A Torino vola il primo drone per il trasporto di organi e materiale biologico
Chi si trovava ieri a Torino, nel tratto che divide l’Ospedale CTO dalle Molinette, è stato testimone di una prima volta in assoluto: il volo di un drone che trasportava una capsula contenente campioni di sangue. Nessun problema per il velivolo a pilotaggio remoto che ha sorvolato la Città e il suo fiume: decollo, andata e ritorno perfetto, il tragitto – lungo 500 metri calcolati in linea d’aria – compiuto senza incontrare alcuna difficoltà.
Si è trattato di una sperimentazione importante, la prima volta che un drone – riconvertito dal suo tradizionale uso militare a quello civile – veniva impiegato per fini sanitari, nello specifico per il trasporto di organi, materiale biologico e, in questo caso, di fiale di sangue. Una sperimentazione che rientra tra le tappe principali del progetto INDOOR-usINg Drones fOr Organ tRansportation, promosso da Fondazione DOT Onlus-Donazione Organi e Trapianti e realizzato con il Centro Interdipartimentale per la Robotica di Servizio del Politecnico PIC4SeR insieme alla start up ABzero. A collaborare allo sviluppo del progetto anche la Città della Salute, l’Università di Torino, il Comune, il Centro Regionale Trapianti di Piemonte e Valle d’Aosta, il Centro Nazionale Trapianti e l’ENAC.
Con ieri, dunque, si disegna una nuova frontiera per l’impiego dei droni in ambito civile. Molti i vantaggi dell’uso della tecnologia a fini sanitari, primi fra tutti la velocità e la sicurezza, che aumenteranno notevolmente in assenza di trasferimenti su strada. Anche sul piano dei costi si assisterà ad un cambiamento positivo, con prezzi ridotti a fronte di una maggior efficienza in termini di numeri e richieste soddisfatte. Sarà infatti la possibilità di garantire l’arrivo negli ospedali, nei tempi e modi concordati, degli organi e del materiale biologico a contribuire ad una stabilizzazione dell’andamento dei trapianti e delle donazioni, anche nelle aree più disagiate e periferiche del Paese.
“Il nostro obiettivo, come partner del progetto INDOOR, è quello di sviluppare e perfezionare le tecnologie per il volo autonomo di droni nell’ottica di velocizzare, e rendere più sicuro, il trasporto di materiale biologico (e speriamo, in futuro, anche di organi e tessuti) – commentano i membri del PIC4SeR coordinati da Marcello Chiaberge, docente al Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni-DET – Si tratta di un’iniziativa importante e siamo felice di poterne prendere parte con l’ambizione di contribuire, con il nostro lavoro, a semplificare e rendere più agevoli le procedure per interventi di urgenza e non”.