Cinque studenti del Politecnico alla Summer School organizzata dall’ESA
Una scuola per formare gli ingegneri aerospaziali – e non solo – del futuro, quella organizzata dall’Agenzia Spaziale Europea-ESA lo scorso agosto presso il Centro Europeo di Sicurezza ed Educazione Spaziale-ESEC, in Belgio. Un mese di lezioni, laboratori, progettazione di idee e realizzazione di modelli sul ciclo di vita di una missione satellitare, in tutti i suoi diversi sviluppi. Tra gli e le studenti invitati a candidarsi all’iniziativa – provenienti dalle università di tutta Europa – 102 sono stati selezionati per partecipare al percorso di formazione suddiviso tra insegnamenti offerti in presenza e online, incentrati sia sugli aspetti tecnici e di design sia su quelli inerenti gli elementi di business – economici e finanziari – propri delle missioni satellitari. Tra questi, cinque sono del Politecnico: Giovanni Del Vecchio e Giada De Nicola, studenti del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale e della Produzione-DIGEP, Marco Grisolia, studente del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica e Aerospaziale-DIMEAS, Chiara My e Luca Niero, studenti del Corso di Laurea Magistrale al DIMEAS.
Diverse esperienze per un obiettivo comune: offrire ai partecipanti una visione a 360° gradi della vita di un nano satellite – CubeSat – considerando le differenti fasi di design, manifacturing, costruzione e testing della tecnologia. Se nella prima settimana gli e le studenti sono stati coinvolti in lezioni con esperti del settore e in laboratori educazionali per perfezionare la conoscenza del tema, nella seconda è stato chiesto loro di sviluppare quattro diverse missioni satellitari. Missioni legate a temi di forte attualità, quali ad esempio l’uso di nano satelliti per monitorare gli incendi in Grecia o per controllare l’attività di vulcani prossimi a centri abitati, e ancora per l’osservazione del traffico marittimo in cinque aree specifiche – canali e stretti – di particolare rilievo per il mercato internazionale.
Nella terza settimana l’attenzione si è quindi spostata sulla fase di testing del nano satellite, ovvero il processo – svolto in apposite camere sterili, aree in cui l’aria contiene pochissime particelle di polvere per riprodurre l’atmosfera dello spazio – che attesta le funzionalità della tecnologia prima del suo lancio in orbita. Al contempo, rilievo è stato conferito all’aspetto economico e finanziario delle missioni satellitari, con focus sulla commercializzazione dei dati prodotti dai nano satelliti e in generale sull’analisi di mercato della tecnologia – gestione dei costi e benefici legati all’impiego dei dati satellitari in ambito commerciale e mitigazione dei rischi per le aziende coinvolte. Nel corso della quarta e ultima settimana gli e le studenti – riuniti tutti in presenza presso la sede dell’ESEC – hanno presentato agli esperti dell’ESA le idee, i progetti e i modelli sviluppati nel mese trascorso insieme, e ricevuto infine gli attestati di partecipazione all’iniziativa.
"Il Politecnico ci ha fornito, nel corso degli anni, gli strumenti necessari per affrontare con successo una School di tale prestigio – hanno commentato i cinque studenti di Ateneo selezionati per partecipare all’iniziativa – Grazie all'inestimabile supporto degli educatori dell'ESA, abbiamo potuto sviluppare e affinare le nostre competenze e conoscenze focalizzandoci sull’applicazione pratica delle nozioni teoriche apprese, attraverso sfide di rilevanza internazionale. Siamo grati di essere stati selezionati per affrontare una sfida così significativa".