LIFE@POLITO-copertina-compressa.jpeg
30/05/2024
Campus Sostenibile

Il progetto LIFE@PoliTO tra i finalisti del Premio “PA a colori” di FORUM PA 2024

Preparare la Pubblica Amministrazione alle sfide del futuro: questo l’impegno sostenuto dall’iniziativa “PA a colori 2024” che riconosce e premia i migliori progetti promossi dalle amministrazioni centrali e locali, e dalle associazioni e start-up, per interrompere la narrazione classica di una PA antiquata, dall’aspetto grigio e polveroso. A quest’immagine si vorrebbe quindi accostarne una più moderna, dinamica ed efficiente, che rispetti i principi base della trasparenza, innovazione e inclusività. Un’immagine raccontata attraverso i colori, sette come il numero di aggettivi attribuiti all’attività della nuova PA: competente, accogliente, digitale, sostenibile, semplice, aperta, vicina.

Nell’ambito specifico della PA Accogliente, figura tra i finalisti anche il Politecnico con il suo progetto LIFE@PoliTO, selezionato per gli elementi di rilevanza e innovatività riconosciuti al suo interno.

Living in a Fair Environment – questo il nome esteso del progetto sviluppato in Ateneo – propone un approccio innovativo alle tematiche EDI (Equality, Diversity, Inclusion), capace di sistematizzare l’azione politica e quella amministrativa in processi unitari immediatamente fruibili perché fondati sulla condivisione e le competenze integrate di tutti i portatori di interesse. Organizzato in una struttura unitaria e integrata, il progetto promuove il miglioramento dell’ambiente di studio e lavoro, insistendo sulla valorizzazione delle diversità delle persone che, a tutti i livelli, compongono la comunità.

Alla base del suo funzionamento, una logica di superamento del modello organizzativo verticale “per prodotti/servizi” che predilige, al contrario, domini presieduti da figure altamente specializzate che operano in modo sistemico per la produzione di output di maggiore qualità e respiro. Gli ambiti su cui opera, coordinando le attività dell’intera comunità di Ateneo, sono: il Welfare, ovvero il miglioramento della qualità della vita e del benessere nell’ambiente di lavoro; la valorizzazione e integrazione delle diversità; l’accoglienza e l’inclusione; la realizzazione della parità di genere e delle pari opportunità; il potenziamento delle azioni contro le discriminazioni.

“È stato molto stimolante e importante confrontarsi con gli altri atenei ed enti partecipanti a questa sfida organizzativa – ha commentato il Direttore Generale Vincenzo TedescoIl risultato che abbiamo ottenuto conferma ancora una volta che le università sono organizzazioni che vivono sulla frontiera dell’innovazione anche nei processi gestionali e organizzativi. Il nostro modello organizzativo va in questa direzione”.