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20/02/2025
In Ateneo

Dati, sfide e prospettive: il Benessere Organizzativo al Politecnico

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Saluti istituzionali Survey
La Vicerettrice per le Pari opportunità, l'Inclusività e la Qualità della vita, Claudia De Giorgi, il Vicerettore per la Società, la Comunità e per l'Attuazione del programma, Stefano Sacchi, e il Direttore Generale, Vincenzo Tedesco

Negli ultimi anni, il concetto di Wellbeing ha ridefinito il significato di benessere, spostando l’attenzione dal solo welfare a un approccio più ampio che intreccia salute fisica, equilibrio mentale, qualità delle relazioni e soddisfazione lavorativa. In ambito organizzativo, questo si traduce nella capacità di un’azienda di creare un ambiente positivo e inclusivo, capace di favorire motivazione, collaborazione e produttività.

Per comprendere il grado di benessere organizzativo all’interno dell’Ateneo, a novembre 2023 ha preso il via la quarta edizione dell’indagine sulla qualità della vita organizzativa, la Survey Benessere 2023 realizzata ogni due anni con il supporto scientifico del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino. L’obiettivo è raccogliere le percezioni del personale docente, del personale tecnico-amministrativo e bibliotecario, delle assegniste e degli assegnisti di ricerca, dei dottorandi e delle dottorande e dell’intera popolazione studentesca, individuando i fattori che influenzano la qualità della vita lavorativa e accademica, così da valorizzare i punti di forza e affrontare le criticità. Non si tratta solo di misurare il rischio da stress lavoro-correlato, ma di analizzare la relazione tra individuo, lavoro e struttura organizzativa.

Gli esiti della Survey Benessere 2023 con focus sul personale docente e sul personale tecnico-amministrativo e bibliotecario sono stati presentati il 17 febbraio, in Sala Emma Strada. Ad aprire l’evento, un video con i saluti istituzionali del Rettore Stefano Corgnati: "La Survey rappresenta un'iniziativa fondamentale per il nostro Ateneo, che si evolve in un contesto di rapide trasformazioni. Ascoltare la nostra comunità significa poter crescere insieme, promuovendo inclusività, attenzione alle persone e accessibilità, elementi chiave per costruire un ambiente di lavoro e di studio sempre più accogliente e sostenibile."

A seguire, la parola è passata alla Vicerettrice per le Pari Opportunità, l’Inclusività e la Qualità della Vita, Claudia De Giorgi: "Investire nel benessere organizzativo significa investire nelle persone e nella qualità del lavoro. Questa indagine ci offre una fotografia dettagliata della realtà del nostro Ateneo, permettendoci di individuare le aree di miglioramento e di sviluppare strategie concrete per rendere il Politecnico un ambiente sempre più attento, equo e inclusivo. Il GEDIW - Gender Equality, Diversity, Inclusion and Wellbeing Plan 2025-27 approvato dai nostri Organi di Governo prevede obiettivi misurabili di miglioramento della percezione del benessere in Ateneo attraverso azioni progettate con rappresentanti dell’Ateneo stesso e fortemente integrate con quelle delle altre dimensioni.”

Proseguendo con il Vicerettore per la Società, la Comunità e l’Attuazione del Programma, Stefano Sacchi: “I risultati della survey evidenziano sia punti in comune che differenze tra le percezioni del personale docente e del personale tecnico-amministrativo e bibliotecario. Negli ultimi anni, abbiamo introdotto iniziative significative, come le progressioni di carriera verticali e orizzontali e lo smart working, che hanno contribuito a migliorare le condizioni lavorative. Tuttavia, il nostro impegno deve proseguire: ascoltare la comunità e investire in politiche mirate, anche traendo spunto da modelli internazionali”.

Il Direttore Generale, Vincenzo Tedesco ha quindi concluso: "Incontri come questo rappresentano un'opportunità preziosa di crescita e confronto. Il nostro Ateneo deve sapersi adattare ai cambiamenti, e per farlo è fondamentale valorizzare le competenze e i talenti della comunità. La vera forza risiede nella collaborazione: le diversità sono una risorsa, e dove c’è un clima positivo e inclusivo, il benessere delle persone si traduce in motivazione e risultati concreti."

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Montorsi e docenti di Psicologia
La professoressa Arianna Montorsi, Direttrice del Centro Studi di Genere, e le docenti del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, Daniela Converso, Barbara Loera e Giorgia Molinengo

Le docenti del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, Daniela Converso, Barbara Loera e Giorgia Molinengo, hanno presentato i risultati della survey, evidenziando i fattori chiave che influenzano il benessere lavorativo.

Dati alla mano, la partecipazione al questionario è stata significativa. Il 66,40% del personale tecnico-amministrativo e bibliotecario ha completato il questionario, ovvero 666 persone. Tra i e le docenti, invece, a rispondere alla survey è stato il 61,48% cioè 748 persone

L’indagine ha evidenziato tre categorie di fattori che influenzano il benessere lavorativo: quelli legati al carico di lavoro, alle richieste cognitive e all’equilibrio tra vita privata e professionale; quelli organizzativi, che riguardano la trasparenza delle informazioni, l’equità nelle valutazioni e la valorizzazione delle competenze; e quelli relazionali, come il supporto da parte di colleghi e colleghe e superiori e la qualità della comunicazione istituzionale. Un buon supporto organizzativo risulta fondamentale per favorire il benessere, mentre richieste eccessive e mancanza di equità lo compromettono.

L’analisi ha inoltre approfondito il livello di motivazione e coinvolgimento nel lavoro, individuando tra i principali elementi che lo favoriscono il senso di significato attribuito alle attività svolte, l’autonomia nelle competenze, il supporto tra colleghi e una valutazione equa delle performance. Un aspetto interessante emerso è il ruolo positivo della genitorialità, che sembra incentivare vigore e dedizione.

D’altro canto, la survey ha messo in risalto i fattori di rischio che aumentano il livello di esaurimento emotivo, tra cui un carico di lavoro eccessivo, la pressione legata alle valutazioni delle performance e il conflitto di ruolo. Tuttavia, il supporto sociale, sia da parte di colleghi e colleghe che dei superiori, può contribuire in modo significativo a ridurre stress e burnout. I dati mostrano una maggiore incidenza dell’esaurimento emotivo tra le donne, mentre risulta più contenuto tra chi ha figli, evidenziando la necessità di interventi mirati per rispondere alle diverse esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici

L’evento ha visto, infine, l’intervento della professoressa Arianna Montorsi, Direttrice del Centro Studi di Genere, che ha delineato le prospettive future della survey: "L’obiettivo è rendere questa indagine sempre più efficace nel fotografare la realtà del nostro Ateneo e nel guidare scelte organizzative che favoriscano il benessere di tutte e tutti. La Survey Benessere che sarà erogata a fine 2025 sarà integrata con approfondimenti in grado di intercettare i fenomeni eventualmente non emersi oggi." 

In chiusura, un confronto con il pubblico per raccogliere i punti da cui partire per la prossima indagine e, per terminare, si è lasciato spazio al dibattito costruttivo, evidenziando il valore della survey come strumento di crescita per l’Ateneo: anche in questo caso l’impegno del Politecnico si traduce in iniziative concrete per costruire un ambiente lavorativo empatico, attento e responsabile verso tutta la sua comunità.