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29/04/2024
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Il Politecnico a Djerba vince il Bronze Research Paper Award

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La consegna del Bronze Research Paper Award al team di ricerca del Politecnico

Si è tenuto a Djerba, in Tunisia, dal 17 al 19 aprile scorsi, l’ottavo International Symposium on Robotics Mechatronics, occasione per i ricercatori della International Federation for the Promotion of Mechanism and Machine Science-IFToMM – comunità scientifica che ha come scopo la condivisione della scienza e il rafforzamento dei legami internazionali – di incontrarsi e dialogare sull’avanzamento dei propri studi.

Tra i presenti, il team di ricerca coordinato dal professor Giuseppe Quaglia, del Dipartimento di Ingegneria Meccanica ed Aerospaziale-DIMEAS e del centro interdipartimentale di robotica di servizio PIC4SeR, composto da Giovanni Colucci, Andrea Botta e Luigi Tagliavini, a cui è stato riconosciuto il merito di aver sviluppato un innovativo progetto nel campo dell’agricoltura di precisione. Il gruppo è stato infatti insignito del prestigioso premio The Bronze Research Paper Award per l’articolo scientifico "Development of a novel reconfigurable omnidirectional robot for precision agriculture in greenhouses" in cui viene descritto AGRIMARO – AGRIcultural MAte Robot – un robot mobile destinato principalmente a colture in serra e alla orticoltura in campo.

L'agricoltura di precisione si pone come obiettivo di gestire le colture attraverso un sistema basato sull'osservazione e sulle misurazioni, così da effettuare interventi sulla singola pianta solo quando necessario e nella giusta misura. A rendere efficace la sua azione, strumenti intelligenti e macchine usati per raccogliere, da un lato, dati sulla salute e crescita delle piante e per eseguire, dall’altro, accurate operazioni quali la distribuzione di nutrienti, il diserbo e la raccolta.

La spinta per l’automazione delle operazioni agricole è facilitata oggi da una crescente carenza del lavoro manuale e stagionale, dispendioso in termini di tempo e faticoso, associato principalmente alla produzione di frutta e verdura. Lo sviluppo dei robot per l’agricoltura può pertanto contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) stabiliti dalle Nazioni Unite.

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AGRIMARO, il robot sviluppato al Politecnico in grado di muoversi a cavallo delle colture

Nello specifico del progetto sviluppato in Ateneo, si tratta di un robot – AGRIMARO – in grado di muoversi a cavallo delle colture, con caratteristiche uniche che lo rendono una soluzione versatile per diversi usi. I suoi punti di forza sono la capacità di realizzare traiettorie e movimenti complessi grazie a tre ruote traenti e sterzanti, la capacità di adattare la larghezza della carreggiata agli spazi disponibili tra le file, e la possibilità di utilizzare vari dispositivi, quali ad esempio il sistema di distribuzione dei nutrienti, o quelli per la semina, il diserbo e il monitoraggio.

Il prototipo è stato realizzato nell’ambito del progetto PNRR – M4C2 –AGRITECH- Spoke 8, e sarà utilizzato in prima battuta per validare l’efficacia dei nutrienti in fase di sviluppo dalle unità di ricerca coinvolte nel progetto.

I robot al servizio dell’agricoltura, capaci di svolgere un’incredibile quantità di operazioni, saranno i veri protagonisti della “agricoltura di precisione” che, come afferma Giuseppe Quaglia, “è uno degli approcci più promettenti per riuscire a produrre cibi di qualità, nel rispetto dell’ambiente. La sfida è riuscire a ideare soluzioni efficaci, robuste, affidabili, semplici da utilizzare e sicure”.

“Il riconoscimento ricevuto a Djerba ha premiato la ricerca svolta al Politecnico e sottolinea l’attenzione rivolta ai temi connessi all’agricoltura e la necessità di trovare soluzioni efficaci e nuove – continua il professor Quaglia – pertanto il passo successivo, che richiede la collaborazione con il mondo delle imprese, è passare dai prototipi sviluppati in laboratorio e testati in campo a veri prodotti, disponibili sul mercato per agevolare gli agricoltori nel loro lavoro”.