Fill in the Gaps
05/12/2023
In Ateneo

Celebrare la diversità e l’inclusione al Politecnico

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Parvis
La parola all'avvocata Nicoletta Parvis, insieme alla presidentessa del CUG Tania Cerquitelli e alla referente del Rettore per la parità di genere e la diversity Arianna Montorsi.

Sinergia, rispetto e condivisione con Fill (in the) Gaps, l’evento che dal 23 al 30 novembre ha visto la comunità politecnica celebrare la diversità e l’inclusione in Ateneo.
Sette giorni di iniziative e incontri sorti dall’esigenza di essere parte attiva nei processi culturali e sociali di una realtà che rapidamente cambia i paradigmi umani, parlando di inclusione, diversity e parità di genere, in concomitanza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, del 25 novembre, e la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, del 3 dicembre.

Il 23 novembre, a dare il via agli appuntamenti è stato il convegno “I confini della violenza sessuale” organizzato dai Comitati Unici di Garanzia (CUG) del Politecnico e dell’Università degli Studi di Torino in collaborazione con il Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere (CIRSDe).

PoliTogether è stata la festa che nel pomeriggio ha raccolto la comunità studentesca in un’occasione d’incontro, di gioco a calciobalilla e di presentazione dei servizi dell’Ateneo, dalle attività educative a quelle sportive e ricreative. Un’atmosfera vivace che ha coinvolto le Associazioni studentesche, i Teams, le mentors del progetto WeAreHERe e i buddies del Buddy Program per animare i corridoi delle aule R.

Il 24 novembre è stato dedicato a memoria e racconto: “L’Audacia della Pace” è il titolo dell’incontro che, in sala “Emma Strada”, grazie alle testimonianze del Politecnico e della Comunità di Sant’Egidio ha offerto un momento di riflessione sul vero senso e sulle conseguenze della guerra. Donne e uomini di diverse provenienze, religioni e culture hanno raccontato le loro esperienze, dando concretezza alle parole: guerra, pace, solidarietà, accoglienza. Perché in un contesto mondiale segnato dalla recrudescenza delle guerre, immaginare un futuro diverso è una necessità e serve il coraggio per promuovere e costruire la convivenza pacifica.

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Comunità
La partecipazione viva e appassionata della comunità politecnica.

Nella mattinata è stato presentato il Bilancio di Genere 2020-2022 dell'Ateneo “Diversità è Cambiamento”, con la descrizione delle iniziative verso la parità di genere. Dopo i saluti istituzionali del Rettore, Guido Saracco, hanno preso la parola Tania Cerquitelli, Presidente Comitato Unico di Garanzia, Alessandra Colombelli, Componente Gruppo Lavoro Osservatorio di Genere, Claudia De Giorgi, Vice Rettrice per la Qualità, il Welfare e le Pari Opportunità, e Arianna Montorsi, Referente del Rettore per la parità di genere e la diversity.

“Complessivamente i dati del nuovo bilancio confermano quelli del precedente, con un miglioramento moderato verso la parità. – ha dichiarato Arianna MontorsiLe studentesse, in particolare ad Ingegneria, continuano in media a laurearsi percentualmente di più, in minore tempo, e con un voto medio superiore rispetto ai loro compagni. Le docenti, nonostante la qualità dei risultati ottenuti nella ricerca scientifica, continuano a sperimentare un significativo soffitto di cristallo, sebbene in diminuzione. La componente femminile del personale tecnico amministrativo e bibliotecario, a fronte di un più elevato livello di istruzione rispetto alla componente maschile, è presente in maniera consistente anche nelle posizioni apicali. Alla luce dei risultati, l’Ateneo ha previsto nel proprio Gender Equality Plan (GEP) di investire risorse volte ad incrementare la componente femminile attraverso progetti innovativi specifici”.

A seguire, la testimonianza di Elisabetta Merini, medica e autrice de La dote ignobile”, che ha raccontato la sua esperienza di discriminazione in collegamento con l’avvocata Nicoletta Parvis, la presidente del CUG, Tania Cerquitelli. In questa occasione, è stata lanciata l’iniziativa “Dieci Domande per la Consigliera”, coordinata dal Comitato Unico di Garanzia e nata con l'obiettivo di raccogliere i dubbi della nostra comunità accademica sul tema complesso delle molestie, della violenza e della discriminazione ed offrire risposte e chiarimenti di esperti nel campo. Il workshop “La dimensione di genere nella ricerca STEM” è stato organizzato dal gruppo di coordinamento della ricerca di genere (GReG), per affrontare l’argomento delle opportunità e finanziamenti.

Nel pomeriggio un incontro dedicato al linguaggio di genere con la presentazione delle nuove linee guida sul linguaggio inclusivo: un linguaggio che sarà fondato su informazione e formazione per fare uso di una comunicazione che parli davvero a tutti e abbatta gli stereotipi e per offrire eventi per la collettività. Inoltre, sono state proiettate alcune pillole Rai “La prima donna che” con l’autrice Alessandra Di Michele Bragadin. Successivamente è stata inaugurata la mostra online “Le Prime” che celebra le storie e i ritratti di architette, ingegnere e scienziate che già nel secolo scorso si sono distinte nel nostro Ateneo, a partire dalla grande Emma Strada

La ricerca sociologica sui “Modelli di mascolinità al Politecnico” moderata da Giorgio Pugnetti e condotta da PoliWo, la lista di discussione docenti sulle tematiche di genere coordinate da Luca Falzea, ha concluso la giornata.

Il 30 novembre si è aperto con il dibattito on-line “Disabilità, ricerca e intersezionalità”: Daniela Bosia, Referente del Rettore per iniziative a supporto dell'assistenza, dell'integrazione sociale e dei diritti delle persone disabili, ha incontrato Dajana Gioffrè, Chief Visionary Officer di AccessiWay, e Francesca Martinengo, giornalista freelance, scrittrice e fondatrice della Onlus #tuttegiùperterra.

La programmazione è proseguita dopo pranzo, con un workshop in Sala “Emma Strada” sulla ricerca di Ateneo sulla disabilità: dopo i saluti istituzionali di Claudia De Giorgi e Daniele Bosia, hanno aperto i lavori Paola Maria Torrioni e Alice Scavarda dell'Università degli Studi di Torino conducendo un workshop in cui sono stati presentati i lavori di 17 gruppi di ricerca provenienti da 7 Dipartimenti e di due aree amministrative dell’Ateneo, da rappresentanti di altre Università e di enti del territorio.