Anagrafe della ricerca

Il progetto mira a confermare la fattibilità di un metodo semiautomatico e remoto per il monitoraggio di viti infestate da Popillia japonica Newman, scarabeide fillofago alloctono di provenienza asiatica, verificandone la metodologia in un contesto di pieno campo e sviluppando gli studi preliminari per una applicazione futura più estesa (es. scala aziendale e/o territoriale). Il metodo proposto prevede: • il monitoraggio multi-temporale della presenza dell’insetto, mediante l'utilizzo di sistemi aerei a pilotaggio remoto (SAPR, anche detti droni), sensori multispettrali e tecniche di computer vision e intelligenza artificiale, per l'identificazione dell’insetto nel tempo e la localizzazione delle porzioni dei vigneti infestati da trattare, mediante la definizione di opportune mappe di prescrizione; • lo studio e l’individuazione delle modalità maggiormente idonee all’applicazione di insetticidi utilizzando mezzi aerei, quali gli UASS (Unmanned Aerial Spray System), al fine di i) controllare in maniera efficace le infestazioni cluster di P. japonica all’interno dei vigneti, ii) efficientare il processo di distribuzione delle applicazioni spot e iii) minimizzarne e/o annullare la dispersione dei pesticidi al di fuori dell’area trattata riducendo così rischi per l’ambiente, gli astanti e gli operatori. • l’identificazione di eventuali meccanismi di diffusione spaziale dei parassiti mediante analisi multi-temporali applicate ai dati di monitoraggio e la proposta di soglie di trattamento per la definizione delle mappe di prescrizione; • la messa a punto di una procedura attuativa consolidata in accordo con il Ministero della Salute e l’ENAC per procedere negli anni futuri alla somministrazione mediante droni di prodotti fitosanitari nelle aree di prescrizione a concentrazioni adeguate per tenere sotto controllo lo sviluppo della popolazione adulta di Popillia, nel rispetto dei limiti di immissione di prodotti fitosanitari in atmosfera. Il progetto si concentrerà su due aree di studio, situate nei vigneti di Ghemme e Briona con una superficie totale di circa un ettaro ognuna che verranno trattate in modo tradizionale o con rimozione manuale. Al fine di definire una realtà sul campo certa di confronto, la presenza del parassita sarà valutata in entrambi i vigneti mediante di identificazione visiva in corrispondenza dei monitoraggi da drone.