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01/06/2023
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Il futuro dell’Aeronautica: premiata la ricerca innovativa del Politecnico

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Leonardo Baldo, dottorando del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico, è il vincitore del concorso "Giovane Talento dell'Innovazione Aeronautica", promosso dall’Associazione Pionieri dell’Aeronautica in occasione della ricorrenza del centenario dalla sua fondazione. Un premio importante, per un settore, quello dell’Aeronautica, in continua evoluzione; un’occasione per portare all’attenzione di esponenti di rilievo nel campo dell’industria aerospaziale e dell’aeronautica militare, nonché delle istituzioni, le ricerche sviluppate in Ateneo, evidenziando i tratti innovativi che caratterizzano i progetti attualmente in corso.

L’Associazione Pionieri dell’Aeronautica è un ente che raccoglie al suo interno i cittadini italiani che, con la loro opera, hanno reso possibile il sorgere dell’Aeronautica in Italia, assicurando, in ogni campo della disciplina, innovazione e progresso, basi di partenza per l’ambizioso progetto di conquista del cielo. Il concorso di cui l’Associazione si è fatta promotrice è stato organizzato da Cefriel, Centro di Ricerca e Innovazione del Politecnico di Milano, che ha reso disponibili i propri spazi per ospitare la competizione a cui hanno partecipato, nel marzo di quest’anno, ragazzi provenienti da varie università italiane.

Tra i numerosi ricercatori in gara, il premio finale è stato assegnato a Leonardo Baldo, chiamato dall’Associazione Pionieri dell’Aeronautica a presentare la sua ricerca a un pubblico di esperti il 26 maggio scorso presso il MUSAM - Museo Storico Aeronautica Militare di Vigna di Valle, vicino a Roma, ente unico nel suo genere e uno dei più grandi musei del volo esistenti al mondo. Alla cerimonia hanno partecipato il Generale di Squadra Aerea Luca Goretti Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, il Generale di Squadra Aerea (in pensione) Settimo Caputo, Presidente dell’Associazione Pionieri dell’Aeronautica, nonché altri Generali di Squadra, di Divisione e di Brigata Aerea, Alfonso Fuggetta, Amministratore Delegato di Cefriel e professore ordinario del Politecnico di Milano, e Tommaso Ghidini, Capo della Divisione di Strutture, Meccanismi e Materiali dell'Agenzia Spaziale Europea. Un centinaio gli spettatori presenti all’evento, tra cui ufficiali superiori, ex ufficiali e piloti, importanti industriali e figure che hanno contribuito, con il loro lavoro, al progresso aeronautico. 

Baldo, impegnato attualmente in un progetto di dottorato cofinanziato dal Politecnico e da Leonardo S.p.A., ha partecipato al concorso presentando una ricerca sui possibili benefici che lo sviluppo e l’implementazione di strategie di prognostica possono offrire all’industria o a un’amministrazione di difesa. Concetto, quello della prognostica, che nello studio proposto viene indagato all’interno del più generale contesto della disciplina PHM (Prognostics and Health Management), di cui la prognostica è una parte fondamentale insieme alla diagnostica e alla gestione dell'asset.

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Con il termine PHM si definiscono infatti quelle strategie e quei metodi che, basandosi sulla conoscenza fisica, sulle informazioni e sui dati operativi di un sistema, consentono di tenere sotto controllo la salute del sistema stesso, di rilevare le anomalie, e di individuare e simulare gli stati di degradazione e i guasti, in modo da stimare la vita utile residua (RUL). Una volta effettuate queste azioni risulta così possibile procedere con la gestione vera a propria del sistema considerato.

I benefici dell’uso della prognostica sono innumerevoli, e riguardando principalmente tre ambiti: aumento di performance, diminuzione dei costi operativi e, di riflesso, miglioramenti relativi alla sicurezza per i piloti e per i sorvolati. L’integrazione di strategie PHM in ambito aerospaziale rappresenta, pertanto, una grande sfida e permette, tra le altre cose, lo sviluppo di strategie di manutenzione predittive (condition-based maintenance e predictive maintenance), lo sviluppo di digital-twin, la gestione dinamica della flotta e la riduzione di manutenzioni non programmate

È fondamentale, tuttavia, ricordare che la prognostica non funziona come una sfera di cristallo, le previsioni devono infatti essere sempre caratterizzate da un punto di vista statistico per fornire intervalli di confidenza adeguati al fine, ultimo, di assumere decisioni consapevoli.

“I concetti di Big Data e di IIoT (Industrial Internet of Things) – spiega Leonardo Baldohanno investito anche il mondo dell’aeronautica: i velivoli sono sempre più integrati, digitali e connessi. Alcuni studi stimano che entro il 2026 verranno scambiati 98 milioni di Terabytes di dati all’anno nel settore dell’aeronautica. Avere accesso a questi dati e avere le capacità per gestirli è la nuova sfida per rendere l’aviazione un posto ancora più sicuro, più ottimizzato, e più sostenibile”.

“È stato per me un grande onore ricevere questo premio – continua Baldoe presentare la mia ricerca di fronte ai maggiori esponenti del settore ha rappresentato un momento importante per il mio percorso accademico. Nel discorso che ho proposto al pubblico ho voluto sottolineare come il concetto di prognostica, alla base dei miei studi, sia nato moltissimi anni fa, addirittura con il tempio di Apollo a Delfi e, nonostante siano passati migliaia di anni, rimane ancora attuale e applicabile trasversalmente a numerosi settori. Nel presentare la ricerca, ho guidato il pubblico in un percorso di analisi che, servendosi di pochi dati e senza fare uso di formule, ha mostrato come le tecniche della prognostica siano capaci di generare vantaggi a ogni livello gestionale, imparando dal passato per ottimizzare il futuro. Il titolo della mia presentazione (“Aeronautica e Prognostica: una Sfida per Migliorare il Futuro Imparando dal Passato”) ha voluto evidenziare proprio questo aspetto della prognostica, la sua capacità di rivolgersi al futuro guardando al passato, a quei dati e quegli andamenti che vengono utilizzati per allenare gli algoritmi e in generale per conoscere l’intero sistema del velivolo con lo scopo, ultimo, di sostenere l’innovazione e il progresso dell’aeronautica. Ringrazio gli organizzatori per avermi offerto la possibilità di raccontare i miei studi ai maggiori esperti del settore in Italia, in un luogo, quello del Museo Storico Aeronautica Militare di Vigna di Valle, ricco di storia, un luogo che, con la sua esposizione unica di velivoli, ha ampliato la mia visione dell’Aeronautica e del futuro che la attende”.

Foto: Santo Cucè