
L’arte contemporanea al Politecnico
Contemporaneità e storia si intrecciano nell’Edizione Straordinaria della mostra diffusa di arte dinamica Arte alle Corti, l’evento che promuove l’arte di oggi e fa rileggere gli scenari passati sotto una nuova luce. L’evento si snoderà tra 13 corti e 3 giardini della Torino aulica e istituzionale dal 5 ottobre 2023 al 6 gennaio 2024.
Una passeggiata dal Barocco al Novecento, per tornare indietro nel tempo e valorizzare il paesaggio che viviamo quotidianamente. La città diventa un museo a cielo aperto con le opere di 35 artisti disseminate nelle sedi selezionate tra le quali il Politecnico. Promotore di nuovi stimoli e suggestioni, l’Ateneo accoglie le sculture, installazioni e creazioni creative di quattro artisti nella Corte Verde in Corso Castelfidardo 30A, vicino alla mensa degli studenti.
“Battaglia” è l’installazione realizzata dallo sculture torinese Carlo D’Oria, i cui lavori sono stati esposti al Museo Lavazza, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi ma anche a Roma e al Museo d’Arte di San Pietroburgo. La scultura visibile al Politecnico si sviluppa in diverse sagome antropomorfe sostenute da palafitte verticali, un’opera complessa che indaga il tema dell’uomo e dell’umanità, tema ricorrente nella produzione dell’artista.
Altra opera appartiene a Enrico Iuliano, artista torinese che ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, inclusa la Galleria d’Arte Moderna di Torino e il Castello di Rivara. Con “Oggetto, nuovi punti di vista” viene trasformata, nel concetto più che nella forma, una Fiat Cinquecento che vediamo in bilico sopra un ponteggio. L’artista incentra il suo lavoro sul valore e sulle possibilità espressive dell’atto comunicativo, ponendo in relazione la costruzione plastica e l’ambiente nella ricerca di nuovo senso e nuovo significato.
Sergio Ragalzi è uno scultore torinese le cui opere sono arrivate sino in Giappone, autore delle opere “Farfalle” e “Bozzolo” entrambi corpus scultorei che legano la materia, la concretezza e la tangibilità all’entità animale e all’astrattezza in una ricerca sempre tesa a incrociare stabilità e dinamismo.
Infine, “Essere oltre” è l’installazione di Luigi Stoisa anche lui torinese che dal 1998 partecipa alle installazioni luminose per Luci d’Artista. La poetica di quest’opera, che sperimenta diverse tecniche scultorie, è legata al mutamento della materia che inesorabilmente modifica forme e immagini.
Un programma di visite e conferenze fanno da corredo alla manifestazione, per creare narrazioni e approfondimenti che coinvolgano tutto il pubblico.