Inaugurazione mostra "Ingegneri e Architetti in Colombia"
L’impronta che la cultura italiana ha avuto sull'architettura colombiana è estremamente significativa e lo scambio culturale tra i due Paesi sulle tematiche dell’ingegneria e dell’architettura è ancora oggi molto fertile. Il Politecnico di Torino ospita una mostra internazionale (a cura di Olimpia Niglio e Rubén Hernández Molina) che presenta proprio l’attività dei numerosi ingegneri e architetti italiani che hanno operato in Colombia dal XVI secolo alla metà del XX secolo, osservando come la cultura italiana abbia interagito con quella locale.
Il percorso espositivo propone una rassegna storica, analizzando le opere di coloro che hanno sviluppato e realizzato importanti progetti in Colombia, in particolare il contributo degli ingegneri Antonelli, del gesuita Giovan Battista Coluccini di Lucca, di Serafin Barbetti, dell'architetto fiorentino Pietro Cantini, di Gaetano Lignarolo nella città di Cali, di Giovanni Buscaglione con opere in diverse città colombiane, nonché di più moderni ingegneri come Victor Morgante, Gaetano di Terlizzi, Bruno Violi, Angiolo Mazzoni Del Grande e Domenico Parma.
L’iniziativa è finalizzata a rafforzare il dialogo interculturale tra Italia e Colombia e rientra fra le attività proposte all’interno del progetto di internazionalizzazione della ricerca finanziato dalla Compagnia di San Paolo The culture of the city/La cultura de la ciudad, condotto da Politecnico di Torino, Universidad de Los Andes e Pontificia Universidad Javeriana di Bogotà.
Referenti per il Politecnico: professori Paolo Mellano, Annalisa Dameri, Roberto Giordano e Silvia Gron
Autori della Mostra Internazionale: Fernando Carrasco Zaldúa, Giovanni Castellanos Garzón, José Luis Giraldo Jaramillo, Rubén Hernández Molina, Olimpia Niglio,William Pasuy Arciniegas, Mariana Patiño Osorio, Eduardo Mazuera Nieto, Alessandra Morales Ferraro, Jorge Vincente Rámirez Nieto, Armando Silva, Mauricio Uribe González, Claudio Varini, Fabio Andrés Vinasco Nustes.