Kiev all'alba  - Copertina
27/10/2023
Ricerca e innovazione

Il Politecnico per la ricostruzione dell’Ucraina

“La ricostruzione dell’Ucraina sarà una delle massime priorità della presidenza italiana del G7 il prossimo anno”, ha ribadito il Ministro Tajani il 20 settembre a New York.

Il Recovery Plan stilato dal governo ucraino consterà di due fasi fondamentali con un investimento complessivo di 750 milioni di dollari per la realizzazione di 850 progetti.

Proprio in questi giorni, il Politecnico e molte delle istituzioni italiane hanno partecipato al Forum Internazionale “RECONSTRUCTION OF UKRAINE” organizzato da Camera di Commercio Italiana per l’Ucraina e FederCamere.

Il Rettore Guido Saracco e il Vice Rettore per la Programmazione, le Infrastrutture e l’Edilizia Luca Settineri sono intervenuti nelle commissioni dei rispettivi Panel “Investimenti e Finanziamenti” e “Costruzioni e Infrastrutture” soffermandosi sul ruolo fondamentale che l’Ateneo e la ricerca giocano in questo processo di recupero.

Nei tre giorni di convegno, dal 24 al 26 ottobre, oltre un centinaio delle più importanti aziende di tutta Europa hanno dialogato con l’obiettivo di tessere insieme il futuro dell’Ucraina in cui i danni della guerra ammontano a oltre 150 milioni di dollari e sono in continuo aumento, come dichiara la Kyiv School of Economics.

Nella fase di fast recovery, gli interventi urgenti consisteranno nel ripristino delle infrastrutture civili ed energetiche distrutte dall’offensiva e a ciò seguirà lo sminamento e alla riabilitazione delle zone liberate.
La seconda fase della ricostruzione a lungo termine, con orizzonte decennale, riguarda l'ammodernamento delle grandi infrastrutture ma anche del sistema regolamentare e di mercato dell’economia per promuovere il processo di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea.

L’incontro ha gettato le basi della trasformazione del territorio ucraino, abbracciando tutti i suoi aspetti: dalle opere di street art all’energie rinnovabili, dalla tutela della biodiversità agli edifici verdi, dalle piattaforme digitali ai trasporti. Per le imprese italiane, così come per il Politecnico, si delineano grandi opportunità, che hanno già iniziato a prendere forma.