativo, al welfare, alla conciliazione tra tempo del lavoro e della vita privata. A partire da questo, il buon manager deve saper costruire un ambiente positivo in grado di stare al passo con la crescita della comunità scientifica”, prosegue Tedesco, che sottolinea anche come, in questo percorso, la digitalizzazione – oggetto del modulo torinese del percorso formativo - abbia un ruolo essenziale: “L’organizzazione si fonda in primis su una buona gestione della dimensione informatica e digitale. Sarebbe auspicabile, ad esempio, una razionalizzazione e semplificazione dei processi interni, con la partecipazione di tutte le componenti degli Atenei e il potenziamento della digitalizzazione e integrazione dei sistemi che manca in molte Università”.