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Al via il nuovo TLlab, esperienza, sperimentazione e ascolto per una didattica efficace
Il Teaching and Language lab (TLlab) si rinnova e amplia la propria struttura e offerta. Un percorso compiuto dalla comunità di Ateneo nata sei anni fa per promuovere le iniziative e le ricerche che rendono più efficace la prima missione dell’università: la didattica. Il TLlab, nella sua veste ora ampliata, si pone in modo intersoggettivo a supporto del corpo docente, per ascoltarne i bisogni e accrescerne la professionalità.
Esserci, formare, proporre e valorizzare sono le parole chiave di un progetto che sperimenta, in uno spazio di confronto aperto, metodi e strumenti nuovi con l’obiettivo di migliorare la qualità della didattica centrata sulla relazione attiva tra la popolazione studentesca e i e le docenti.
Integrazione è la cifra dell’innovazione promossa dal TLlab: per rendere più efficaci le azioni della comunità, la proposta è di co-progettare metodi e modelli formativi insieme a spazi e attrezzature in collaborazione con le strutture competenti di Ateneo – i Collegi dei Corsi di Studio e i Dipartimenti – integrando le proprie linee guida con i piani strategici della governance e condividendo obiettivi e valori sull’evoluzione futura dell’offerta didattica.
Tante le proposte presentate all’evento che si è tenuto il 29 novembre scorso e che ha visto la partecipazione, oltre dello staff del TLlab composto da più di 40 docenti e personale specializzato e della direttrice Mariagrazia Graziano, del Rettore Stefano Corgnati, del Vicerettore per la Formazione Fulvio Corno, e di molti tra i direttori e le direttrici dei Dipartimenti e tra i coordinatori e le coordinatrici dei Collegi dei Corsi di Studio.
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In continuità con il passato sono punti saldi l’utilizzo di strumenti formativi quali la formazione di base Learning To Teach-L2T, l’istruzione all’uso di Moodle, l’English Medium Instruction-EMI, e ancora l’uso del metodo EU Critical Making – nel quadro della lotta alla disinformazione in ambito scientifico. Centrale è quindi la volontà di potenziare e diffondere il Mentoring, metodologia di formazione e potenziamento dell’azione didattica basata sull’osservazione tra pari. Si tratta di un metodo in cui docenti Mentor si pongono a supporto di docenti Mentee: insieme le due parti stabiliscono gli obiettivi di crescita del Mentee e in base alle osservazioni in aula propongono azioni di miglioramento e ne monitorano l’impatto nel contesto specifico dell’attività didattica del e della docente supportati.
Le novità che verranno proposte nei prossimi mesi intendono offrire un’esperienza di insegnamento completa, che favorisca l’ascolto dei bisogni specifici di ciascun Corso di Studio. Le novità sono: l’estensione di metodi didattici esperienziali e di progetto dove la relazione docente-studente sia centrale – specifico rilievo viene quindi posto al tema dell’inclusività – l’utilizzo consapevole e ampio della tecnologia nelle pratiche didattiche come l’adozione, in larga scala, dell’intelligenza artificiale e della realtà virtuale nell’offerta formativa, e una particolare attenzione agli aspetti culturali legati alla classe internazionale e al potenziamento delle capacità relazionali e attitudinali del corpo docente. E ancora, l’individuazione di particolari criteri e indicatori per valorizzare l’attività di insegnamento, una marcata propositività sull’adesione a progetti di ricerca finanziati per favorire la sperimentazione didattica in Ateneo, e un’ampia collaborazione con i Corsi di Studio nel ricercare soluzioni innovative da proporre alla comunità studentesca. Si aggiunge quindi l’implementazione, attraverso la creazione di MOOC (Massive Open Online Courses) avanzati – strumenti di didattica online accessibili a chiunque in maniera libera e gratuita – della piattaforma DEH del progetto EDVANCE, sviluppata in ambito PNRR, per migliorare le capacità del sistema di istruzione superiore di offrire formazione continua agli e alle studenti, e ai lavoratori e alle lavoratrici, sia a livello nazionale che nello specifico per il Politecnico.
“Il tema fondamentale del nostro Ateneo è quello di consolidare, in modo innovativo, la nostra reputazione sulla formazione – ha commentato il Rettore Stefano Corgnati – C’è una grande sfida da giocare, in questi prossimi sei anni, ovvero immaginare, strutturare e offrire agli e alle studenti dei percorsi di formazione innovativi, coinvolgenti ed esperienziali, che siano per loro dei veri e propri percorsi di vita. Ci aspetta quindi un importante lavoro di squadra per posizionare il nostro Ateneo come innovatore e pioniere sulla didattica universitaria e operare affinché questo nuovo modo di fare formazione diventi un modello per l’università del futuro”.