165 anni di storia in un click
Valorizzare le collezioni scientifiche del Politecnico attraverso una nuova interfaccia web: prende vita il progetto avviato nel 2018 per la predisposizione di un’innovativa veste grafica che consenta agli utenti di navigare con agevolezza tra gli archivi storici dell’Ateneo. Un progetto che prende forma a seguito dell’adozione, nel 2016, di Archiui, software fornito dalla società Promemoria s.r.l. per l’inventariazione e la descrizione di archivi e collezioni storico scientifiche e basato sul prodotto open-source CollectiveAccess. Grazie alle funzionalità di questo nuovo strumento matura l’idea di proporre una nuova esperienza immersiva per gli utenti, sostenuta dall’allora Commissione per la Tutela e la Promozione dei Beni Archivistici e Museali del Politecnico.
Rilasciato pubblicamente per la prima volta nel 2020, il sito web presenta, nella sua versione definitiva annunciata il 19 giugno scorso, una nuova forma grafica che accompagna originali e migliorate funzionalità.
La revisione delle pagine web ha potenziato, in primo luogo, la diffusione di informazioni sulle iniziative di valorizzazione del patrimonio archivistico e storico scientifico dell’Ateneo, attraverso l’introduzione di un’apposita sezione di “news”. Ha quindi offerto, in parallelo, un nuovo percorso di navigazione per favorire un pubblico più ampio e non necessariamente esperto, a cui è assicurato l’accesso al patrimonio attraverso percorsi tematici e ricerche preimpostate.
Gli inviti a navigare per sezioni si muovono infatti nell’idea di agevolare il fruitore, rendendo intuitivi nuovi intrecci e commistioni tra gli elementi delle diverse collezioni e valorizzando, al contempo, le principali figure di riferimento della cultura politecnica – coloro che presentano legami diretti con fondi documentari o con oggetti appartenenti alle collezioni. Questi intrecci tra le risorse del patrimonio sono sempre stati un elemento al quale si è dato rilievo nella costruzione delle pagine, ma la nuova interfaccia ne ha esteso le potenzialità, permettendo di navigare le molteplici interazioni con maggiore facilità e favorendo un’estensione della platea degli utenti, in adesione alla terza missione dell’Ateneo.
Rispetto quindi alla precedente navigazione, che privilegiava la collocazione fisica degli oggetti prevedendo la loro ricerca in base ai luoghi di conservazione – Dipartimenti e Strutture – la nuova veste considera il patrimonio innanzitutto come una risorsa collettiva dell’Ateneo, favorendo la ricomposizione e valorizzazione dell’identità collettiva e rendendo al contempo più agevole, per i fruitori, la consultazione delle pagine web.
Il nuovo sito, nel suo ricco “back-end” – non visibile agli utenti – conserva una mole ragguardevole di dati, utili per i conservatori, configurandosi come una sezione in evoluzione e aperta a nuovi programmi di valorizzazione. 21.003 sono le nuove schede pubblicate per un totale di 1937 entità pubblicate – la media è pertanto di 6531 schede con immagini associate.
Un vasto archivio che racchiude al suo interno gli studi, le ricerche e i progetti sviluppati in Ateneo, configurandosi come una tra le collezioni di rilievo della Città ora finalmente disponibile a tutti.