Foto dell'aula magna durante il confronto elettorale
11/12/2023
In Ateneo

Dibattito all’americana per i candidati Rettore

Tanti temi sul tavolo e risposte esaurienti da dare con tempi serrati. Il secondo confronto elettorale per i candidati al ruolo di Rettore del Politecnico si è svolto con la modalità del “dibattito all’americana”: domande predefinite e condivise in anticipo con i candidati, cinque minuti (più uno di tolleranza) per le risposte. Stefano Corgnati, Juan Carlos De Martin e Paolo Fino, candidati Rettore per il prossimo sessennio, restituiscono all’elettorato la propria visione del futuro dell’Ateneo.

Sei i macrotemi individuati dalla Commissione elettorale nell’ambito dei quali definire il set di domande derivanti dalla sintesi delle molte suggestioni ricevute dalla call aperta alla comunità politecnica.

I candidati hanno risposto prima di tutto alle domande sulla governance futura del Politecnico, illustrando quali valori, quale ruolo degli organi di governo intendono proporre. In particolare i candidati hanno dovuto rispondere circa il ruolo futuro del Senato Accademico ed il modello che intendono adottare per la governance della didattica.

Hanno avuto uno spazio importante le domande legate al senso di appartenenza alla comunità politecnica, dalle soluzioni per favorire il coinvolgimento di tutte e tutti nei processi decisionali alle azioni per rinsaldare la partecipazione, tenendo presente trasparenza e garanzia di accesso ai dati. Le domande hanno toccato anche temi complessi ma centrali per una grande università, come il finanziamento di base della ricerca, le misure per il welfare, il bilanciamento tra attività didattiche e di ricerca per i contratti di ricerca a tempo determinato.

Si è poi parlato di didattica ed in particolare della numerosità eterogena dei corsi di studio: del rapporto tra docenti e studenti e i conseguenti riflessi in termini di qualità della didattica, nonché la relazione tra questo tema e il mantenimento e/o rinnovamento dei nostri saperi. Attenzione anche al tema della didattica innovativa e alla relazione con i differenti ambiti culturali.

Quarto macro tema è stato quello delle relazioni tra il Politecnico e il territorio: un Ateneo attivo nei confronti del proprio territorio, influente e propositivo verso gli interlocutori nazionali ed europei, riferimento per la cultura scientifica e l’innovazione tecnologica, motore di sviluppo economico e rinnovamento culturale. I candidati si sono confrontati sul ruolo dell’Ateneo verso il territorio, verso il mondo delle aziende anche con riferimento ai temi della premialità e dell'incentivazione delle attività di trasferimento tecnologico.

Tema molto sentito dalla comunità è quello delle sedi e degli spazi di Ateneo. I candidati hanno spiegato come intendono rendere più efficaci ed efficienti gli ingenti investimenti fatti fino ad oggi dal Politecnico in questo campo, come pensano di gestire il transitorio fino al possesso dei nuovi spazi, come intendono la possibilità del loro utilizzo esteso in termini temporali alla comunità interna e alla cittadinanza. Particolarmente critica è la situazione degli spazi per la didattica: tema ulteriore di confronto così come la riflessione sulle sedi decentrate, ovvero su un modello più diffuso sul territorio o più concentrato.

Ultimo ma non ultimo il tema della sostenibilità e del clima: Ai candidati è stato chiesto quale ruolo l’Ateneo possa veicolare verso la società e quali concrete azioni possono essere messe in atto circa l’obiettivo della “carbon neutrality” da raggiungersi nel prossimo futuro.

La prossima assemblea è in programma il 9 gennaio – a candidature ormai definitivamente chiuse – prima dell’appuntamento elettorale del 16 gennaio 2024.